25 settembre 2013

TATUAGGIO NR.2 FATTO...INIZIAMO A SPUNTARE LA LISTA!

Ebbene sì, potrei anche essere soprannominata "la donna delle liste". Perché nella mia mente c'è una lista per tutto. La lista dei film da vedere, la lista delle canzoni da scaricare, la lista dei piatti da imparare a cucinare, la lista delle mete dove vorrei andare, la lista dei colori di smalto che mi mancano (in quella sono a buon punto!), la lista delle borse che vorrei comprarmi se fossi riccherrima. Da qualche mese ne ho creata una nuova. 

LA LISTA DELLE COSE DA FARE PRIMA DI AVERE UN BAMBINO.

Ovvero la lista di quello che mi piacerebbe fare/vedere/provare prima della mia tanto (sospirata) dolce attesa. Non è una lista di cose da fare per forza prima, cioè che dopo avuto un figlio non potresti più fare, ma è una lista di cose che A ME piacerebbe fare prima. Un modo per dare importanza a me forse per l'ultima volta.

E una delle prime voci da spuntare sulla lista era il tatuaggio NR.2. Il tatuaggio NR.1 l'avevo fatto una vita fa, avevo 16 anni, mi aveva accompagnata mia mamma...e ricordo con chiarezza che quando le sue amiche l'avevano saputo l'avevano guardata come a dire "Permetti a tua figlia di farsi un tatuaggio e di diventare una poco di buono?". Eh già perché l'inchiostro mi è andato dritto al cervello e sono diventata una sbandata drogata e ninfomane! Proprio vero che la gente era ignorante 15 anni fa come lo è oggi...questa mi sa che è una di quelle cose che non cambia mai.
Comunque, questo tatuaggio NR.2 è nato in maniera del tutto diversa, più razionale. Ci pensavo da mesi e mesi...ma adesso era arrivato il momento giusto per farlo. PROPRIO per il momento particolare che sto attraversando ne avevo bisogno. 

Sono sicura che ci saranno sicuramente persone che non capiranno (chi proprio non capisce l'inglese, e chi invece capisce cosa significa ma non il senso di averlo fatto), ma di quello che la gente pensa oramai me ne frego. La cosa importante è quello che significa per me avere scritto sulla pelle una promessa d'amore eterno. In un modo forse criptico, ma secondo me assolutamente romantico. Scommetto che non sono in molti a conoscere da dove viene questa frase. Tanto meglio.


COME WHAT MAY
UNTIL THE END OF TIME

All'inizio avevo pensato a qualcosa di più ghirigoroso, qualcosa con dei riccioli o cose varie. Poi però ho pensato che non era da me, non era da noi. Volevo qualcosa di più "ruvido", scritto a mano, meno impostato. Ed è uscito questo. Forse non perfetto, ma ho imparato che niente è perfetto. E mi piace tantissimo...

Ed ecco che ho spuntato qualcosa dalla lista. Qualcosa di importante. Poi sicuramente ci sarà il NR.3 e magari il NR.4...ma per adesso mi godo questo. Che significa tutto per me.

12 settembre 2013

Sfogo

Dovuta premessa. Questo blog era nato come un posto dove raccontarmi, sfogarmi, parlare di quello che mi piace.
In primis era stato un blog dove avevo urlato al mondo la mia passione per la moda, "Sex and The City", Mr.Big e Manolo Blahnik. A quel tempo scrivevo di wedding, stavo vivendo il mio wedding con l'amore della mia vita ed era bello parlare di abiti da sposa e simili. Alla fine è un pò il sogno di tutte, e io l'avevo realizzato con la persona migliore possibile.Poi si cresce, anche se detto così sembra che siano passati secoli dalla fase 1 alla fase 2 della mia vita, e mi sono accorta che non ero più fatta per parlare di cose frivole come scarpe (che dall'avvento del mio carissimo migliore amico mutuo non posso nemmeno più permettermi!).

E così ero uscita allo scoperto e avevo fatto coming-out, quel genere di cosa che, adesso l'ho capito, fanno solo gli stupidi o gli ingenui. Io, spero, di rientrare nella seconda categoria anche se in certi momenti propendo più per l'opzione 1. Avevo deciso di raccontare del fatto che io e mio marito stiamo cercando di avere un figlio, un figlio che per adesso non ne vuole sapere di arrivare (e ogni giorno che passa lo capisco sempre di più!). E così ho iniziato a scrivere della frustrazione che si prova a trovarsi da questa parte della barricata, quella delle coppie infertili. Sapevo che mio marito non approvava, so quanto lui sia riservato su certe cose (su tutto, a dire il vero) ma, davanti al mio bisogno di buttare fuori tutta la sofferenza che covavo dentro, per il bene mio aveva accettato di vedersi sbattuta la nostra vita a metà sotto gli occhi. Se tu sei felice, io sono felice.

Ma non c'è voluto molto per accorgermi che quello che scrivevo aveva sollevato un piccolo vespaio intorno a me (a noi). Gente che disapprovava quello che scrivevo (perché sapete, l'infertilità è contagiosa), gente che leggendomi avrà certamente tirato un sospiro di sollievo per i 2-3 figli che Dio aveva avuto la grazia di donare loro, e probabilmente anche un pò di pietà per me e quel bravo uomo di mio marito costretti a vivere questo calvario che fino a quando non ti tocca non sai nemmeno che esiste. Perché l'infertilità è così, e fino ad un anno fa anche io ero così. Con la differenza che, ed era così già da prima però, se io so che una persona che conosco è sposata da X anni e non ha ancora un figlio ho la sensibilità di non chiederle quando si deciderà a mettersi in ballo, quando magari questa poveretta è alla quarta FIVET andata male. Poi per carità, se a chiedertelo è la nonnina di 87 anni tu cosa fai? Le sputi in faccia? Tiri insieme una risposta verosimile e cerchi di cambiare discorso. Ma quando a chiedertelo sono persone della tua età, ti sorge spontanea la domanda: ma che problema hai?

Io devo ringraziare il cielo di avere alcune preziose amiche d'oro, che con pazienza mi stanno ad ascoltare nei miei deliri su whatsapp, skype, facebook e riescono anche a trovare la forza di chiedermi di spiegarle meglio in cosa consiste il tal trattamento o il tal altro esame al quale mi dovrò sottoporre. So che loro mi vogliono bene davvero e soffrono con me, so che loro non mi fanno domande per poi avere un argomento di conversazione da affrontare con i loro mariti/fidanzati, so che loro desiderano diventare zie proprio come io desidero diventare mamma e Dany papà, so che sono donne intelligenti che prima di aprire la bocca ci pensano 1,2,10 volte. Poi invece ci sono persone che si intrufolano nella tua vita come piccoli parassiti, fanno finta di voler sapere perché così perché cosa e poi ZAC...ti pugnalano alle spalle! Che poi alla fine di quella pugnalata tu mica muori, tu a loro non hai mai raccontato tutto quello che ti passa per la testa, che ti sei chiusa nel bagno dell'ufficio a piangere, che stai ore su internet a guardare i ciucci fantasticando di quando anche tu, finalmente, potrai fare quell'ordine. Quello che mi fa incazzare è il fatto che queste persone non abbiamo una vita sufficientemente interessante e per questo devono riempirla camminando sull'infelicità altrui. Sono tutte quelle frecciatine, quelle allusioni, quel fingersi dispiaciute ma in realtà saltare di gioia perché questa sfiga non è toccata a te. Ecco, la mia AMICA piange con me, considera questo bambino NOSTRO, si sente parte di questo percorso proprio come lo sono io. E non dipende dal fatto di avere o non avere già figli, ci sono persone a me molto care che hanno dei cuccioli splendidi e che io sento vicine comunque perché riescono ad essere amiche, prima che donne con figli. Se le invidio? No. Meritano quei bambini perché sono donne straordinarie. Vorrei essere come loro? Certo che sì.

Quindi mi dispiace (e non perché detesto dargli ragione) constatare che mio marito aveva ragione, che la gente è davvero cattiva e che le cose dobbiamo tenercele per noi. Che poi il motivo non lo riesco proprio a capire. Mi dispiace rendermi conto che devo iniziare a smettere di parlare di me e di quello che mi (ci) sta succedendo con quelle persone che vogliono solo ricamarci su. Certe cose non avrei dovuto farle, come la foto del test di ovulazione. Ok, ma è stato messo senza malizia, volevo solo delle opinioni sincere, non moraleggianti, di come sembravano a degli "esterni" quelle 2 dannate righe! Ma è chiaro che ho sbagliato. Ancora una volta.

Quindi penso proprio che per ora mi fermerò qui. A beneficio di chi vuole un succulento argomento di conversazione dico che ad oggi, 12 settembre 2013, non sono ancora incinta e posso essere considerata a tutti gli effetti INFERTILE. Mi fa piacere? No. Questo mi fa soffrire? Immensamente.
Ma penso che, visto come sono andate le cose, da ora in avanti mi sforzerò di essere un pò più riservata, come certe mie amiche che ammiro tantissimo e che hanno scelto una strada diversa di percorrere il mio stesso destino. Quindi niente più status "ambigui" su fb, fotografie o post inerenti alla via crucis che sto affrontando. Pensavo di aver ristretto sufficientemente la cerchia di persone attorno a me. Mi sbagliavo.

Vi prego di non inondarmi di msg in posta su Fb per chiedermi se avete detto/fatto qualcosa di male. Le ragazze che mi sono vicine davvero sanno cosa penso sinceramente di loro. A questo punto la domanda veramente importante è: vi sta a cuore la mia felicità? O sono solo un argomento tra i tanti? Se la risposta che esce dal vostro cuore è la seconda, cancellatemi pure da Facebook e chiudiamola qui, abbiamo condiviso fin troppo tempo.

Un abbraccio,
Sara


COSA MI PORTO NELL' ANNO NUOVO

Quest'anno gli anni saranno 39. Non me li sento, non sono pronta. Se penso che mia figlia ne compirà 9 poi! Mi sembra pazzesco quanto ve...