Non che non l'avessi subodorato da parecchi mesi se non anni, ma da quando mi trovo con entrambi i piedi nel fantastico mondo dell'infertilità, l'ho capito con cristallina certezza: la gente detesta farsi i cazzi suoi.
Non c'è niente da fare. Sarà che di questi tempi la vita è quella che è, i problemi sono tanti e bisogna trovare una valvola di sfogo. E quindi cosa può esserci di meglio che spettegolare e vivere per qualche minuto (o ora, o giorno) le sfighe di un'altra persona? Niente a quanto pare.
Poi mi viene anche il sospetto che io abbia una calamita per attirare questo genere di persone, io che invece mi faccio sempre mille problemi anche con le persone che conosco benissimo e che magari si chiedono "Ma perché non mi chiede niente?". Il fatto è che io sono così: se tu non ne parli significa che non te la senti/non ti va/non sei pronta. Se ti andrà me lo dirai e io ti ascolterò. Io invece a quanto pare non merito lo stesso rispetto e la stessa sensibilità.
Esempio. Banca. Tizia alla cassa con la quale avrò scambiato 10 parole nella mia vita. 10, per eccesso. Sono lì seduta che mi faccio i fatti miei ad aspettare di parlare con la responsabile. Mente piena di 23894612956 pensieri. Giornata nera, tanto per cambiare.
Lei:"Ma tu sei sposata?"
Io:"Sì"
Lei"Eh, avevo visto la fede" (Allora cosa c...o me lo chiedi a fare?)
Lei:"Hai bambini?"
Io:"No"
Lei:"Non li vuoi?"
Io:"..."
Lei:"Toccato un tasto dolente?"
Io:"Sì" (A questo punto una persona con del cervello starebbe zitta)
Lei:"Beh ma quanti anni hai?"
Io:"30 tra qualche mese"
Lei:"Sei così giovane! Non perdere le speranze!!!" (Odio gli incoraggiamenti)
Io:"Non credo sia questione di speranza"
Lei:"Ma sì, non sai quanto sei fortunata a stare sola con tuo marito senza pensieri!".
Ecco, questa è la cosa peggiore che mi si possa dire in questo momento. "Non sai quanto sei fortunata!". E' la frase che detesto di più dopo "Se ti rilassi vedrai che il bambino arriva". Ma fortunata de che???? Arghhhhhh
Io resto in silenzio. Penso che la conversazione sia andata abbastanza oltre. E invece no, questa imperterrita continua.
Lei:"Ma avete problemi?"
Io:"Secondo te?"
Lei:"Ma siete così giovani!". E ridaje con sta cosa dei giovani. Qualcuno può spiegare ai non infertili che avere un bambino non dipende solo dal non avere 60 anni e la menopausa, per favore????
A questo punto mi sono alzata, ho detto che dovevo fare una telefonata e sono uscita. Mi stava per esplodere il cuore.
Lo stare male non è dato dal giudizio di una che non so nemmeno chi sia...ma per il fatto che quando dici che non hai un figlio è sempre come se tu non stessi facendo il possibile per averlo. Ci manca solo che mi chiedono se faccio sesso con mio marito o aspetto l'annunciazione e poi...anzi, a dire il vero qualcuno mi ha chiesto se facevo sesso oppure no. Forse pensavano che ero rimasta ferma alle cicogne e i cavoli, boh.
Altra questione carina che si sta mostrando con allarmante frequenza è la questione del significato del tatuaggio. Il tatuaggio che ho fatto a fine settembre e che mio papà ancora non ha visto...questo caldo mi inizia a preoccupare, tra poco dovrò svelare il mio peccato. Che poi, oddio, penso che mio padre abbia superato la fase del "mia figlia si fa un tatuaggio, diventerà una tossica sbandata" visto che il primo l'ho fatto a 16 anni e da allora mi sembra di aver rigato fin troppo dritto. Ma non lo so. A 30 anni come a 8, continuo ad avere soggezione e timore del suo giudizio. Tipica sindrome da figlia unica, non c'è molto da analizzare.
Comunque, dicevamo del tatuaggio, questo il corpo del reato:
In questi mesi ho fatto più prelievi del sangue e visite che mai in 30 anni di vita. La sfiga vuole che le mie vene migliori siano sul braccio sinistro, quindi devo sempre scoprirmelo. A quanto pare le care vecchie infermiere discrete non esistono più (o non sono mai esistite, mi viene anche questo dubbio). Ogni volta che mi scopro il braccio parte subito la domanda "Ma cosa vuol dire?". Lo so che forse se avessi voluto evitare la domanda non avrei dovuto farmi un tatuaggio sul polso però cavolo, un kg. di fatti tuoi no?
E quindi ecco che mi trovo sempre, tra il timido e l'imbarazzato a dover rispondere. "Qualunque cosa succeda, fino alla fine del tempo", in italiano significa questo. E non è che io sia imbarazzata per quello che significa, è una promessa fatta a me stessa e ad un'altra persona, un qualcosa di personale, di nostro. E via che partono tutta una serie di risposte varie e pittoresche:
"Che esagerata!!!!!!!!"
"Che romantico!"
"Che catastrofica!"
"Ma chi è lui?" (Un cammello, vorrei rispondere)
"Cosa deve mai succederti?"
Queste sono solo alcune. Tendo a non dare mai alcuna risposta in merito perché nel frattempo mi hanno conficcato un ago nel braccio e mi stanno depredando di litri e litri di sangue. Quando hanno finito mi tiro giù in fretta la manica, saluto ed esco. Ho persino scoperto che tra infermiere se lo sono dette perché quando sono ritornata per un secondo prelievo in uno degli ospedali che frequento con una certa costanza, una mi ha detto "Ah, lei è quella della dichiarazione d'amore". Oh Signore, dammi la forza!!!!!!!
Morale della favola che sto tatuaggio scatena discussioni che nemmeno in questi giorni tra USA e Russia. Io dico solo questo: che mi fa una grande tristezza chi non riesce a pensare ad una persona alla quale donare tutto se stesso, fino alla fine del tempo. O peggio ancora che magari ce l'ha ma non riesce a dirlo per paura di sembrare stupido/debole. Io questa persona l'ho trovata. E non importa quanto la nostra vita sia complicata e piena di ostacoli, quanto le persone parlino e sparlino di noi. Quelle parole meritano di stare lì, sul mio polso, per essere guardate e riguardate ogni giorno. Qualunque cosa succeda significa con o senza bambini, nella buona e nella cattiva sorte. Non tutti i giorni sono facili, alcuni più di altri. Ma bisogna sempre lottare, fino alla fine del tempo.
Non c'è niente da fare. Sarà che di questi tempi la vita è quella che è, i problemi sono tanti e bisogna trovare una valvola di sfogo. E quindi cosa può esserci di meglio che spettegolare e vivere per qualche minuto (o ora, o giorno) le sfighe di un'altra persona? Niente a quanto pare.
Poi mi viene anche il sospetto che io abbia una calamita per attirare questo genere di persone, io che invece mi faccio sempre mille problemi anche con le persone che conosco benissimo e che magari si chiedono "Ma perché non mi chiede niente?". Il fatto è che io sono così: se tu non ne parli significa che non te la senti/non ti va/non sei pronta. Se ti andrà me lo dirai e io ti ascolterò. Io invece a quanto pare non merito lo stesso rispetto e la stessa sensibilità.
Esempio. Banca. Tizia alla cassa con la quale avrò scambiato 10 parole nella mia vita. 10, per eccesso. Sono lì seduta che mi faccio i fatti miei ad aspettare di parlare con la responsabile. Mente piena di 23894612956 pensieri. Giornata nera, tanto per cambiare.
Lei:"Ma tu sei sposata?"
Io:"Sì"
Lei"Eh, avevo visto la fede" (Allora cosa c...o me lo chiedi a fare?)
Lei:"Hai bambini?"
Io:"No"
Lei:"Non li vuoi?"
Io:"..."
Lei:"Toccato un tasto dolente?"
Io:"Sì" (A questo punto una persona con del cervello starebbe zitta)
Lei:"Beh ma quanti anni hai?"
Io:"30 tra qualche mese"
Lei:"Sei così giovane! Non perdere le speranze!!!" (Odio gli incoraggiamenti)
Io:"Non credo sia questione di speranza"
Lei:"Ma sì, non sai quanto sei fortunata a stare sola con tuo marito senza pensieri!".
Ecco, questa è la cosa peggiore che mi si possa dire in questo momento. "Non sai quanto sei fortunata!". E' la frase che detesto di più dopo "Se ti rilassi vedrai che il bambino arriva". Ma fortunata de che???? Arghhhhhh
Io resto in silenzio. Penso che la conversazione sia andata abbastanza oltre. E invece no, questa imperterrita continua.
Lei:"Ma avete problemi?"
Io:"Secondo te?"
Lei:"Ma siete così giovani!". E ridaje con sta cosa dei giovani. Qualcuno può spiegare ai non infertili che avere un bambino non dipende solo dal non avere 60 anni e la menopausa, per favore????
A questo punto mi sono alzata, ho detto che dovevo fare una telefonata e sono uscita. Mi stava per esplodere il cuore.
Lo stare male non è dato dal giudizio di una che non so nemmeno chi sia...ma per il fatto che quando dici che non hai un figlio è sempre come se tu non stessi facendo il possibile per averlo. Ci manca solo che mi chiedono se faccio sesso con mio marito o aspetto l'annunciazione e poi...anzi, a dire il vero qualcuno mi ha chiesto se facevo sesso oppure no. Forse pensavano che ero rimasta ferma alle cicogne e i cavoli, boh.
Altra questione carina che si sta mostrando con allarmante frequenza è la questione del significato del tatuaggio. Il tatuaggio che ho fatto a fine settembre e che mio papà ancora non ha visto...questo caldo mi inizia a preoccupare, tra poco dovrò svelare il mio peccato. Che poi, oddio, penso che mio padre abbia superato la fase del "mia figlia si fa un tatuaggio, diventerà una tossica sbandata" visto che il primo l'ho fatto a 16 anni e da allora mi sembra di aver rigato fin troppo dritto. Ma non lo so. A 30 anni come a 8, continuo ad avere soggezione e timore del suo giudizio. Tipica sindrome da figlia unica, non c'è molto da analizzare.
Comunque, dicevamo del tatuaggio, questo il corpo del reato:
In questi mesi ho fatto più prelievi del sangue e visite che mai in 30 anni di vita. La sfiga vuole che le mie vene migliori siano sul braccio sinistro, quindi devo sempre scoprirmelo. A quanto pare le care vecchie infermiere discrete non esistono più (o non sono mai esistite, mi viene anche questo dubbio). Ogni volta che mi scopro il braccio parte subito la domanda "Ma cosa vuol dire?". Lo so che forse se avessi voluto evitare la domanda non avrei dovuto farmi un tatuaggio sul polso però cavolo, un kg. di fatti tuoi no?
E quindi ecco che mi trovo sempre, tra il timido e l'imbarazzato a dover rispondere. "Qualunque cosa succeda, fino alla fine del tempo", in italiano significa questo. E non è che io sia imbarazzata per quello che significa, è una promessa fatta a me stessa e ad un'altra persona, un qualcosa di personale, di nostro. E via che partono tutta una serie di risposte varie e pittoresche:
"Che esagerata!!!!!!!!"
"Che romantico!"
"Che catastrofica!"
"Ma chi è lui?" (Un cammello, vorrei rispondere)
"Cosa deve mai succederti?"
Queste sono solo alcune. Tendo a non dare mai alcuna risposta in merito perché nel frattempo mi hanno conficcato un ago nel braccio e mi stanno depredando di litri e litri di sangue. Quando hanno finito mi tiro giù in fretta la manica, saluto ed esco. Ho persino scoperto che tra infermiere se lo sono dette perché quando sono ritornata per un secondo prelievo in uno degli ospedali che frequento con una certa costanza, una mi ha detto "Ah, lei è quella della dichiarazione d'amore". Oh Signore, dammi la forza!!!!!!!
Morale della favola che sto tatuaggio scatena discussioni che nemmeno in questi giorni tra USA e Russia. Io dico solo questo: che mi fa una grande tristezza chi non riesce a pensare ad una persona alla quale donare tutto se stesso, fino alla fine del tempo. O peggio ancora che magari ce l'ha ma non riesce a dirlo per paura di sembrare stupido/debole. Io questa persona l'ho trovata. E non importa quanto la nostra vita sia complicata e piena di ostacoli, quanto le persone parlino e sparlino di noi. Quelle parole meritano di stare lì, sul mio polso, per essere guardate e riguardate ogni giorno. Qualunque cosa succeda significa con o senza bambini, nella buona e nella cattiva sorte. Non tutti i giorni sono facili, alcuni più di altri. Ma bisogna sempre lottare, fino alla fine del tempo.
Sara