Noi adulti troppo spesso non diamo il giusto peso alle parole. Soprattutto quando parliamo con i bambini. Loro ci chiedono qualcosa e noi, pur di farli stare zitti o di interrompere un capriccio, diciamo cose come "Sì, ok, te lo prometto: compreremo/andremo/faremo xyz". Poi, quando vengono a riscuotere il loro premio, ecco che ci tiriamo indietro. E questa è una delle cose peggiori che un genitore può fare, perché il bambino perde fiducia nell'adulto che più di chiunque altro dovrebbe stare dalla sua parte.
Da qualche settimana a questa parte mi sono imposta di sostituire "te lo prometto", con un sicuramente meno compromettente, anche se meno entusiastico "vedremo". Se non sei sicuro di poter mantenere fede alla richiesta di tuo figlio, NON PROMETTERE. Perché le promesse vanno mantenute. Vale in linea di principio sempre, ma soprattutto coi bambini, che ripongono fiducia incondizionata in noi ma molto spesso si trovano delusi.
A inizio dicembre, volendo instaurare delle buone abitudini in Sofia, che volevamo venissero rispettate ogni giorno, abbiamo dato il via ad un sistema di premi e punizioni. Sofia aveva 3 compiti da eseguire durante il giorno completamente da sola: vestirsi alla mattina, riordinare la stanza prima di cena e lavarsi i denti prima della nanna. La regola era che, dopo 10 giorni di compiti adeguatamente eseguiti, avrebbe vinto un premio. Oramai è un pò che ho abolito il regalo materiale (spiegherò dopo il perché), così abbiamo fatto scegliere a Sofia un qualcosa che volesse fare. Ha deciso di andare a Gardaland Sea Life.
E così, dopo 10 giorni in cui ha eseguito meticolosamente i suoi compiti, si è trovata a dover riscuotere il suo premio. Sapevo che, a questo punto, non potevamo tirarci indietro. Lei aveva fatto la sua parte, adesso toccava a noi. E così ieri, per quanto sia stato difficile prendermi mezza giornata dall'ufficio, sono andata a prenderla alle 13 all'asilo e siamo andate all'acquario. Sofia adora gli acquari e i pesci. Ma soprattutto adora passare del tempo con me.
Ho cresciuto fin dall'inizio una bambina estremamente indipendente, abituata a stare con gli altri. Il mio lavoro mi impegna moltissimo e per quanto io mi sforzi di passare con lei quanto più tempo possibile, mi accorgo che devo puntare tutto sulla quantità. Più osservo Sofia più mi accorgo che a lei i regali non interessano. A lei interessa fare cose insieme, passare il tempo con me e il suo papà, giocare insieme. Stare insieme. I regali li guarda e dopo 1 minuti li ha accantonati per venire a dirti che vuole colorare insieme. Lei è una bambina per la quale i momenti speciali sono più importanti dei regali. E se ci pensate da un certo punto di vista è molto più difficile che se le piacessero i doni. I regali si comprano coi soldi, mentre per rendere felice lei serve trovare il tempo. E il tempo è il bene più di lusso che esiste. Ne abbiamo poco e quello che abbiamo spesso lo sprechiamo.
Quando, tornate da Sea Life, mi ha chiesto di andare a Mc Donald's, non sono riuscita a dirle di no. Ci siamo fatte la merenda mentre fuori pioveva a dirotto. Ma questo sorriso qui illuminava tutto il ristorante. Alla fine sono passata comunque in ufficio, ho sistemato delle cose, lei si è fatta stampare dei disegni da colorare dalla mia impiegata e poi siamo tornate a casa. Sa che lavoro faccio, sa che sono sempre tanto impegnata. Ma sa anche che cerco di fare tutto il possibile per ritagliarmi tempo per lei.
Il 2020 sarà l'anno in cui organizzerò la mia vita ancora meglio di adesso. Il lavoro è e sarà sempre una parte importante di me, mi definisce come donna. Ma DEVO riuscire a dare tempo di qualità a mia figlia, momenti che le permettano di crescere serena, sicura di sé, con la certezza che la mamma c'è sempre per lei, quando ha bisogno. Ho tanti obbiettivi da realizzare per il prossimo anno, cose da fare con lei, posti da vedere con lei. Riuscire anche un pomeriggio ogni 2 settimane ad andare a prenderla all'asilo, senza il senso di colpa per il lavoro che ho lasciato. Per tante persone sembra una stupidata, per me è una cosa difficile da fare, se non programmando e rivedendo, per un giorno, le priorità. Sto lavorando tanto su me stessa da settimane, su di me, sul mio matrimonio, sui miei rapporti con le altre persone. Spero che il nuovo anno sia quello della svolta, per diventare una me migliore in ognuno degli ambiti della mia vita.
Voglio poter fare a mia figlia promesse che poi manterrò, tenendo in equilibrio tutti gli aspetti della mia vita. Tempo per me e per noi sono due della massime priorità per l'anno che sta per arrivare. Quindi sì a posti nuovi da vedere (non vedo l'ora che il 2020 arrivi!!!!!!!), più tempo per la famiglia e le cose importanti. Perché alla fine, quando ti guardi indietro, difficilmente ti ricordi i regali che hai ricevuto, quanto i momenti che hai vissuto con le persone alle quali vuoi bene. Per il 2020 nessun buon proposito di quelli che 2 settimane dopo sono già dimenticati. Semplicemente cose da fare, con ben chiaro in testa come riuscire a farle, passo dopo passo.
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