27 luglio 2014

LETTERA A TE

Mio dolcissimo Sofiego,
oggi la mamma è invasa da una scarica di ormoni che la rendono più simile ad un salice piangente che ad una persona.
E così ha deciso di scriverti. Sì, perché lei sa che tu la puoi sentire, che la ascolti quando ti parla accarezzandoti il pancione, quando ti legge "Il Piccolo Principe". E sa che tu la senti anche quando si arrabbia al lavoro o quando litiga con il papà. E mentre lo sta facendo si sente in colpa al pensiero che tu possa soffrirne. Sai, sta leggendo un libro abbastanza inquietante che si intitola "Innamorarsi del pancione" dove in sostanza si dichiara che una mamma stressata metterà al mondo bambini complessati, con un QI più basso e patologicamente portati ad essere dei bambini e in seguito degli adulti difficili.
Mi chiedo quale futura mamma, potendo scegliere, non desidererebbe vivere una gravidanza serena, senza stress o fastidi vari. Che poi in primis lo farebbe per se stessa, perché lavorare 11 ore al giorno ed essere costantemente combattuta tra il dovere verso l'azienda, il dovere verso di te, il dovere verso se stessa, credimi cucciolo, manderebbe ai matti chiunque. Solo che purtroppo la tua, di mamma, non ha alternative. E cerca di fare tutto come se fosse wonder woman. Poi ogni tanto deve arrendersi all'evidenza di star tirando troppo la corda, allora pensa a te e si ferma, come oggi. Già da ieri sera mi stavi dando chiari segnali di non aver gradito le pulizie mattutine e quel fuori programma pomeridiano con il papà. E stamattina hai ribadito ulteriormente il concetto, costringendomi a mettermi seduta tranquilla (dì la verità, volevi che ti scrivessi eh?).

Solo che quando la mamma non fa, pensa. E quando uscirai, amore mio, scoprirai in fretta che la tua, di mamma, molte volte sarebbe meglio non pensasse. Perché molto spesso fa dei pensieri brutti. Come oggi. Prima che tu smettessi di essere un desiderio e ti trasformassi in una splendida realtà, vivevo con la costante paura di non incontrarti mai, di non poter avere l'immensa fortuna di sentir crescere una vita dentro di me (per ora ancora non ti sento muoverti, ma il fatto che la mia pancia cresca e io abbia tutta una serie di non piacevoli dolori dimostra che qualcosa, lì dentro, stai facendo!). Poi quando io e il papà ti abbiamo visto su quel foglio delle Beta per la prima volta, quel valore 215 che non mi è mai sembrato un numero così bello, ecco che da lì è scattata la paura di perderti. Non c'è stato un solo giorno in cui la mia mente non abbia avvallato l'ipotesi che potessi non averti un giorno tra le braccia. Prima c'è stata la paura dell'aborto nei primi mesi, adesso la paura di non sentirti ancora muoverti (avanti batti un colpo!!!!!), che tra un'ecografia e l'altra possa succedere qualcosa e io non me ne accorga e tu possa lasciarmi di nuovo da sola. Quando sarai tra di noi non ti ci vorrà molto, amore mio, per capire quanto tu sia stato atteso e desiderato. Altro che Royal Baby!!!!
E non siamo solo io e il papà che così disperatamente ti abbiamo cercato in questi due anni...c'è una lista di persone davvero lunga che non vede l'ora di vederti, come un piccolo Gesù Bambino venuto al mondo per salvarci tutti quanti. I tuoi nonni, le tue zie acquisite (ne hai davvero tante, una più speciale dell'altra!), persone che non hanno mai nemmeno conosciuto di persona la tua mamma ma hanno fatto sempre il tifo per lei nel suo viaggio verso di te. Siamo riusciti a strapparti dalla tua nuvoletta dorata e tutti siamo in estasi al pensiero di vederti e conoscerti a dicembre.

Ovviamente in pole position c'è la tua mamma, che pensa a te e piange, qualcuno le scrive una cosa carina e gentile e lei piange, il tuo papà le accarezza la pancia e lei piange...insomma, una squilibrata totale! Ma la verità è che solo la tua mamma sa quanto tenacemente ha combattuto per averti qui, in quel posticino tanto caldo e accogliente dove tu sei adesso (o almeno credo sia così, visto che a parte dormire, mangiare e succhiarti il pollice non fai!), quanto ha sofferto, fisicamente e psicologicamente per arrivare ad essere una futura mamma con la pancia, a detta di molti, troppo piccola per essere di 5 mesi e passa (fanculo...cioè, al diavolo...non imparare le parolacce già mentre sei nella pancia!!!!!). La verità è che sono FELICE, e mi sento completa, nonostante i problemi. E sei tu, cucciolino, a farmi sentire così.
Quando le persone mi vedono e dicono che sono radiosa (io non mi ci vedo, comunque) penso che il merito sia solo e unicamente di questo regalo che mi porto dentro, e che ho desiderato con tutta me stessa. E i dolori ci stanno, così come la nausea e il vomito, fanno parte del gioco...un gioco che ho ogni giorno la consapevolezza che avrei potuto non giocare mai. E mi fa apprezzare ancora di più ogni istante di quello che sto vivendo, ogni sfumatura di questa attesa finalmente dolce.

Dire che non sono una futura mamma ansiosa sarebbe negare la realtà. O forse non coglierla davvero in pieno. Ho letto montagne di libri prima, quando non arrivavi, e ne sto leggendo adesso che sei work in progress...ho disperatamente bisogno di avere tutto quanto sotto controllo, anche se poi sono sicura che ci saranno cose che mi sfuggiranno dalle mani. E andrà bene così, se sarà il prezzo da pagare per averti qui.


Quando i Modà cantano "L'odore dell'estate, la fatica delle salite, per apprezzarle meglio, quando saranno discese", mi ritrovo in quelle parole, perché mi accorgo che senza tutta la fatica che abbiamo fatto in salita, questa discesa verso di te non sarebbe potuta essere così emozionante, dolce, incredibile. E non è questione di attesa speciale perché si tratta del primo figlio. Il punto è che il figlio sei tu, e i genitori siamo noi. Nessuno può capire davvero cosa siamo noi 3, io, il papà e te, uno per l'altro. Tu per noi sei TUTTO. E per la tua mamma in particolare, beh, semplicemente sei la vita.

Con tutto il mio cuore,
La tua mamma.




21 luglio 2014

3 IS THE MAGIC NUMBER!

...E alla fine sono arrivati anche per me. Sì, i 30 anni. Se fossi un programma televisivo mi chiamerei "30 ANNI E INCINTA". Finalmente, mi verrebbe da aggiungere. Ma questo non è un post in cui mi lagno di quanto la mia attesa sia stata lunga e complicata. Adesso Sofiego c'è, in questa pancia che cresce giorno dopo giorno e che non smetterei mai di guardare. Perché è un traguardo, e me la sono conquistata con una tenacia e una determinazione che non sapevo nemmeno di avere.
Quindi, dicevo dei miei 30 anni. Essendo che il regalo migliore non è al momento disponibile ma sarà in consegna nei prossimi mesi, è stato veramente difficile trovare un qualcosa che si avvicinasse anche solo lontanamente alla bellezza di quello che porto dentro.

Così ho deciso che quello che volevo era ritagliarmi 3 giorni lontano da tutti, solo io, mio marito e il nostro cucciolino. La nostra prima mini vacanza insieme, in 3. E devo dire che era davvero tanto tempo che non stavo così bene (mio marito mi ha definita "RAGGIANTE", e la cosa mi ha fatto davvero piacere, poiché significa che forse anche a livello visivo ho perso un pò la faccia grigia che avevo nel periodo in cui vomitavo ogni giorno!). Abbiamo camminato tanto (in primis per andare a mangiare ahahah!), fatto tanti bagni e tante coccole al pancino. E' stato bello allontanarsi anche se solo per qualche ora da tutte le responsabilità e i problemi che domani torneranno a bussare alla mia porta. E' stato bello avere del tempo per stare con mio marito, per parlare, per essere una volta tanto solo Sara e Daniele e non due che hanno un'attività e ci pensano ogni istante di ogni giorno.


E' bello quando riesci anche se solo per poco ad uscire da quella che è la tua vita di sempre e renderti conto che ci sono tante piccole cose che ti perdi quando lavori 12 ore al giorno e vivi sempre sotto stress. Io purtroppo ho questa fortuna troppo poche volte, ma quelle volte che succede è sempre bello. Come quando riesco ad incontrare degli amici che non vedo da tanto, a ritagliarmi una mezz'ora per mettermi sul divano a leggere un libro. Piccoli momenti di felicità che per me fanno la differenza. E i 3 giorni passati al mare rientrano in questi momenti speciali. 

Adesso che la gravidanza procede (siamo a quota 18+3 settimane!) riesco a concentrarmi di più sulla bellezza di quello che succederà piuttosto che sulla fatica di quello che è stato. E il risultato è che riesco a sorridere di più, che nonostante i problemi sul lavoro c'è una parte di me impermeabile a qualunque cosa succeda, un piccolo angolo di paradiso tutto mio e del mio piccolino/a. La mia pancia che cresce poi mi fa sentire bella e incredibilmente fortunata per quello che sto vivendo. Al mare era pieno di donne incinte, la maggior parte donne molto incinte (quando io sarò molto incinta probabilmente ci sarà la neve!)...eppure io mi sento speciale, a mio modo unica. Forse tutte le donne incinte si sentono così, o forse no. Quello che so è che mi sento bene, mi piace la mia pancina, mi piace fargli le carezze, mi piace quando il papà la accarezza e gli parla. Mi piace essere incinta e non importa se vomito ancora, se sono sempre stanca...sono incinta ed è la cosa più bella e importante del mondo in questo momento per me.


Poiché non credo proprio che ci sarà un'altra occasione per raggiungere il mare questa estate, ho chiesto a Dany di farmi un pò di fotografie per ricordarmi di questi giorni, del sorriso che avevo, di come ero serena e tranquilla. Chi mi conosce sa che non sono una alla quale di momenti tranquilli ne sono capitati tanti nella vita, quindi QUESTO così speciale assume un significato ancora più importante.

Adesso aspettiamo di rivedere Sofiego alla prossima visita, è passato quasi un mese e speriamo che questa volta decida di essere un pochino meno antipatico e di farsi almeno vedere in faccia. Mi manca. E ho bisogno di sapere che sta bene. Perché se lui sta bene, anche io sto bene. Quando si tratta del mio cucciolino sono sempre un pò ansiosa. Mancano solo 8 giorni e poi la mamma e il papà ti rivedono Amore!
E' proprio vero che 3 è il numero magico...di sicuro lo è per noi :)

6 luglio 2014

L'IMPORTANZA DI AVERE VOI!

Per definizione non posso considerarmi una persona fortunata, cioè una di quelle alle quali le cose capitano semplicemente stando sul divano a leggere una rivista o dandosi lo smalto sulle unghie. Non è mai funzionata così per me e dubito che lo sarà mai. Però ogni tanto anche nella mia sconclusionata vita si riescono a creare dei momenti che vorresti cristallizzare nel tempo dal tanto che sono stati perfetti.

Ieri è stato uno di quei giorni. Perché sono riuscita a vedere entrambe le mie migliori amiche. Tutte e due nello stesso giorno. So che non dovrebbe essere un evento o una cosa da ricordare, ma non conoscete le nostre vite! Mi piacerebbe avere una vita alla "Sex & The City" dove nonostante tutte lavorino, cosa poi facciano "davvero" non è facile capirlo, visto che riescono sempre a trovarsi (cioè, Miranda fa l'avvocato e ha 3 volte più tempo libero di me, vai a capirlo!) ogni giorno, ogni volta che hanno bisogno.
Noi dobbiamo benedire WhatssApp perché è il solo modo per non perderci per strada interi spezzoni di vita. Ma al di là del come e quando e quanto spesso riusciamo a vederci, oggi vorrei rendere omaggio alle due donne che, insieme a mia madre, costituiscono il pilastro sul quale poggia tutta la mia vita.

Allora, ci sono queste due persone fantastiche, completamente diverse tra loro, eppure assolutamente complementari per me. Due amicizie nate in modo diverso, che vanno avanti in maniera diversa, eppure non potrei pensare nemmeno per un'istante di non avere una di loro due nella mia vita.

Università, anno 2003. C'è questa tipa, madonna mia che antipatica!!!! Non ci parliamo spesso proprio perché a pelle non ci sopportiamo. Insomma, premesse pessime. Poi gli anni passano, l'università finisce, su Facebook è una di quelle persone che vedi ma non senti, della quale leggi di sfuggita cosa fa ma non ti viene da interessarti troppo. Poi inizio a mettere su casa e qualcosa cambia, tra di noi. Scatta il nostro secondo primo colpo di fulmine e come in tutte le più belle storie, ci innamoriamo. Follemente. E diventiamo amiche. Più che amiche. Un rapporto come non ne ho mai avuti. Organizza il mio addio al nubilato, è la mia testimone di nozze e adesso, con Sofiego, è una quasi zia dolce e premurosa. Una persona fantastica con un carattere di merda: ci scontriamo ogni giorno, ci scambiamo ogni genere di insulti. Ma poi siamo lì, sempre, a cercarci. E trovarci. Perché perderci è impossibile. Quante ne abbiamo passate in questi anni, quante lacrime ci siamo asciugate, quante risate ci siamo fatte. E siamo ancora qua, immaginando il nostro futuro insieme. Noi siamo la dimostrazione che una seconda impressione può cambiarti la vita.

Io e la Ila

Poi c'è un'altra storia. Una storia iniziata anni e anni fa. Una roba alla "Sliding Doors" o alla "Serendipity" dove due giovani donne si incontrano/scontrano/incrociano ad un concerto dei BackStreet Boys e poi vanno ognuna per la sua strada, senza essersi scambiate nemmeno una parola. E si arriva al primo giorno di università. Dove si ritrovano. E si riconoscono. Anime Gemelle. Da lì non si lasciano più. Quelle siamo io e la mia migliore amica Fra. Quella che sa tutto di me, che conosce ogni sfumatura del mio carattere, che mi ha aiutato e che ho aiutato tante volte. Vederci ieri mi ha ricordato quanto vorrei averla accanto a me ogni giorno invece che in un'altra regione. Perché ogni volta che la vedo tutto diventa più bello, un pò più facile. Lei è la mia persona. E io sono così fortunata ad averla nella mia vita. Tutti dovrebbero avere una persona così nella propria vita. Qualcuno che te la migliora, qualcuno che le da un senso. La mia è la Fra.

Io e la Fra

Queste due persone sono le due mie migliori amiche, uniche e speciali in un modo tutto loro. Mi hanno salvato tante volte, mi hanno aiutato ad arrivare fino a qui, certe volte spronandomi, certe volte coccolandomi, certe volte semplicemente standomi accanto in silenzio. E facendomi sentire il loro amore. Il che spesso è l'unica cosa di cui abbiamo bisogno.

Ecco, oggi voglio dire a voi due che vi ringrazio per non lasciarmi mai da sola, per volere bene a me e a Sofiego, per essere felici per me dopo tanto dolore e tante difficoltà. Quando sarà il vostro momento cercherò di essere una zia brava almeno quanto voi con il mio cucciolo... nell'attesa cerco di essere con voi un'amica brava almeno la metà di quanto siete voi con me, che sarebbe comunque già tantissimo. Perché voi siete fantastiche, e io vi adoro. Le mie sorelle di cuore. Il sole della mia vita.

Buona domenica dolcezze,
con tutto il mio amore.
S.



COSA MI PORTO NELL' ANNO NUOVO

Quest'anno gli anni saranno 39. Non me li sento, non sono pronta. Se penso che mia figlia ne compirà 9 poi! Mi sembra pazzesco quanto ve...