Mio dolcissimo Sofiego,
oggi la mamma è invasa da una scarica di ormoni che la rendono più simile ad un salice piangente che ad una persona.
E così ha deciso di scriverti. Sì, perché lei sa che tu la puoi sentire, che la ascolti quando ti parla accarezzandoti il pancione, quando ti legge "Il Piccolo Principe". E sa che tu la senti anche quando si arrabbia al lavoro o quando litiga con il papà. E mentre lo sta facendo si sente in colpa al pensiero che tu possa soffrirne. Sai, sta leggendo un libro abbastanza inquietante che si intitola "Innamorarsi del pancione" dove in sostanza si dichiara che una mamma stressata metterà al mondo bambini complessati, con un QI più basso e patologicamente portati ad essere dei bambini e in seguito degli adulti difficili.
Mi chiedo quale futura mamma, potendo scegliere, non desidererebbe vivere una gravidanza serena, senza stress o fastidi vari. Che poi in primis lo farebbe per se stessa, perché lavorare 11 ore al giorno ed essere costantemente combattuta tra il dovere verso l'azienda, il dovere verso di te, il dovere verso se stessa, credimi cucciolo, manderebbe ai matti chiunque. Solo che purtroppo la tua, di mamma, non ha alternative. E cerca di fare tutto come se fosse wonder woman. Poi ogni tanto deve arrendersi all'evidenza di star tirando troppo la corda, allora pensa a te e si ferma, come oggi. Già da ieri sera mi stavi dando chiari segnali di non aver gradito le pulizie mattutine e quel fuori programma pomeridiano con il papà. E stamattina hai ribadito ulteriormente il concetto, costringendomi a mettermi seduta tranquilla (dì la verità, volevi che ti scrivessi eh?).
Solo che quando la mamma non fa, pensa. E quando uscirai, amore mio, scoprirai in fretta che la tua, di mamma, molte volte sarebbe meglio non pensasse. Perché molto spesso fa dei pensieri brutti. Come oggi. Prima che tu smettessi di essere un desiderio e ti trasformassi in una splendida realtà, vivevo con la costante paura di non incontrarti mai, di non poter avere l'immensa fortuna di sentir crescere una vita dentro di me (per ora ancora non ti sento muoverti, ma il fatto che la mia pancia cresca e io abbia tutta una serie di non piacevoli dolori dimostra che qualcosa, lì dentro, stai facendo!). Poi quando io e il papà ti abbiamo visto su quel foglio delle Beta per la prima volta, quel valore 215 che non mi è mai sembrato un numero così bello, ecco che da lì è scattata la paura di perderti. Non c'è stato un solo giorno in cui la mia mente non abbia avvallato l'ipotesi che potessi non averti un giorno tra le braccia. Prima c'è stata la paura dell'aborto nei primi mesi, adesso la paura di non sentirti ancora muoverti (avanti batti un colpo!!!!!), che tra un'ecografia e l'altra possa succedere qualcosa e io non me ne accorga e tu possa lasciarmi di nuovo da sola. Quando sarai tra di noi non ti ci vorrà molto, amore mio, per capire quanto tu sia stato atteso e desiderato. Altro che Royal Baby!!!!
E non siamo solo io e il papà che così disperatamente ti abbiamo cercato in questi due anni...c'è una lista di persone davvero lunga che non vede l'ora di vederti, come un piccolo Gesù Bambino venuto al mondo per salvarci tutti quanti. I tuoi nonni, le tue zie acquisite (ne hai davvero tante, una più speciale dell'altra!), persone che non hanno mai nemmeno conosciuto di persona la tua mamma ma hanno fatto sempre il tifo per lei nel suo viaggio verso di te. Siamo riusciti a strapparti dalla tua nuvoletta dorata e tutti siamo in estasi al pensiero di vederti e conoscerti a dicembre.
Ovviamente in pole position c'è la tua mamma, che pensa a te e piange, qualcuno le scrive una cosa carina e gentile e lei piange, il tuo papà le accarezza la pancia e lei piange...insomma, una squilibrata totale! Ma la verità è che solo la tua mamma sa quanto tenacemente ha combattuto per averti qui, in quel posticino tanto caldo e accogliente dove tu sei adesso (o almeno credo sia così, visto che a parte dormire, mangiare e succhiarti il pollice non fai!), quanto ha sofferto, fisicamente e psicologicamente per arrivare ad essere una futura mamma con la pancia, a detta di molti, troppo piccola per essere di 5 mesi e passa (fanculo...cioè, al diavolo...non imparare le parolacce già mentre sei nella pancia!!!!!). La verità è che sono FELICE, e mi sento completa, nonostante i problemi. E sei tu, cucciolino, a farmi sentire così.
Quando le persone mi vedono e dicono che sono radiosa (io non mi ci vedo, comunque) penso che il merito sia solo e unicamente di questo regalo che mi porto dentro, e che ho desiderato con tutta me stessa. E i dolori ci stanno, così come la nausea e il vomito, fanno parte del gioco...un gioco che ho ogni giorno la consapevolezza che avrei potuto non giocare mai. E mi fa apprezzare ancora di più ogni istante di quello che sto vivendo, ogni sfumatura di questa attesa finalmente dolce.
Dire che non sono una futura mamma ansiosa sarebbe negare la realtà. O forse non coglierla davvero in pieno. Ho letto montagne di libri prima, quando non arrivavi, e ne sto leggendo adesso che sei work in progress...ho disperatamente bisogno di avere tutto quanto sotto controllo, anche se poi sono sicura che ci saranno cose che mi sfuggiranno dalle mani. E andrà bene così, se sarà il prezzo da pagare per averti qui.
Quando i Modà cantano "L'odore dell'estate, la fatica delle salite, per apprezzarle meglio, quando saranno discese", mi ritrovo in quelle parole, perché mi accorgo che senza tutta la fatica che abbiamo fatto in salita, questa discesa verso di te non sarebbe potuta essere così emozionante, dolce, incredibile. E non è questione di attesa speciale perché si tratta del primo figlio. Il punto è che il figlio sei tu, e i genitori siamo noi. Nessuno può capire davvero cosa siamo noi 3, io, il papà e te, uno per l'altro. Tu per noi sei TUTTO. E per la tua mamma in particolare, beh, semplicemente sei la vita.
Con tutto il mio cuore,
La tua mamma.