Non ho mai allattato. Non nel senso letterale del termine almeno, ovvero con il bambino attaccato al seno.
Sofia fin dal primo momento in cui è venuta al mondo ha deciso che preferiva guardarsi in giro piuttosto che restare con la faccia appiccicata alla tetta della sua mamma per 20 ore su 24 e così non si è mai attaccata. In ospedale ho passato 4 giorni di inferno con ostetriche che andavano e venivano dalla mia stanza prendendo la bambina, mettendola in posizione per cercare di farla succhiare. Mi hanno detto addirittura che non aveva ancora sviluppato il senso della suzione, che non muoveva la bocca nella maniera giusta. Siamo passati attraverso la fase di spremitura manuale nei primi due giorni, che è una forma di tortura in cui ti strizzi le tette in ogni modo possibile e immaginabile prima che 3 insulse goccioline di colostro si degnino di gocciolare fuori per cascare tristemente sul fondo del biberon. Il che tradotto significa che ficchi dentro il dito e lo cacci in bocca al bambino che, a loro dire, ne ha abbastanza. Col cavolo!
Sono serviti 2 giorni prima che si decidessero a darmi uno stramaledetto tiralatte perché nel frattempo mi era arrivata una montata lattea che se ti sdraiavi sotto ti entrava il latte in bocca senza nemmeno spremerlo dal tanto che ne usciva. Ma la signorina niente, schifava proprio la tetta con decisione.
Nel frattempo era subentrato l'ittero quindi non avevo Sofia in stanza con me e così, a 2 giorni di vita, Sofia era già entrata nel magico mondo del "Io&illatteartificiale".
Fatto sta che da quando ho iniziato a tirarmi il latte in ospedale (e lo facevo ogni 2 ore circa, con un tiralatte manuale dell'anteguerra che quando finivo un biberon, tempo 20 minuti e dovevo ricominciare con l'altro, tipo catena di montaggio) Sofia non aveva più bisogno della giunta di artificiale.
Quando andavo al nido per farla mangiare ero circondata da mamme che allattavano i loro bambini mentre io ero l'unica con il biberon. In quel momento mi sono sentita una madre inadeguata (e non sarebbe stata l'unica volta). Io, che avevo letto di tutto e di più sull'allattamento, che avevo comprato persino il cuscino per allattare, che mi ero già immaginata la vita vita da mamma-allattatrice, ecco che mi era toccata in sorte una figlia pro-bibe. Che, per inciso, non era assolutamente incapace di succhiare, perché il biberon lo finiva in 2 sorsi. A lei piaceva vincere facile, tutto qui.
Una volta a casa sono andata avanti per quasi un mese a tirarmi il latte con un supertiralatte elettrico con doppia pompa che la mucca Carolina mi faceva un baffo. Era difficile da gestire perché quando arrivava la montata non avevo nessun bambino da attaccare che mi "risolvesse" il problema, Sofia se ne stava pacifica facendosi i fatti suoi, coi suoi orari che non coincidevano mai con quelli in cui io dovevo tirarmi il latte. Preparavo biberon di latte mio per tutta la giornata. E all'inizio era una pacchia, tiravo il latte 2 volte al giorno e tac, 8 biberon belli e pronti. Poi le cose sono cambiate. Sofia mangiava sempre di più e io avevo sempre meno latte. Sapevo che sarebbe successo, ma non mi aspettavo che dalla sera alla mattina mi si chiudessero i rubinetti. Una domenica mattina tac, fine dei giochi. Già da qualche giorno ero dovuta passare ad alternare alcuni biberon di latte artificiale a quelli con il mio tirato, ma quella mattina fu la fine di un qualcosa che era durato troppo poco. Sofia non aveva nemmeno un mese e io ero una madre degenere senza più latte. Ci sono rimasta male. Ho pianto. Parecchio.
Poi ho guardato la mia bambina che cresceva uno splendore e ho capito che tetta o biberon, a fare la differenza è "come" nutri la tua creatura. E con "come" non intendo in che modo fisico, ma con che spirito.
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...che poi volete mettere quanto sono buone le mie manine?! Foto by Zia Ila |
Sì perché una delle tipologie di mamme tutte brave coi figli degli altri sono le TETTABANE, ovvero le TALEBANE DELLA TETTA. Scommetto che ne avrete conosciuta sicuramente almeno una nella vita. Difficile non riconoscerle. Sono quelle dell'allattamento al seno ad ogni costo, senza se e senza ma, anche se non dormo 3 ore di fila da oramai 14 mesi, quelle che se non ci riesci è perché non ci hai provato abbastanza, quelle che io il mio fino a quando vorrà lo attaccherò al seno (fino a quando vorrà lui, o vorrai tu?), quelle che ti sei privata di una esperienza meravigliosa.
Iniziamo col fare un pò di chiarezza. Non sono stata io ad aver scelto di non allattare, tanto che quando ho dovuto farci i conti ci sono stata male. Ho semplicemente lasciato che fosse mia figlia a decidere, senza prenderle la testa a forza e schiacciargliela contro il seno fino a farla piangere disperata come facevano in ospedale. Sono andata avanti a provarci fino all'ultimo giorno in cui ho avuto latte, con o senza paracapezzoli, buttando lì un capezzolo per caso o preparando la cosa per mezz'ora. Non cambiava niente, Sofia si voltava sempre con una tale forza che non c'era un segnale più chiaro di quello per indicare il suo NO. E non accetto in alcun modo che si dica ancora una cosa come quella che mi sono sentita dire da un'ostetrica in ospedale "Sofia,hai un giorno e sei già viziata!".
Forse avrei potuto provarci con più convinzione? Per più tempo? In maniera diversa? Sì,sì e sì. Sarebbe cambiato qualcosa? Non credo. In ogni modo non lo sapremo mai. Sofia sta iniziando lo svezzamento, è al di sopra del 50 percentile sia per peso che per lunghezza, è vispa e intelligentissima. Non credo che con il mio latte lei adesso correrebbe o si iscriverebbe da sola ad un corso di spelling.
Io non mi nascondo dietro ad un dito quindi mentirei se dicessi che avere attaccata Sofia al seno 15 ore al giorno non mi avrebbe creato problemi con il lavoro. Per la vita che faccio ovvio che il biberon ti permette di far dare da mangiare alla bambina al papà, alla nonna mentre tu non ci sei. Lei fortunatamente si è abituata fin da subito a entrambi quindi su questo non posso dire niente. Se si fosse attaccata al seno non glielo avrei negato perché dovevo andare in ufficio, in qualche modo avrei fatto, magari me lo sarei tirato per sopperire nelle ore in cui non c'ero e poi l'avrei fatta attaccare quando tornavo o prima di uscire. Non le avrei mai tolto la tetta per nessun motivo, su questo non accetto insinuazioni. Anche perché vi assicuro che non è stato bello vivere dipendenti da biberon&latteinpolvere alle 3 del mattino, quando lei si svegliava piangendo disperata e tu dovevi barcollare al piano di sotto, far scaldare l'acqua che immancabilmente era troppo calda, aspettare che si raffreddasse e nel frattempo lei era ad un passo dall'isteria. Stiamo a discutere la comodità della tetta che quando il bambino fa uè la tiri fuori e fine del problema? Non c'è paragone.
Io non so se, allattando al seno, sarei diventata una paladina della tetta, conoscendomi sono per la libertà di espressione quindi credo mi sarei fatta i fattacci miei come in ogni altra cosa. Ma a quanto pare le mamme che allattano invece si sentono in dovere di farti sentire in difetto, una mamma di serie B. Io sono fermamente convinta che è meglio una mamma che dà da mangiare al suo bambino con il biberon e si gode quel momento, tranquilla e serena, piuttosto che una sfinita che non dorme da giorni che si fa prosciugare da suo figlio perché la società/l'OMS/le ostetriche (e dite voi chi altro perché tanto tutti dicono la loro) pensano che l'allattamento al seno sia la cosa migliore. Io credo che sia la cosa migliore fino a quando lo è ANCHE per la mamma. Perché i bambini si accorgono di ogni nostro mutamento di umore, hanno un radar speciale. Io lo vedo con Sofia anche quando le do il biberon, che se sono di fretta o con la luna storta o non la guardo quanto lei vorrebbe, la piccola peste si fa subito sentire. Immagino che con un bambino al seno lo sia 100 volte di più.
Poi che io resti perplessa davanti ad una mamma con un bambino di anche 2 anni che le si arrampica addosso, la spoglia e si mette a ciucciare, beh, questo pensatela come volete, ma secondo me non è mica tanto normale. Che poi tu voglia allattare ancora tuo figlio ci sta, alla mattina o alla sera o quando ti pare a casa tua, ma che mentre stiamo parlando un bambino che non ha più 6 mesi non sia in grado di resistere all'impulso di attaccarsi al seno solo per farsi una bevuta tipo succo di frutta...a me sta cosa mi dà fastidio. Sarò tettabana al contrario, cosa vi devo dire?!
Ad ogni modo, fino a che mamma e bambino sono felici, questa è l'unica cosa che conta secondo me, indipendentemente da quello che ne dicono pediatri, finti esperti e pubblicità in tv. Ognuna costruisce un rapporto speciale con il suo bambino, che gli si dia il seno o il biberon. E' semplicemente AMORE.