4 ottobre 2016

TERRIBLE TWO...VADE RETRO



Sarà di certo capitato anche a voi. Siete al supermercato e vedete un bambino nel bel mezzo della corsia degli yogurt sdraiato a terra che urla e scalcia come se fosse posseduto dal demonio. Poco distante troverete certamente una madre con l'espressione che è un mix tra l'imbarazzato, il frustrato e l'incazzato.

Ecco, nel 95% dei casi si tratta di un bambino di circa 2 anni, che sta attraversando quella meravigliosa fase denominata "Terrible two". Se siete mamme e ci siete già passate sapete di cosa parlo (e siete sopravvissute, il che un pò mi solleva!). Se siete mamme e non ci siete ancora arrivate ve lo racconto in poche parole. Anzi, le prendo in prestito da un sito di psicologia che li descrive come "Quel periodo dei NO che i bambini attraversano tra i 18 mesi e i 3 anni, in cui diventano testardi e capricciosi, manifestano spesso crisi e pianti inconsolabili, che noi genitori tendiamo a volte a leggere come “lotte di potere”, ma che in realtà sono solo l’espressione del passaggio evolutivo che stanno compiendo. Essa rappresenta la prima importantissima fase di distacco dalla figura che finora si è presa cura del bambino e con la quale egli ha stabilito una relazione di attaccamentoDi fatto, i NO rappresentano l’unico strumento a sua disposizione per affermare che è una persona diversa da mamma o papà – non stupiamoci, quindi, se ne farà un uso esagerato! -, per provare la sua libertà e per dimostrare la sua autonomia, entrambe appena scoperte. Attraverso loro, il bambino sta affermando il suo desiderio di indipendenza: intorno ai due anni, egli inizia ad affermare la propria personalità; lui stesso è però incerto del suo nuovo modo di essere e di vivere le emozioni, pertanto tende a ritornare al nido e alla relazione esclusiva per riconquistare sicurezza nella esplorazione del mondo e di se stesso.Per questi motivi i NO racchiudono e simboleggiano anche le paure e le insicurezze, il fatto avventurarsi in un mondo sconosciuto, lo fa oscillare tra il desiderio fortissimo di esplorare e la paura di non sapere quello che troverà. Molto spesso i bambini a quest’età non capiscono ancora cosa desiderano o non sanno esprimere i loro bisogni, tendono ad agirli anziché verbalizzarli, di conseguenza quando non sono compresi, si stizziscono e si arrabbiano. Le reazioni esagerate e i capricci che caratterizzano i terribili due anni, non hanno quindi lo scopo di far arrabbiare noi genitori: il bambino sta scoprendo solo ora che non tutto procede come desidera e, giustamente, ciò produce in lui delle emozioni che ancora fatica a controllare. Questa fase è come un’importante palestra in cui si allena per imparare a gestire la frustrazione e controllare la rabbia, impiegherà quindi del tempo per imparare a padroneggiarle, in questo dobbiamo mostrarci pazienti e non avere fretta. Talvolta noi genitori non sappiamo come comportarci nei confronti del bambino che passa attraverso i “terribili due anni” e, di conseguenza, alcuni di noi assumono atteggiamenti troppo rigidi, altri ripongono eccessive attese nei confronti del comportamento del bambino".

Ho volutamente riportato per intero il paragrafo perché esprime abbastanza chiaramente quella che è la situazione a livello teorico. Ovviamente non può spiegare in alcun modo quanto nel concreto possa essere frustrante, insopportabile ed emotivamente sfiancante avere a che fare con un esserino di nemmeno un metro al quale nulla sembra andare bene. Prendiamo la mia. Da qualche settimana siamo entrati nel mood "Fashion Designer". Prima di andare all'asilo lei si mette davanti all'ultimo cassetto dell'armadio, lo apre e decide che scarpe mettere. Quetto mi dice e me le sbatte in mano. E non c'è verso di farle capire che le scarpe di tela con la pioggia magari anche no. A quel punto le alternative sono due: o cedi tu e le fai mettere le dannate scarpe così si può uscire di casa ad un orario accettabile e fanculo se le si bagneranno i piedi, o cede lei ma questo comporta un 10 minuti di pianto sconsolato e disperato seguito da altri 10 minuti per calmarla seguiti da 10 minuti per ripulirle la faccia dal naso colante, il che genererà un nuovo pianto disperato...insomma, io alla mattina non ce la posso fare! Per che cosa poi? Per metterle un paio di scarpe piuttosto che un altro quando poi all'asilo stanno coi calzini? Ma fai un pò quel che ti pare. Così come con le scarpe, la cosa si ripete anche coi vestiti. Su quello mi impunto un pò di più o quanto meno le propongo due alternative che mi stanno bene entrambe. Felice lei e pure io.
Sofia ha sempre avuto un bel caratterino, non è mai stata il genere "Bambina-Bambolina" che dove la mettevi stava, zitta e brava. Qui sotto vedete una foto scattata quando aveva 3 settimane...quegli occhioni spalancati non promettevano giornate tranquille ;)


Ora che di mesi ne ha 21 è più vivace e peperina che mai. Non sta mai ferma, è sempre un vulcano di energia, difficile starle dietro. Tocca tutto, si infila ovunque (persino nei cassetti). Ho deciso di comprare i chiudi cassetti anche per il soggiorno, cosa che non avevo mai fatto finora ma piuttosto che continuare a dirle di no, dandole l'idea di non poter fare nulla, almeno dopo un pò che vede che non si aprono troverà qualcosa di diverso da fare (è stato così anche per la scala...fino a quando non ho montato il cancellino saliva a gattoni anche 100 volte al giorno. E ovviamente mica da sola, io sempre dietro...un mal di schiena!!!!). O almeno lo spero, visto che sembra annoiata da tutto.
Quando ripenso a quando aveva tipo 4 o anche 6 mesi, prima che iniziasse a gattonare e quindi a diventare un pericolo, mi sento stupida ricordando che mi lamentavo di quanto era impegnativo essere genitore. Non potevo immaginare che adesso è mille volte peggio!!!! Sofia mi mette alla prova costantemente, mi sfida per vedere fino a che punto sono disposta a spingermi prima di cedere. Solitamente sono abbastanza ferma, anche se magari dovrei cercare di essere un pò più tranquilla (cosa che purtroppo non è nella mia indole, che è abbastanza sull'isterico andante), ma soprattutto arrivate a sera, lei stanca, io di più dopo 10 ore in ufficio, è dura mantenere il punto. Poi il fatto è che cambia veramente umore da un minuto all'altro, da non riuscire a starle dietro. L'attimo prima sta giocando e l'attimo dopo inizia a scaraventare in giro le cose. Tipo sindrome pre-mestruale...giusto con quei 10 anni e qualcosa di anticipo!!!!

E comunque questo, c'è poco da fare, è un momento veramente impegnativo. Sofia sta crescendo in fretta, ogni giorno si fa più intraprendente, testarda, indipendente. Ma allo stesso tempo sta diventando sempre più bella, sveglia, ironica. Sta imparando un sacco di parole e sono sicura che non manchi molto prima che inizi a mettere insieme delle frasi. A quel punto sarà la fine. Non riuscirò più a farla stare zitta, visto che anche adesso è un continuo "cos'è?" su ogni cosa. Tirando le somme devo dire che la vita del genitore è proprio una vitaccia. Soprattutto in questi momenti di transizione arrivi a fine giornata stravolto, con la consapevolezza di essere tenuto sotto scacco da un bambinetto che vuole fare tutto da sè ma nella realtà dipende ancora da te per tutto, ma non riesce ad accettarlo. Bisogna essere equilibristi, dargli l'idea di decidere lui ma nella realtà manipolare le situazione a nostro beneficio. Altrimenti non se ne esce vivi. Sto cercando di guardare avanti con ottimismo, anche se ci sono giorni in cui mi verrebbe da defenestrarla. Poi però la sera, quando la faccio addormentare (sì, ancora in braccio, embè?!), resto incantata a guardarla e non riesco a non rendermi conto della fortuna che ho ad averla. Sì è vero, dorme, quindi è ferma, quindi non piange o si dimena o altro...ma alla fine il bello di questi bambini è che quando sono svegli, nel bene o nel male, un sorriso te lo strappano sempre. Perché sono buffi...esasperatamente buffi. I terribili 2 passeranno, poi ci saranno i 3 e i 4 e avanti di questo passo ci troveremo ad affrontare giovani adolescenti rimpiangendo quando i NO te li urlavano in faccia per un paio di scarpe. Quindi, tutto sommato, ce li godiamo ancora per un pò così.

2 commenti:

  1. ahahahah mi fai sempre morire dal ridere ... mio figlio ha quasi 3 anni e i terribili 2 dovrebbero finire :D con il nuovo anno che dio ce la mandi buona... per fortuna lui è uno che non guarda come lo vesto... quando lo faccio non mi guarda proprio e sta davanti alla tv... però lui ogni volta che deve fare pipi deve portare una macchinina e guai se non la porta, per poi darmela in mano a me :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho idea che ogni età ne abbia una, quindi usciti dalla fase NO a priori ne inizierà un'altra. Sicuramente la carenza di linguaggio è un ostacolo non indifferente ma confido di sopravvivere e di uscire da questo tunnel infernale ;)

      Elimina

COSA MI PORTO NELL' ANNO NUOVO

Quest'anno gli anni saranno 39. Non me li sento, non sono pronta. Se penso che mia figlia ne compirà 9 poi! Mi sembra pazzesco quanto ve...