La donna che diventa mamma subisce una specie di trasformazione genetica. Ne avevo avuto la percezione fin da quando mamma non lo ero ancora. Da quando è arrivata Sofia ne ho presa coscienza. Adesso che è all'asilo, non ho più alcun dubbio.
Non so se questo dipende da una sorta di gene che noi donne abbiamo dentro da sempre e che, a contatto con gli ormoni prodotti dalla gravidanza, si sprigiona. E ci fa diventare delle donne della peggior specie. Fateci caso e ditemi che non ne conoscete almeno una anche voi. E' quel genere di mamma che lei fa sempre meglio di tutte. Voi avete dato il latte artificiale perché vostro figlio, dopo pianti (suoi e vostri), innumerevoli tentativi e una quasi depressione post partum non si attaccava al seno? Dovevate insistere di più, non importa quanto tempo sarebbe servito. Suo figlio ha tipo 3 anni, lo allatta ancora e guarda lì come sta bene? Invece vostro figlio è lì denutrito e decrepito, perché avete osato non farvi venire l'esaurimento e avete optato per il latte formulato, vero demonio delle tettabane, le maniache della tetta (ne avevo parlato anche qui oramai più di un anno fa, ma continuano a spuntare come cimici in questo autunno).
Oppure avete deciso di mandarlo al nido perché dovete riprendere a lavorare? Ecco che lei ti insinua il dubbio che potrebbe crescere disturbato, carente dell'affetto materno, con persone che non conosce e che chissà cosa potrebbero fargli.
Potrei farvene infiniti di esempi così perché di mamme di questo tipo, ahimè, ne ho incrociate tante. Essendo poi io una mamma atipica figuratevi. Ho una figlia avuta con la PMA (e quella che "Bah, magari se ci provavi ancora una volta ce la facevi da sola"), ho lavorato fino al giorno in cui ho partorito ("Dovevi stare più tranquilla, per questo che Sofia è così vivace"), sono ritornata nella mia azienda dopo 5 giorni dal parto ("Sei pazza, dovevi stare a casa, certo che poi non sei riuscita ad attaccarla"), l'ho iscritta alla sezione primavera ("Sicuramente coi nonni sarebbe stata meglio"). Morale della favola, questo genere di donne trovano sempre una scusa per farti sentire una madre di merda.
E il punto è proprio questo. Che sono donne. Anzi, no. Sono MAMME. Che è l'espressione massima dell'essere donna. Mamme che non sanno essere solidali con le altre mamme. Mamme che hanno sempre figli più perfetti, sani, intelligenti, sereni e meravigliosi dei vostri. E che non mancano occasione per farvelo notare. Poi ci sono quelle che sono la versione evoluta di queste, ossia quelle che portano la questione "chi è più brava" dall'essere mamma all'essere donna. Di conseguenza ti fanno vedere quanto sono fighe, impegnate, mondane, fashion NONOSTANTE siano mamme. E tu che sei una mamma che si fa il culo tutto il giorno per incastrare lavoro, casa, famiglia, marito, pasti e te stessa, alla fine pensi "Sai che c'è? Vaffanculo!". Si vaffanculo davvero. Ognuno è libero di farsi la sua vita senza dare spiegazioni a nessuno, sia come donna che come mamma. Lo sbaglio sta nel momento in cui tu cerchi di convincere me che il modo in cui io gestisco la mia vita, mia figlia, il mio matrimonio, sia sbagliato.
In questi ultimi 2 anni mi sono accorta che il mondo è pieno di donne così, quelle che solo per il fatto di aver avuto un figlio prima di te si sentono autorizzate a giudicarti. Io sono una che si esprime se chiamata in causa. Nel momento in cui mi viene chiesto un parere lo esprimo, altrimenti sto zitta. Mi guardo attorno e vedo tante mamme che hanno modi di educare e gestire i figli che mi fanno sollevare un sopracciglio (spesso entrambi), ma mi tengo la cosa per me. Perché i figli non sono i miei, perché questa mamma avrà i suoi motivi se prende una decisione piuttosto che un'altra. Non è che perché io ho scelto di far dormire mia figlia nella sua cameretta fin da quando aveva 2 settimane, quella è la decisione migliore in assoluto. Quella è la decisione migliore PER NOI, come famiglia. Alcune donne invece cercano di convincerti che siccome una cosa ha funzionato per loro, per forza deve funzionare anche per te.
Io lo capisco che noi mamme siamo sempre in costante riserva di tempo, tranquillità e neuroni freschi e vitali. Ma certe volte sarebbe meglio mettersi lì, fare un bel respiro e lasciare andare. Perché dobbiamo sempre accanirci verso chi è diverso da noi, non pensa le cose come noi, non vive come noi? E qui non parlo solo di mamme, ma di donne in generale. La mia esperienza dice che siamo incapaci di fare gruppo senza che prima o poi (e succede sempre abbastanza presto) qualcuna decide di alzare la voce e stabilire che il suo pensiero è l'unico giusto e insindacabile. E questa è la fine, perché diventa un tutte contro tutte. Tutte brave, tutte le migliori, tutte incapaci di fare un passo indietro e limitarsi ad accettare l'opinione delle altre senza prevaricare.
Ho avuto amicizie di questo tipo dove, ad un certo punto, ho detto basta. E anche con certe mamme mi è capitato di restare ferma e lasciarle andare avanti, da sole. Perché quando alla fine in un rapporto parla solo uno e si inizia ad alzare la voce, è segno che c'è qualcosa che non va. E io in questo momento della mia vita, in cui sono mamma, moglie, figlia e imprenditrice ho deciso di accettare solo quello che mi va. Il resto lo lascio. Non ho bisogno di un'amica in più, se è un'amica dalla quale mi sento giudicata. In realtà non ho bisogno di più persone di quelle che già ho nella mia vita. Sono poche ma so che, quando parlo, non devo stare a preoccuparmi di dovermi giustificare. Delle mie scelte di mamma devo rendere conto solo a mia figlia. E mia figlia ieri ha imparato a dire "oca" e oggi "blu". Così male non sta. Anche se è nata con una ICSI e sua madre è una workaholic che l'ha cresciuta a latte artificiale.
Spesso quando cercate lo scontro con le altre mamme cercando di far prevalere il vostro pensiero, è semplicemente perché quello che vedete allo specchio non vi piace. Forse i vostri figli non rispecchiano i vostri standard, forse vorreste in qualche modo cambiare la vostra vita, avere un lavoro o restare a casa coi vostri figli. Quale che sia il motivo, il problema è vostro e solo vostro, non delle altre donne e mamme che ogni giorno si svegliano e cercano di mandare avanti la baracca nel modo migliore possibile. Ogni mamma sa cosa è meglio per il proprio figlio. Non ha bisogno di un'opinione non richiesta. O, se vuole la vostra opinione, ve la chiederà. Anche se, conoscendovi, difficilmente lo farà.
Nessun commento:
Posta un commento