Alla donna che sono diventata da quando gestisco un gruppo di uomini in un mondo di uomini.
Alla donna che sono diventata da quando ho capito che meno cose possiedo, più sono felice di quelle che ho.
Alla donna che sono diventata da quando ho imparato a non aspettare a dire ti amo, perché potrebbe essere troppo tardi.
Alla donna che sono diventata da quando ho deciso che non voglio essere la più ricca del cimitero quando morirò, ma voglio un cuore ricco adesso, di esperienze, di momenti, di sogni realizzati.
Alla donna che sono, alle donne della mia vita, alla donna che mi ha dato la vita, alla donna a cui ho dato la vita...a tutte voi: siete donne speciali, non abbiamo bisogno di un uomo che ce lo dica oggi con una mimosa puzzolente, dobbiamo averne consapevolezza dentro di noi. Oggi, sempre!

Quando Sofia è nata il mio primo pensiero è stato "Che naso schiacciato, se le resta così per sempre?", il secondo "E' femmina, la mia meravigliosa guerriera!". Poi sono passati i giorni, lei è cresciuta e mi sono trovata per le mani questo concentrato di testardaggine mista a dolcezza così simile a me da spaventarmi. Mi chiedo spesso che mondo le sto lasciando in eredità. Un mondo dove Trenitalia regala alle donne una caramella al limone nel giorno dell'8 marzo, un mondo dove una donna stuprata invece che essere difesa si sente accusare di essersela cercata, un mondo dove se un marito ammazza a suon di botte la moglie "sicuramente un motivo c'è".
NO NO e NO. Questo mondo qui mi fa paura. Le nostre figlie meritano un mondo dove le donne possono essere libere di diventare ciò che vogliono, con le stesse identiche opportunità degli uomini. Un mondo dove chi violenta e uccide non può avere un alibi. Un mondo dove una donna può uscire di casa da sola senza avere paura. Un mondo che rispetta le donne. Ma non perché le donne sono deboli e devono essere protette o difese. Semplicemente perché le donne devono poter vivere LIBERE. Dalla notte dei tempi abbiamo dimostrato quello che sappiamo fare. In questa società degli anni 2000 ancora di più. Una società che ci vuole donne in carriera, mamme, casalinghe, amanti, badanti. Una società che si aspetta tutto e in cambio non da nulla, nemmeno il rispetto. Da qui dobbiamo ripartire. Con la speranza che le nuove generazioni di donne come Sofia abbiamo il mondo aperto davanti a loro, non per una stupida legge sulle quote rosa, ma perché è un diritto sacro.
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