27 agosto 2019

HO VISTO COSE (IN RIVIERA) PARTE 2

Ed eccomi con la seconda parte del racconto della nostra settimana di vacanza a Cattolica (la prima parte la trovate qui, se ve la siete persa). Settimana che pare già un lontano ricordo ma va beh, le ferie funzionano così: le aspetti per mesi e poi se ne vanno in un soffio. E allora non puoi fare altro che organizzare quelle successive, perché chi si ferma è perduto.

Ad ogni modo, settimana scorsa vi ho parlato delle tipologie di bambini che ho avuto la (s)fortuna di incrociare mentre mangiavo, mentre ero in spiaggia o in piscina o in albergo. Ma questi bambini non vanno in vacanza da soli. No. Hanno dei genitori. Il più delle volte peggio dei figli che generano. Io, che sono una attenta osservatrice, mi sono messa ad analizzare le tipologie di coppie più frequenti che mi sono capitate lungo il cammino. Perché quel figliolo è il risultato di una mamma e un papà, più o meno complementari, più o meno squilibrati, che danno vita ad una famiglia.

1) Mamma fashion blogger + papà cellulare dipendente. Devo dire che non mi aspettavo che questo mix&match andasse per la maggiore in Italia. E invece no. Schiere di aspiranti Chiara Ferragni con chiappe in bella vista, finto broncio a favore di Instagram, a farsi selfie nella vasca idromassaggio mentre il figlio annega indisturbato nella piscina. Il padre in tutto questo? 2 le ipotesi: o sulla sdraio a guardare su Ig culi più belli di quello della consorte o sulla sdraio a giocare a Candy Crush. In ogni caso sulla sdraio. In ogni caso con il telefono in mano. Perché "va bene tutto eh, ma lavoro tutto l'anno, dammela un pò di tregua!". Gente che era meglio se usava soldi per i preservativi, invece che per l'ultimo modello di iPhone. Figli lasciati pascolare allo stato brado, che mendicano attenzioni o merendine o entrambi sotto gli altrui ombrelloni , disturbando, infastidendo, mentre loro boh, non si sa. Ah no, stanno facendo la diretta Facebook fingendo di essere a Formentera.




2) Mamma tuttofare + papà direttore dei lavori. Questo un pò noi madri ce la andiamo a cercare, un pò perché a casa siamo sempre quelle che stanno più tempo coi bambini e quando vorremmo qualche ora per tirare il fiato, col cavolo che la figliolanza ci molla. Un pò perché tutto sommato ci piace il "sentirci indispensabili" per i bambini. E così ecco che scatta la peggio vacanza possibile: madre esaurita che rientra dalle ferie con 2 occhiaie alla Kung Fu Panda, stremata e pronta a praticare il wodoo sui figli che tanto ama(va). Il padre, di contro, riposato come dopo 2 settimane alla Spa. Motivo? Semplice. I bambini non se lo sono filato di striscio. E lui vuoi che vada ad intromettersi nel legame profondo e ancestrale tra madre e figlio? Giammai. Inutile dire che i figli sono delle cozze attaccate ai polpacci della madre, in vacanza come a casa. La presenza del papà si nota quando arriva il momento dei giochi in spiaggia. Madre che trascina 15 secchielli, annaffiatoi e palette che basterebbero a rimettere in piedi Notre Dame. Lui, defilato, dopo un'ora di scava e bagna e ricopri (di lei, ovviamente, perché i bambini vogliono assolutamente fare i castelli con la mamma), azzarda un "Non mi sembrano allineate bene le torri". Lei, con il sudore che le gronda dalla fronte, solleva lo sguardo. In quegli occhi c'è tutto: la promessa di lunghe, lunghissime settimane di mal di testa serali. Game Over. La donna ha il potere, sempre è stato e sempre sarà. 

3) Mamma fancazzista + papàmammo. Questa tipologia di coppia è più difficile da trovare ma esiste. E' un pò l'opposto della coppia n.2, con lei che in vacanza si dimentica di aver mai generato dei figli (chi? quello? Noooooo, mio figlio non è così biondo...Ooooh, Giovanni, cazzo, piantala di mangiare sabbia che poi finisci per cagare mattoni!) mentre il padre cerca disperatamente di portare a casa la pelle. Fatico un pò a capire se la mamma fancazzista lo è sempre tutto l'anno o subisce una mutazione in vacanza. Fatto è che se ne sbatte allegramente dei figli, ha una tintarella invidiabile e torna dalla vacanza riposata. La sua dolce metà un pò meno, presa come è dal cercare sempre di tenere serrati i ranghi, non perdere figli nei bagni attigui, anche se la maggior parte delle segnalazioni "E' stato ritrovato un bambino..." secondo me sono riferite alla progenie di questa categoria.

Lo so che siete curiosi di sapere in quale categoria rientriamo io e mio marito. Allora, devo dire che noi dopo quasi 5 anni di vacanze in 3 abbiamo trovato un nostro equilibrio. Il nostro segreto è alternarci di modo che, a turno, ognuno di noi abbia un pò di tempo per riposare. Esempio: io porto Sofia in piscina e lui se ne sta sotto l'ombrellone ad ascoltare la musica, oppure al pomeriggio lui sta in camera a fare il pisolino con Sofia (no, non sta in camera MENTRE Sofia fa il pisolino, lo fa proprio anche lui, non è costretto, giuro!) e io vado in spiaggia per un paio di ore prima di ritrovarci insieme. Anche perché in vacanza il tempo che si passa insieme è talmente tanto che anche se ci si separa un'ora non è un dramma. In questo modo arriviamo a fine vacanza mediamente riposati, nulla a che vedere con le vacanze che si facevano in 2, ma personalmente non ne sento la mancanza. Più Sofia cresce più mi pongo obbiettivi vacanzieri sempre più ambiziosi. Perché lei è un'ottima compagna di viaggio, come mio marito del resto. Quindi non c'è niente di più bello per me che viaggiare con loro. Vedere il mondo attraverso gli occhi di Sofia, scoprire posti in cui non siamo mai stati. Non ci sono confini per chi ama viaggiare.


23 agosto 2019

HO VISTO COSE (IN RIVIERA) PARTE 1

Ritornare dalle ferie è sempre traumatico. Soprattutto se:
-Le ferie sono durate solo una settimana, e a te servirebbero 2 anni
-Le ferie sono state a Cattolica e tu sognavi le Bahamas
-Devi sopravvivere alle quasi 3 settimane che ti separano dall'inizio dell'asilo, senza CRE, lavorando full time, semplicemente scroccando misericordia alla nonna
Comunque, premettendo di dover essere comunque grati di essere riusciti a fare almeno una settimana di vacanza, di aver abbracciato la filosofia di J Ax "Cosa importa se sognavi Puerto Rico, ma se restiamo insieme sembra un paradiso anche Ostia Lido!" e che anche sto giro arriveremo all'inizio dell'asilo tirati come i giorni prima di Natale ma ci arriveremo, volevo raccontarvi i nostri 7 giorni nella ridente Romagna, precisamente a Cattolica.

Chi mi conosce sa che non è il mio ideale di vacanza, ma questa volta, per esigenze di budget e di mete future già programmate, è andata bene così. Per l'ennesima volta la Romagna non si smentisce e si dimostra al 100% a misura di bambino. Cordialità, qualità top dei servizi, cibo ottimo. Abbiamo scelto un family hotel, con tutto il pacchetto che piace tanto a Sofia: piscina (anzi, 2 piscine, una nell'hotel e una nei bagni della spiaggia convenzionata), mini club con relativa baby dance (anzi, 2 baby dance, pre cena in spiaggia e post cena in hotel), possibilità di noleggiare gratis le biciclette. Questo ha (quasi) fatto passare in secondo piano il mare. Ahhhh, il mare. Per me che amo il mare era un colpo al cuore ogni giorno. Alla mattina tutto sommato accettabile, al largo con il pedalò buono, ma a riva il pomeriggio io i piedi non ce li ho mai messi. Ma va beh, non avevo grandi aspettative a riguardo quindi non posso nemmeno dire di essere rimasta delusa. Anzi. Nel complesso è stata una vacanza piacevole, mi sono rilassata nelle mie 2 ore di solitudine pomeridiana in spiaggia durante il riposino dei 2 bebè (marito e Sofia), siamo stati all'Acquario di Cattolica (500 metri dal nostro hotel ma assolutamente non necessario, se avete già visto quello di Genova o anche il Sea Life di Gardaland per dire!), siamo arrivati fino a Gabicce Mare e Misano in bicicletta, Sofia ha fatto il "Battesimo delle fate" in un negozietto carinissimo e un pò "magico" zona darsena.



Come sempre quando si vanno in posti dove ci sono altre famiglie e altri bambini, è inevitabile fare dei confronti, soprattutto sulla gestione dei figli. E devo dire che, questo giro, ho fatto alcune scoperte abbastanza sconcertanti. Divido la cosa in due parti, la prima riguarda i bambini, la seconda riguarda le coppie (con figli), di cui vi parlerò nei prossimi giorni.
Ecco quello che ho visto riguardo i bambini:

1) Uso di tablet o smartphone durante i pasti. Durante un pranzo mi sono presa l'onere, visto che la sala non era grandissima, di contare quanti bambini sul totale dei presenti, avessero davanti qualcosa che non fosse il piatto per mangiare. Totale bambini (dagli 0 ai 7-8 anni diciamo, lasciamo stare quelli anche solo leggermente più grandi che già avevano un cellulare proprio dal quale erano completamente dipendenti): 18. Bambini seduti a tavola con "supporto" davanti: 14. 14 su 18. I restanti 4 erano: Sofia, bambino di circa 3 mesi intento a ciucciare la tetta di mammà, bambino di un anno e mezzo che non c'è mai stato un solo pasto in tutti i 7 giorni in cui non abbia pianto (e al quale qualche video non avrebbe fatto male, almeno sono certa che i commensali avrebbero pagato per zittirlo in qualunque modo!) e uno di circa 3 anni, fratello del precedente e rognoso uguale. Gli altri 14, chi con il cellulare, chi con il tablet dotato addirittura di supporto per agevolare la visione (quelli erano troppo avanti), inebetiti che aprivano la bocca a comando (ovviamente imboccati, anche chi oramai l'età dell'imbocco l'ha superata da un pezzo) oppure minacciati di spegnere tutto se non mangiavano o addirittura lasciati a guardare Youtube senza mangiare. Io mi rendo conto di essere fortunata, Sofia è una bambina a cui piace mangiare e quando è a tavola non si fa distrarre fino a che non ha mangiato primo, secondo, verdura, contorno, frutta, ancora un pò di primo, ancora 3 secondi. Ma anche nelle rare volte in cui magari non aveva voglia di mangiare, mai mi sono sognata di barattare la sua nutrizione con la visione dell'ennesimo video scemo dei MeControTe. Se vuoi mangiare stai a tavola e mangi, se non vuoi mangiare ti alzi, ma col cavolo che ti rincorro o ti metto davanti un video per farti aprire la bocca. Che poi anche a mia figlia piaccia armeggiare con il cellulare non lo nego, ma è una cosa che ho sempre volutamente svincolato da una cosa importante come la nutrizione. Ho visto bambini di 8 mesi che a malapena stavano dritti nel seggiolone ingurgitare imboccati le Pappe Pronte della Mellin guardando Bing, per la miseria!!!!!!!

2) I capricci. Se c'è una che potrebbe avere il diritto di avere una figlia capricciosa sono io. Le condizioni ci sono tutte: lavoro tanto, mia figlia mi vede poco, sta all'asilo per quasi tutto il giorno, il resto del tempo con le nonne e 2 ore prima di dormire con me. Invece Sofia è tante cose, ma non capricciosa. Per fortuna. Perché la mia pazienza davanti a certe cose che ho visto non avrebbe retto. Rogne che iniziavano alla mattina e finivano alla sera, se finivano eh, perché non ci scommetterei. Che poi non so voi, per me il pianto del neonato è martellante ma ha una sua giustificazione e lo si cerca di tollerare (oltre che scoprire nel più breve tempo possibile l'origine per metterne fine)...ma il piagnucolio del bambino di 1 anno e mezzo-2-3 anni che si lagna ininterrottamente per la qualunque, è una cosa che a Guantanamo secondo me dovrebbero sperimentare come strumento di tortura. Perché ti fa uscire di testa. Ha sete e rogna, vuole il giochino e rogna, si sporca di sabbia e rogna, e la sua paletta è più bella e rogna, e l'acqua è fredda e rogna, e l'acqua è troppo poca e rogna. Ma perché?????????? Anche a Sofia ogni tanto capita di entrare in questo loop, magari quando è stanca o vuole attirare l'attenzione. Soluzione? Ignorare. Non ribattere, non intavolare conversazioni sul perché è sbagliato. Girarsi e continuare quello che si sta facendo. Un capriccio al quale non si da seguito muore sul nascere. Però, genitori miei, fatevelo dire: usatelo un pò di polso! Quei genitori che si facevano 30 volte avanti e indietro lungo 15 file di ombrelloni per andare a prendere l'acqua al mare con il micro annaffiatoio della dannata Elsa, ma perché? Due le risposte: A) sei masochista, in tal caso continua così che vai bene, scusa il disturbo e tante belle cose; B) sei succube del nano, cosa che devi cercare di invertire il più in fretta possibile se vuoi mantenere la tua sanità mentale, sempre che tu ne abbia ancora un briciolo in corpo.

Concludendo per oggi, possiamo dire che per il 90% delle famiglie in vacanza, la vacanza inizia quando i bambini riprendono nido/asilo/scuola. Sì, anche se si lavora. Vuoi mettere i 5 metri che ti separano dalla macchinetta del caffé che non contemplino, lungo il tragitto, pausa pipì, no quel gioco non è tuo, se continui così stasera niente giostrine e la costruzione della Sagrada Familia con la sabbia? 100% Maldive.

COSA MI PORTO NELL' ANNO NUOVO

Quest'anno gli anni saranno 39. Non me li sento, non sono pronta. Se penso che mia figlia ne compirà 9 poi! Mi sembra pazzesco quanto ve...