14 gennaio 2020

LA FORTUNA DI AVERTI DA 5 ANNI

Mia meravigliosa Sofia,
mi ero ripromessa, durante le vacanze natalizie, prima di partire, di scriverti la lettera che scrivo ogni anno in occasione del tuo compleanno.
Ma come sai le cose non sono andate come previsto, mamma è zoppa, con le stampelle, impedita al massimo e questo ha comportato la rinuncia alle vacanze che tanto aspettavamo e, ogni giorno, una serie di difficoltà che fatico a gestire.

Mi sono imposta di portarti all'asilo ogni mattina (e poi di andare in ufficio, ogni giorno, tutto il giorno), di accompagnarti in piscina (anche se poi deve pensarci la nonna a lavarti), di andare a mangiare la pizza ogni tanto (sperando sempre in un posto che abbia ascensore o che non sia troppo complicato da raggiungere), di portarti a dormire la sera anche se significa fare doppia rampa di scale nel giro di 15 minuti (ma deve essere il mio l'ultimo bacio prima che chiudi gli occhi!). Sto cercando di fare ancora il più possibile perché quello che è successo non è colpa tua. Tu stai pagando la disattenzione di questa mamma che, forse, era arrivata davvero al punto di rottura e il suo corpo e la sua mente le hanno presentato il conto. Peccato che loro (il mio corpo e la mia mente) pensavano che questo "regalino fuori programma" mi avrebbe costretta a rallentare e a tranquillizzarmi un pò. Invece sai quale è il risultato? Che tutto è ancora come prima, lavoro tanto quanto prima, con la differenza che sono arrabbiatissima con me stessa, frustrata per non essere indipendente, per non pulire casa come voglio, per non riuscire a giocare con te come voglio, fare quello che facevamo sempre insieme. Non ci si pensa mai prima, ma guardando adesso quello che non posso fare, sembrano tutte cose "speciali" e che invece si davano per scontate.

Hai compiuto 5 anni, mio piccolo amore. 5 anni e mi stai sbocciando in mano. Un meraviglioso e profumato fiore che non mi stanco mai di guardare e annusare. Sei un'esplosione di energia figlia mia! Da quando ti svegli alla mattina (sempre troppo presto) e mi piombi in camera dicendomi "Mamma, posso darti un bacio?" a quando stai per chiudere gli occhi ma trovi ancora la forza per dirmi "Ma senti, domani sera posso mangiare i salamini?", la tua voce è una presenza fissa della mia giornata. E, credimi, quando magari non ti sento per qualche minuto, devo venire a controllare che non ti sia successo qualcosa perché mi sembra impossibile non sentire quella vocina stridula che mi martella i timpani ininterrottamente.
Ieri 13.01.20 io sono diventata zia e tu sei a tutti gli effetti una cugina maggiore! Ogni volta che vedo un neonato ripenso a te, al tuo giorno zero, a quanto ignorassi praticamente tutto di quello che mi aspettava. Non sapevo quanto sarebbe stato difficile crescerti. Ma non potevo nemmeno sapere quanto, allo stesso tempo, sarebbe stato il più grande privilegio della mia vita poter essere chiamata MAMMA da te. Di anni da quel primo MAMAMAMA ne sono passati tanti oramai, eppure ogni volta che te lo sento pronunciare, mi strappi un sorriso. Mi fa ricordare quanto ho lottato per quelle due sillabe sulla tua bocca, quanto io abbia desiderato un figlio. E mai avrei potuto immaginare di poter essere così fortunata da avere in regalo una creatura come te.




Chissà cosa penserai quando, grande abbastanza, rileggerai tutte le cose che ho scritto di te e per te. Chissà se sarai orgogliosa di me, di quello che ho fatto per poterti permettere di crescere felice come, almeno adesso, tu mi sembri essere. E' vero che per ogni mamma i propri figli sono i migliori. E' giusto che sia così. E tu per me sei l'orgoglio più grande: quando impari a fare una cosa nuova e poi con lo sguardo corri a cercarmi, lì il cuore mi scoppia di felicità. Di anni ne hai 5, sembrano tanti per me che faccio fatica a credere che tutto questo tempo sia trascorso da quando ti ho stretta tra le braccia per la prima volta, ma sono ancora così pochi rispetto a tutti quelli che ti aspettano. E che ti auguro di affrontare sempre con l'allegria che hai adesso, la caparbietà con cui non accetti un no come risposta, il tuo volere sempre e comunque mettere l'ultima parola (chissà da chi avrai preso!?).
Ti guardo e ogni giorno mi innamoro un pò di più di quegli occhioni scuri, delle tue mille espressioni buffe, delle cose che ti piacciono (fare i lavoretti, guardare Masterchef, inventare storie). E mi piace pensare che una parte di quella felicità sia io a infondertela, nonostante il mio sentirmi sempre una mamma un pò inadeguata e con tanto ancora da imparare.

Quindi per i tuoi 5 anni ti auguro solo la felicità, bambina mia. Che tu possa trovare ogni giorno un motivo per regalarci quel sorriso che ti parte dalla bocca e ti arriva su fino agli occhi. Io mi impegnerò ogni giorno affinché tu, prima di addormentarti, possa essere felice della tua vita. Perché sei la cosa più bella che ho fatto nella vita, e avrò cura di te per sempre, anche quando sarai troppo grande per gli abbracci. Ma tra le braccia della tua mamma, se lo vorrai, ci sarà sempre un posto per te piccola mia.

6 gennaio 2020

PREPARARSI AL NUOVO ANNO

13 giorni. 13 giorni sono passati da quando mi sono fratturata il piede. Da quando ho perso la libertà di gestire il mio corpo e la mia vita come meglio credessi. Da quando ho mandato a puttane le vacanze invernali. Da quando ho iniziato ad avere le stampelle come fedeli compagne (e dal 31 dicembre anche una meravigliosa sedia a rotelle per muovermi in casa, che ha reso ancora più lampante quanto dovremmo ritenerci fortunati di camminare su due gambe invece che essere costretti su quegli arnesi!).
13 giorni su 40. Praticamente nulla. Aspetto il 30 gennaio come il giorno del giudizio, sapendo bene che il controllo dal traumatologo sarà solo una tappa intermedia. Non sarà la fine, il 30 gennaio non sarò in piedi, senza stampelle, pronta a riprendere la mia corsa in pausa pranzo, a buttarmi alle spalle tutto quello che è successo. Spero mi sarà concesso almeno di iniziare ad appoggiare il piede con le stampelle, potrebbe già essere un discreto successo. Vedremo. Per ora io e il mio gambone Robocop conviviamo ancora, tra gioie e dolori.


Lo stop forzato (che poi la forzatura sta semplicemente nell'avermi vietato di viaggiare e nell'incapacità di gestire le più semplici faccende quotidiane in casa, nulla che riguardi il lavoro, che sto portando avanti) mi ha costretto a rallentare un pò. E mi ha permesso di focalizzarmi su certi aspetti di questo 2020 che saranno prioritari per la mia vita.

1) LAVORO. Voglio essere sempre più alla guida della mia azienda, sempre più preparata, sempre più leader, sempre più capace di portare la mia attività dove voglio che vada. Le responsabilità non mi hanno mai spaventata, ma in questo 2020 devo ancora di più mettermi a capo dell'azienda e portarla alla vittoria. Voglio imparare ad essere una brava leader per i miei dipendenti e collaboratori, voglio che il posto in cui lavoriamo possa essere il migliore per tutti. Ho iniziato un percorso che spero porterà i suoi frutti, arrivati a questo punto è il momento di sgomberare il campo da tutti i possibili fraintendimenti, da tutte le situazioni equivoche e seminare per un futuro che desidero produttivo e sereno.

2) AFFETTI. Dopo quello che è successo mi sono resa conto ancora di più che le persone che davvero tengono a me sono poche. E che con quelle poche ho voglia di dividere la vita, a queste persone ho voglia di donare il mio tempo. Tempo che non potrò più riavere indietro. Diventerò zia, e questa è una emozione che fatico a spiegare. C'è poi mia figlia, che è la mia forza ogni giorno, la guardo e il vederla diventare grande mi spaventa e mi emoziona al tempo stesso. E poi c'è mio marito, che pur con tutti i suoi difetti, è la sola persona al mondo con la quale riesco a immaginarmi vecchia. Per me "famiglia" non indica solo le persone con le quali ho un legame di sangue. Indica anche quelle con cui ho un legame di cuore, persone che ho scelto con consapevolezza e che sono diventate il centro della mia vita. In questi anni ho imparato a selezionare sempre di più le persone delle quali circondarmi. Non ho intenzione di smettere di farlo. Perché il tempo che abbiamo è prezioso, ed è giusto usarlo con chi apprezza averti vicino. E con chi senti di voler avere davvero accanto. 

3) CRESCITA PERSONALE. Oramai da qualche mese ho deciso che voglio impegnarmi con serietà per migliorare me stessa. L'incidente ha poi messo un pò in stand by i miei programmi, ma da domani che si ritorna alla routine asilo-ufficio-casa voglio rimettermi in riga. Per migliorare bisogna studiare, informarsi, leggere, cercare. Ogni momento libero è quello giusto per farlo. Non è vero che non abbiamo tempo. Solo, decidiamo di non utilizzarlo per quello. Io ho deciso che volevo trovare il modo per leggere di più. Ecco allora che ho disinstallato Facebook dal cellulare, complice di essere aperto un pò troppe volte soprattutto nei cosiddetti "tempi morti" e al suo posto ecco comparire la app del Kindle. Sale d'attesa, bagno (anche se qui c'è quasi sempre Sofia a farmi compagnia!), ogni occasione è buona per leggere, anche solo un paio di pagine. Meglio di niente. In questo momento della mia vita sto leggendo soprattutto manuali, sento il bisogno di migliorare la mia formazione. Prendo appunti. E' un pò come tornare a scuola, con la differenza che adesso serve tutta la propria forza di volontà per fare una cosa che non si è obbligati a fare. Bisogna volerlo. E io lo voglio.


Vi lascio con qualche istantanea delle nostre vacanze natalizie. Vi auguro una splendida ripresa e che possiate iniziare fin da adesso a programmare i vostri obbiettivi.

COSA MI PORTO NELL' ANNO NUOVO

Quest'anno gli anni saranno 39. Non me li sento, non sono pronta. Se penso che mia figlia ne compirà 9 poi! Mi sembra pazzesco quanto ve...