20 luglio 2016

COSE CHE (FORSE) HO CAPITO PASSATI I 30

Come saprete, ieri ho festeggiato il mio compleanno. O meglio, ho compiuto un anno in più. Sono 32. Motivo per cui non vedo alcuna necessità di feste e trenini pepepepepe.

Stamattina Sofia ha pensato bene di svegliarsi alle 05.35, dopo la faticaccia di ieri sera durata un'ora e 10 minuti per farla addormentare. Alla fine non si è addormentata, è crollata. Ma questo tira e molla estenuante mi ha "rovinato" la seconda parte del mio compleanno. Ero emotivamente distrutta. Comunque, questo è un altro discorso. E oggi è un altro giorno. Dicevo, stamattina la sveglia in notturna mi ha permesso, tra la cacca di Sofia (non ho intenzione di affrontare qui questo argomento, già il solo fatto di parlare 10 volte al giorno della stipsi temporanea di mia figlia è sufficiente a farmi accorgere che sto andando alla deriva) e la solita colazione improvvisata, di pensare ad alcune cose che ho capito da quando sono proiettata, lentamente ma inesorabilmente, verso i 40 (mi vengono i brividi solo a pensarlo, figurarsi scriverlo).

1) Cercasi ore di sonno disperatamente. Ho bisogno di un minimo di ore di sonno per connettere durante la giornata. Il che significa almeno 8, ininterrotte. Questa notte sono state circa 6, cosa che mi porta alle 16.30 ad un continuo sbadigliare e desiderare disperatamente il divano, consapevole che quel momento andrà rimandato ancora per qualche ora. Premesso che quando diventi genitore, a maggior ragione se sei mamma, non dormirai MAI PIU come prima (non parlo solo di ore, ma soprattutto di qualità del sonno), se non hai modo di recuperare durante la giornata sei fottuta. Amiche che non lavorate e che potete permettervi di dormire mentre vostro figlio fa il riposino (o i riposini) durante la giornata, non triturateci le palle su quanto siete stanche e bisognose di sonno. Pensate a chi si sveglia 10 volte a notte e poi alle 7 si alza (come se avesse dormito) per andare a lavorare. Credetemi, siete fortunate a recuperare qualcosa durante il giorno. Altre, semplicemente vanno avanti sulla forza dei nervi. Ricordo tempi in cui mi bastavano 5 ore di sonno e non avvertivo la stanchezza. Superati i 30, e con l'arrivo di Sofia, ho capito che il fisico mi sta abbandonando. Il che non è esattamente una gioia.

2) Il tempo conta di più delle cose. Prima, e con prima non so dire con certezza quando, diciamo almeno fino a 5 anni fa, ero il genere di persona che rincorreva le cose. Le borse, le scarpe, i vestiti firmati. Ero Burberry Addicted e possedere una cosa mi gratificava e mi faceva sentire bene. Poi, credo un pò in concomitanza della ricerca di Sofia unito all'uscita di denaro per colpa del mutuo, mi sono accorta che in realtà le cose che avevo e che prima desideravo, non mi rendevano felice. Non voglio nemmeno dire quanti soldi ho accumulato nell'armadio in borse, ma rendermi conto di poter avere una Dior al braccio eppure nessun figlio in pancia mi ha colpito come uno schiaffo. E così ho cambiato direzione, forse in maniera troppo radicale. Sono passata dal comprare spesso al non comprare nulla. Ho messo i soldi nella PMA e quando è arrivata Sofia ho iniziato a comprare per lei. Non più per me. Io sono felice quando posso avere del tempo da passare con lei e con mio marito, quelli sono i regali che mi piacciono. Il regalo per il mio compleanno è un weekend al mare noi 3. Certo, il tempo per me manca, è un nodo cruciale che ad oggi non sono ancora riuscita a risolvere. Ci sto lavorando. Ma sono certa che non tornerò più sulla vecchia strada.

3) La fortuna di avere accanto la persona giusta. Questa non è una cosa che ho scoperto oggi, sono 12 anni che divido la vita con la stessa persona. Eppure ci sono dei momenti in cui mi accorgo che sono fortunata ad avere una persona come mio marito accanto. Abbiamo i nostri problemi, lavorando insieme spesso si ingigantiscono, Sofia ci mette spesso a dura prova. Ma la nostra forza è la consapevolezza di voler continuare insieme, per godere insieme di quelli che adesso sono sacrifici e che domani saranno soddisfazioni. Mio marito ha sopportato tutti i miei cambiamenti lavorativi, ha rischiato e investito con me, ha supportato la mia decisione di arrivare a Sofia ad ogni costo. Insomma, non c'è nulla nella nostra vita che non abbiamo deciso e progettato insieme di affrontare e realizzare. Poi possiamo avere gusti diversi (lo sono, completamente), caratteri opposti, vite passate ed esperienze diverse. Ma se c'è una certezza nella mia vita è che mio marito non mi volterà mai le spalle, non sentirà il bisogno di trovare un'altra donna, non mi lascerà da sola ad affrontare tutte le sfide che ci aspettano. Poi se siete a conoscenza del fatto che mio marito mi mette le corna, fatevi avanti vi prego. Nel frattempo, se non vi fa niente, porto avanti la mia convinzione.

4) Meglio pochi (amici) ma buoni. Ossia quelli che ci tengono davvero a te. Con gli amici non può essere una gara a chi ha di più, a chi sta meglio. Se stai bene sto bene anche io, se stai male sto male anche io. Più passa il tempo più ridimensiono le mie aspettative nei confronti delle persone, e la mia decisione di allontanarmi da Facebook è stata figli anche di questo pensiero. Del fatto che c'è troppa gente invidiosa, gente che ricerca l'approvazione degli altri, gente che abbellisce/modifica/distorce la sua vita per un like in un post. Nonono. La mia vita non può essere così. Poi per carità, non è che bisogna avere solo migliori amici e tutti gli altri nel cesso. Ci sono anche persone che si conoscono meno in profondità e che sono comunque belle persone e una compagnia piacevole. Ho anche persone così nella mia vita. E alle quali non mi va di rinunciare. Ma ho la consapevolezza che così come loro non sono una presenza fondamentale nella mia vita, io non lo sono nella loro. E mi sta bene. Le mie "sorelle" sono un affare diverso. Le proteggo con la vita.

5) Film, serie tv, canzoni e altre cazzate. Per quanto riguarda il resto, nonostante gli anni passano il mio film preferito resta Il Gladiatore, la mia serie preferita Scandal, il mio sportivo del cuore Alessandro Del Piero, la mia canzone preferita Giudizi Universali di Samuele Bersani, la canzone mia e di mio marito Per me, per sempre di Eros, mangio la piadina salame, fontina e salsa rosa, preferisco la pizza fatta in casa a quella d'asporto, il risotto allo zafferano e le polpette di mia nonna non si battono, Sofia continuo a pensare fosse l'unico nome possibile da dare a mia figlia, preferisco sempre il mare alla montagna, i solari e il doposole sono sempre marca Nivea, Lush è il negozio di cosmetici migliore del mondo.

Alla fine può essere che non abbia davvero capito niente della vita. Ma, alla luce dei fatti, di quello che ho, delle persone che mi circondano, va bene così.

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