In queste settimane sto riflettendo molto. Soprattutto su quanto poco siamo capaci di apprezzare quello che abbiamo e sovrastimiamo invece l'importanza di quello che non abbiamo. Ogni mattina dovremmo svegliarci e trovare 3 cose per cui essere grati. All'inizio si fa un po di fatica, poi quando ci si inizia a guardare dentro si scoprono cose che prima sottovalutavamo. O davamo per scontate.
La prima, in questo momento, per me, è la famiglia. Che non ho mai dato per scontata ma che certe volte mi ha fatto sentire in gabbia. Sapere che mia figlia, mio marito, i miei genitori, le mie nonne, stanno bene e sono in salute è un qualcosa per cui devo dire grazie ogni giorno. Siamo stati colpiti dal lutto molto da vicino nelle scorse settimane, la nonna di mio marito ci ha lasciati e non siamo nemmeno potuti andare al suo funerale. Non è nemmeno stato possibile fare un vero funerale. Il cimitero sarà uno dei primi posti dove andare quando saremo liberi. Da lei e anche dai miei nonni. Sicuramente stanno vegliando su di noi in questo momento.
Il lavoro. Il lavoro è il cruccio più grande per la maggior parte di noi in questo momento. Chi è dipendente ha paura di perdere il posto, chi è imprenditore ha paura di non poter mantenere gli impegni presi con dipendenti, fornitori, clienti. Ognuno sta cercando di atrraversare il deserto con quante più scortedi acqua disponibili. Non sappiamo quanto è lungo il cammino, sappiamo che dobbiamo andare avanti. Da lunedì abbiamo ripreso a lavorare, con tutte le precauzioni del caso, a ritmo più ridotto del solito. Ma ci siamo rimessi in cammino. Le 2 settimane di stop forzato sono state indipendenti dalla nostra volontà, ci è stato imposto per il bene comune e lo abbiamo fatto. Ma ora che i nostri clienti hanno bisogno, essendoci le condizioni per lavorare in sicurezza, è giusto e doveroso rispondere presente. Per poter consegnare, per poter fatturare, per poter continuare a stipendiare i collaboratori, che sono oggi e sempre la mia priorità. Poter dare loro delle sicurezze in questo momento è una fortuna da non dare per scontata. Quindi mai come in questo momento lavorare non mi pesa, è semplicemente la cosa giusta da fare.
E poi la gratitudine per tutto quel pacchetto di benefit di cui possiamo usufruire quotidianamente. Una bella casa con un balcone ampio su cui pranzare, giocare, studiare, prendere il sole, isolarsi. La possibilità di fare la spesa ogni settimana togliendosi qualche sfizio per noi e soprattutto per la bimba. Avere l'abbonamento a Sky, il Kindle unlimited, i giornali in versione digitale. Sono tutte cose che rendono migliore e meno pesante il nostro restare in casa. Personalmente parlando il restare a casa non mi riesce difficile. Mi piace godermi la mia casa e fare cose che magari durante l'anno non posso fare per mancanza di tempo. Per esempio in questo weekend imbiancheremo il box, o meglio questa è l'idea. Mi rendo conto che ci sono persone che magari sono in 5 in 70 mq, senza balcone, con dei bambini che devono svolgere la didattica a distanza.
Insomma, sono fortunata. E me ne accorgo oggi più che in qualunque altro momento.
In questa Pasqua dove saremo separati dalle nostre famiglie, cerchiamo di apprezzare al massimo quello che abbiamo per poi, quando potremo ripartire, tenere con noi solo ciò che è davvero importante. Le persone, le cose. Solo l'essenziale.
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