25 maggio 2020

La felicità è una cosa semplice

Sono sempre più convinta che la felicità stia nelle piccole cose. Come una domenica mattina al parco dopo settimane in cui uscire è stato vietato. Il senso di libertà di correre nel parco, comunque con la mascherina, comunque tenendo le distanze. Ma correre al parco è un qualcosa che il tapis roulant non ti darà mai. Correre poi dietro a tua figlia che ha imparato ad andare in bicicletta senza rotelle 3 settimane fa e adesso si porterebbe la bicicletta ovunque, costringendoci a pedalare insieme a lei tutto il weekend, è qualcosa di ancora più bello.




Poi abbiamo visto una coppia di cigni e un'anatra. E Sofia ha incontrato un bambino. Mi hanno fatto una tenerezza infinita. Lui le ha detto che poteva dare un po' del suo pane all'anatra. Sofia lo ha ringraziato e sono stati una decina di minuti così, a dividersi il mangiare per l'anatra, ognuno con la sua mascherina, più ligi alle regole rispetto a tanti adulti menefreghisti, senza chiedersi come si chiamassero o altro. Così, senza troppe menate. Poi si sono salutati e "Mamma, il mio amico mi ha fatto dare da mangiare all'anatra". Il mio "amico". Mi ha fatto sorridere. Mi piace la facilità con cui i bambini si riconoscono a pelle, giocano insieme senza sovrastrutture. 



Sono tornata a casa e ho continuato a pensare per un po a quanto una cosa che fino a 4 mesi fa avremmo considerato banale, adesso sia un qualcosa che vale la pena di ricordare. Ma non ho avuto troppo tempo per rifletterci troppo. Perché ho dovuto prendere la bicicletta e fare altri 3 km in bici.
Eppure è stata una bella domenica mattina. Senza spendere 1 euro, senza video su YouTube, stando semplicemente insieme. Che in questo momento è e resta la cosa più importante che c'è. 

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