17 dicembre 2011

Carrie e Big, la storia d'amore più bella!


Non ricordo esattamente quando io e "Sex and the City" ci siamo incrociati per la prima volta. Dovevo avere intorno ai 17 anni, leggevo Cosmopolitan e non capivo la metà degli articoli che leggevo. Quando vidi Carrie Bradshaw con quei capelli riccioluti, quei vestiti che adesso ci sembrano così improbabili ma che allora erano LA MODA, camminare per New York col suo Mac sotto al braccio, capii che niente sarebbe mai più stato come prima.

E adesso che di anni ne sono passati parecchi e che SATC è finito da un pezzo...io non ce la faccio a pensare che Carrie non esiste più. Perché Carrie è reale. E non me ne frega niente se Dany dice che sono fissata con Carrie e con Sarah Jessica Parker. Carrie non puoi non amarla. Carrie è come noi, solo con le Manolo. E' la ragazza che incontra quello che lei considera l'amore della sua vita, Big, e lui...beh, Big è un eccezionale stronzo! Mi auguro che non incontriate mai uno che vi tiene in ballo per 10 anni, nell'arco dei quali vi prende, vi molla, si sposa, vi riprende, vi rimolla, vi ririprende, vi chiede di sposarlo, non si presenta all'altare, si pente, vi richiede di sposarlo e questa volta vi sposa. Penso che la maggior parte delle donne reali sarebbe stata internata in una clinica psichiatrica già alla metà di questo can can di tira e molla...ma Carrie no. Carrie riesce persino ad incontrare Aidan, ovviamente dolce romantico fedele con tanto di cane sbavoso al seguito. Se fossimo a Gardaland Aidan sarebbe il trenino panoramico (che non ho mai nemmeno capito come si chiama), Big il  Blu Tornado. E Carrie se lo fa anche il girettino sul trenino, mica che si dica che lei non ci ha provato. Ma dopo un pò le manca il fiato. E decide di scendere dalla giostra. E pianta Aidan, il suo anellino, la sua proposta di matrimonio. E ritorna da Big, che ha una non ben identificata età (per Dany è semplicemente "VECCHIO") ma è ancora nella fase dell'infanzia, quella nella quale ti accorgi di volere un giocattolo proprio quando ci sta giocando qualcun altro e quando lo puoi avere non ti piace più. E per Big Carrie è il bel giocattolino. Ovviamente trattandosi di una serie TV bisognava per forza metterci l'happy end e così succede, a Parigi, dove Big riesce persino a risultare meno stronzo del russo con cui Carrie era andata fino a lì per vivere. Dopo anni finalmente Big capisce che è amore...o forse capisce che se va avanti così finirà per non avere nessuno accanto che gli cambi il pannolone quando diventerà incontinente e quindi è il caso che si accontenti del meno peggio che propone il mercato, e Carrie alla fine è lì,è sempre stata lì,è sempre riuscito a prendersela quando voleva,perché questa volta dovrebbe essere diverso? E infatti non lo è.

E' probabile che a voi nemmeno piaccia SATC, che non lo abbiate mai guardato e di Carrie e Big non ve ne freghi assolutamente nulla. La verità è che siamo stati tutti Carrie o Big almeno una volta nella vita, e spesso siamo stati entrambi. Alcune volte abbiamo amato, altre abbiamo usato. Nella vita cerchiamo sempre la persona capace di farci battere il cuore un pò più forte. Vorremmo che durasse per sempre. E non ci rendiamo conto che mentre cerchiamo di costruire la storia perfetta per l'eternità, perdiamo tutto quello che di bello c'è adesso. Perché adesso una certezza l'abbiamo: l'essere insieme.

Vi lascio un filmato carino che racconta in qualche minuto la storia di Carrie e Mr.Big...e non c'è niente da fare, a me loro fanno sognare.


29 novembre 2011

Pensando sotto la doccia

La doccia per me è meglio del lettino dello strizzacervelli (non ci sono mai stata da uno strizzacervelli ma penso che potrei dare parecchie soddisfazioni a chi si azzardasse ad accogliermi come paziente!). Tralasciamo il fatto che stavo entrando con gli occhiali e le ciabatte, giusto per far capire il mio livello di connessione col mondo. Dicevo, quando io vado sotto alla doccia in pratica è come se la mia mente si squarciasse e i pensieri iniziano a correre alla velocità della luce come schegge impazzite. Non c'è un ordine logico, escono e basta. Il problema è che nella maggior parte dei casi non escono mai in maniera ordinata, così sarebbe troppo facile. Se fosse così non sarei io. No, mentre escono loro si accavallano, una specie di corsa tra spermatozoi per raggiungere l'ovulo. Nel mio caso però non è che una volta passato uno basta, ci dispiace, riprovate la prossima volta...nel mio caso prego,prego,più siamo meglio è.

Solitamente quando esco dalla doccia prendo atto del fatto che sicuramente deve essermi capitato qualcosa da piccola, qualcosa di grave che i miei genitori mi tengono nascosto per non farmi soffrire...perché non esiste al mondo che io sia così fuori di testa! E' un pensiero che dura giusto un secondo e poi se ne va. Insieme a tutti gli altri. Questa volta invece le mie riflessioni mi sono rimaste appiccicate addosso come quando ti devi mettere la crema solare,ne metti troppa e finisce che poi non te ne liberi più (è per questo che da qualche anno ho iniziato ad usare la versione spray). 

Comunque stavo dicendo dei miei pensieri "insaponati". Mentre notavo che per la terza volta ho comprato quel dannato shampoo della Pantene che non mi piace per niente (e voi direte, cosa cavolo lo hai preso a fare allora? La risposta è: voi non avete mai provato a fare la spesa con Dany. E con questo chiudo la questione), contemporaneamente ho realizzato che domani, 30 novembre, scade la rata dei rifiuti e che sono anche 4 mesi 4 che sono sposata. 4 mesi che la mia vita è cambiata completamente. 4 mesi che sono una moglie, che divido il letto con un uomo che fa dubbi rumori mentre dorme, che lavo, stiro, cucino, pulisco e nello stesso tempo faccio due lavori. Ho 8 numeri arretrati di Tu Style da leggere. Un pipotto sonnolento della Thun che attende di essere ricamato a punto croce. Un trolley pieno di libri che ho deciso di chiudere e mettere dietro alla porta almeno se non li vedo è come se non esistessero. 4 mesi fa ero una figlia e adesso tutti mi chiedono quando diventerò una mamma. Non ho ancora imparato a fare le misure per il risotto...non sono pronta per un bambino. Alla fine un bambino in casa ce l'ho già. Si chiama Daniele, ha 30 anni, ordina pizza prosciutto e panna, detesta l'impanatura delle cotolette ma quella di mia mamma è buona sempre e comunque, non ha ancora capito che se sposti la tenda ma non apri la finestra in camera non si cambia l'aria, ultimamente ha preso l'abitudine di chiamarmi Pina come la moglie di Fantozzi. Da 4 mesi sono sposata con un uomo eccezionale che è tutto il mio mondo. Un uomo che è in piedi dalle 6.30 di stamattina e mentre io sono qui a scrivere cazzate sta lavando i piatti cantando come se fosse la cosa più normale del mondo.


Forse è il caso di raggiungerlo il mio Ugo. Il poco tempo che mi resta nella giornata, voglio godermelo con lui.

23 novembre 2011

Che questa avventura abbia inizio!!!

Nel momento in cui ho deciso di creare questo blog, non sapevo bene a che cosa andavo incontro. Non che adesso io ne abbia una maggiore consapevolezza rispetto a 6 ore fa, ma tant'è. Ci sono però delle cose che so con chiarezza, e non perché io sia dotata di strani poteri di preveggenza, quanto per il semplice fatto che conosco le persone che ho attorno. 

So che ci saranno due tipologie di persone che leggeranno quello che scriverò da oggi in avanti.
Da una parte ci saranno quelle che lo faranno per farsi gli affari miei e andare a scovare dietro le mie parole chissà quali oscuri significati. Saranno la maggior parte ma la cosa non mi preoccupa più di tanto. Mi capita la stessa cosa su Facebook eppure non me ne lagno. Faccio veramente fatica a capire che cosa abbia di così attraente la mia vita per far tanto parlare. Non penso che una donna con una casa, un marito, due lavori e decisamente troppa fantasia sia un grande argomento di conversazione. Accidenti, uso il giustificato anche qui per tenere tutto bene in riga, se non sono una persona noiosa io! Ma come succede spesso, forse mi sottovaluto.
E poi arriviamo alla seconda lista di persone che leggeranno quello che scrivo, lista che si fa sempre più corta con il passare degli anni. Sono quelle persone che mi vogliono bene, bene davvero, con le quali c'è un legame di amicizia che ci lega più di un vincolo di sangue. Loro sanno chi sono, e lo sanno perché glielo dico ogni giorno, come se non ci dovesse essere un domani. Ho imparato che non vale la pena dare niente per scontato nella vita. Se ami qualcuno glielo devi dire, perché da un momento all'altro potresti trovarti nella condizione di non poterlo più fare. Non amo i rimpianti. Ne ho solo uno nel cuore, gigantesco come un macigno. E me lo porterò addosso per sempre. Per questo non me ne frega niente di risultare stucchevole, noiosa, eccessivamente sdolcinata. Quando perdi qualcuno senza avere avuto la possibilità di dirgli quanto contava per te, te ne freghi di quello che pensa la gente. Fai quello che ti dice il cuore e basta.

Se dovessi fermare la mia vita a questo punto e fare un bilancio dividendola in compartimenti stagni come fanno gli oroscopi amore-salute-lavoro all'amore darei un 9. Ho sposato l'uomo dei miei sogni, ho trovato il pezzo mancante nel puzzle della mia vita, non mi do un 10 perché si può sempre migliorare nella vita e si deve migliorare e sono convinta che miglioreremo ancora, giorno dopo giorno, insieme. Lui sta a me come Mr. Big sta a Carrie Bradshaw. E' stato tutto così complicato, faticoso e contorto in questi anni e adesso è così bello che mi fa paura. Ma è vero, noi siamo veri, e questo amore è vero, nella sua imperfezione. Ma è perfetto per noi. Alla salute voto 6, penso di avere dolori che nemmeno le mie nonne che hanno superato egregiamente le 80 primavere avvertono. Forse sarebbe opportuno un bagno nella vasca di Lourdes, ma temo che riuscirebbe a venirmi una broncopolmonite pure lì. E infine il lavoro. Che voto vuoi dare alla sola parte della tua vita che non gira come deve o che quanto meno non gira nella direzione in cui tu la vorresti condurre? Dico 4 perché sono ottimista e voglio sperare che un qualcosa prima o poi succederà. Ma è un 4 sulla fiducia, senza alcuna base concreta.

Probabilmente alla luce di tutto questo Carrie a questo punto si alzerebbe, indosserebbe un nuovo paio di Manolo Blahnik (non ricordo una puntata in cui abbia indossato un paio di Manolo acquistate in precedenza, nossignori, sempre sfacciatamente nuove alla faccia della crisi...ah già, la crisi non c'era ancora negli anni Novanta!), chiamerebbe a raccolta le sue amiche e insieme andrebbero in qualche locale cool di NYC a bersi un Cosmopolitan. Ma siccome io non sono Carrie a questo punto mi alzo, mi infilo un altro paio di calzettoni di lana perché ho i piedi congelati e vado a farmi una tisana. Decisamente non siamo più negli anni Novanta...e decisamente io non sono Carrie Bradshaw!

COSA MI PORTO NELL' ANNO NUOVO

Quest'anno gli anni saranno 39. Non me li sento, non sono pronta. Se penso che mia figlia ne compirà 9 poi! Mi sembra pazzesco quanto ve...