Anche 2 anni fa come ieri aveva
piovuto, una di quelle piogge che pensi debbano durare per sempre. E io ero lì
che facevo gli scongiuri “Non puoi piovere, non puoi rovinarmi il giorno che
aspetto da tutta la vita”. Ero andata a dormire con l’ansia di quello che avrei
trovato svegliandomi. Quando avevo aperto gli occhi ero rimasta qualche istante
immobile nel letto. Cercavo di avvertire il rumore della pioggia sferzare le
tapparelle. Non avevo sentito niente. Allora mi ero alzata e a darmi il
buongiorno c’era un cielo blu che più blu non si poteva. E il sole. Mi sposavo
con il sole!
Il giorno del mio matrimonio è
corso via così in fretta che quando ci ripenso non posso fare a meno che
rivedere degli attimi, momenti più o meno lunghi, come se si trattasse di spezzoni
di un film, una specie di The best of. Le lacrime di mio padre quando mi ha
vista con l’abito da sposa. Non l’avevo mai visto piangere così. Gli occhi
delle mie amiche brillare di gioia davanti al mio sorriso. Sapevano da quanto
aspettavo quel giorno e quanto lo desiderassi perfetto. Mio marito che mi
aspetta all’altare e ogni passo che faccio verso di lui sorride un po’ di più.
“Sei bellissima” mi dice prima di baciarmi e in quel momento capisco che ne è
valsa la pena aspettare. Aspettare lui. Aspettare il matrimonio. La giornata
trascorre tra un sacco di sorrisi, moltissime fotografie, momenti
indimenticabili con le persone alle quali voglio più bene in assoluto. C’era
tutto il mio mondo quel 30 luglio 2011.
Due anni dopo, nonostante il
cielo blu e terso sia lo stesso di allora, parecchie cose sono cambiate. Per
prima cosa i sorrisi. Oggi non c’è davvero molto da sorridere. Mi sforzo di
farlo con le persone che ho attorno ma in certi momenti mi sento così falsa.
Vorrei solo chiudermi in bagno e piangere, invece che continuare a fingere che
mi importi di cose che nella mia scala di valori di importanza non ne hanno
alcuna. Cerco di sorridere con mio marito e per mio marito. In questi anni ha
fatto così tanto per me che dopo 12 ore di lavoro non posso permettergli di
tornare a casa e trovare una moglie arrabbiata/depressa. Quindi certe volte
indosso la maschera e non-importa-se-nemmeno-questo-mese-sono-incinta. Mentre
lo dico muoio dentro. E so che lui se ne accorge. Cerchiamo di farci forza a
vicenda ma non sappiamo bene cosa dire per far star meglio l’altro. E finiamo
per stare male in due. Perché alla fine ciascuno reagisce al dolore a modo suo.
E ho imparato che io non sto male più di mio marito, semplicemente sto male in
maniera diversa da lui.
Oggi sarà tutto un “Ti ricordi 2
anni fa a quest’ora…” ripensando a quello che finora è stato il più bel giorno
della mia vita. Un giorno pieno di amore. Il sì,lo voglio più convinto che io abbia mai pronunciato. Poi abbiamo
detto sì anche ad un bambino, ma per ora è ancora un sogno, un bel sogno da
realizzare. Al primo posto della nostra TO DO LIST. Quando ti meriti qualcosa
ha tutto un altro sapore. E sono sicura che anche questo, quando arriverà, avrà
il profumo più buono del mondo. Il profumo della vittoria conquistata in
salita.
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