10 gennaio 2015

COSA MI HA INSEGNATO MIA FIGLIA



Sono mamma da 24 giorni e la mia patata è una continua scoperta, una continua emozione che non manca di sorprendermi. Ogni volta che la guardo mi innamoro un pò di più, certe volte la guardo e ancora non ci credo che sia davvero mia, mia e di Dany, che abbiamo messo al mondo un tale capolavoro.

Ovvio che per ogni genitore il proprio bambino è il più bello del mondo, ma io non sono mai stata una di quelle che "I bambini piccoli sono tutti belli!". Palle. Ci sono bambini belli e bambini no. Ecco, a me prende male sperticarmi in lodi su bambini che penso siano brutti, semplicemente non dico niente.
Quando invece la gente vede la mia Sofia resta piacevolmente sorpresa (non so, pensavate che avrei messo al mondo un cesso con le gambe?!). Sorpresa per come è sveglia, per come sgrana gli occhioni, per come tiene su la testa ad appena 3 settimane. E il mio orgoglio di mamma spicca il volo. Cerco di fare la modesta ma dentro di me mi dico "Certo che è bellissima, è figlia mia, l'ho fatta io!". E il tempo che abbiamo impiegato per renderla una realtà ha sicuramente contribuito a renderla così perfetta.

Ho adorato tutto di lei fin dall'inizio, fin da quando me l'hanno messa sul petto tutta sporca e aveva il nasino schiacciato e un occhietto ancora chiuso. Era venuta al mondo da appena un minuto e io ero già innamorata, ho memorizzato ogni centimetro di lei e più la guardavo più mi sembrava senza difetti. Poi i minuti sono diventate ore e le ore giorni: il nasino si è raddrizzato ed è diventato meraviglioso, gli occhioni (per ora grigi) si sono spalancati e quel faccino produce tutta una serie di espressioni che passeresti la giornata intera a guardarla (che poi è un pò quello che io,il suo papà e i nonni facciamo...perché mio papà che sta parlando di un preventivo e molla lì tutto per andare a contemplarla nella carrozzina è un qualcosa che mai avrei pensato possibile!).

E soprattutto Sofia mi sta insegnando cosa è davvero importante, con i suoi sorrisoni nel sonno che ti rubano il cuore, quando aggancia la manina al tuo dito mentre beve dal biberon, quando le fai il bagnetto e lei sgrana gli occhi sentendo l'acqua che le scorre addosso, quando si abbandona sazia e felice tra le tue braccia dopo aver mangiato e capisci che per lei sei la persona più importante del mondo. E che avrai la fortuna di poterlo essere ancora per molti anni, almeno fino a quando non arriverà un maschio che le prenderà il cuore e tu diventerai quella che si mette in un angolo pronta ad intervenire quando avrà bisogno. Mai come da quando è nata Sofia ho capito la profondità del legame con la mia di mamma, e spero di poter avere con mia figlia lo stesso rapporto che io ho con mia mamma. Che è una donna straordinaria, che non ha fatto fatica a concepirmi come è successo a me con Sofia ma che ha affrontato l'inferno per restare con me, per crescermi, per vedermi diventare una donna a mia volta, sposarmi e darle un nipote. Sofia è un regalo anche per lei che desiderava un nipotino come credo non abbia mai desiderato davvero qualcosa nella sua vita, e il pensiero di non riuscire a darglielo mi struggeva l'anima. Poi la patata è arrivata, io sono diventata mamma, lei è diventata nonna.

E diventando mamma, Sofia mi ha fatto capire che anche il lavoro è importante, ma non è tutto. Che io resterò sempre la donna che ha lavorato fino a qualche ora prima di metterla al mondo, che l'ha portata in ufficio quando aveva appena 5 giorni, ma che lei viene prima di qualsiasi cosa. E sono disposta a fare qualche passo indietro per far sì che lei sia una bambina felice. Io penso che troppe volte siamo noi che ci creiamo mille paranoie sul fatto che i bambini non si debbano portare fuori e altre palle...loro una volta che ti sentono vicino possono stare ovunque, in ufficio come in casa. In queste prime 3 settimane ho ricevuto più di uno sguardo e di un commento perplesso quando dicevo che con Sofia sono andata in ufficio, a fare la spesa e a mangiare al Mc Donald's. Cioè, fatemi capire: la spesa chi me la fa? Una volta che la bambina ha mangiato, è coperta ed è tranquilla per quale motivo non posso portarla in giro? Sparatevi meno seghe mentali e vivete più serenamente i momenti coi vostri figli, che non avranno più un mese nelle vita!
Quindi a Sofia devo dire grazie perché avevo paura di chiuderla sotto una campana di vetro e invece mi sono accorta che lei è una bambina felice nonostante il modo in cui stiamo vivendo queste prime settimane, che le piace stare con il nonno in ufficio, che non le frega niente di dormire mentre io mi compro un paio di jeans oppure in casa. E vedere lei felice rende felice anche me, nonostante i pensieri e le preoccupazioni per il lavoro che continuo a portarmi a casa ma che riesco a lasciare sulla soglia dell'ingresso...perché se anche continuo a pensarci non posso fare nulla per cambiare la situazione quindi meglio godermi la mia bambina e al lavoro ci penso quando vado in ufficio.

E' vero che per ora la vita con Sofia è una monotonia fatta di cambi di pannolino, latte da tirare oppure da preparare e ninna nanne. Ma non cambierei questa cosa per niente al mondo, quella che è adesso la mia vita è un qualcosa di meraviglioso, che da 24 giorni a questa parte mi sta regalando momenti magici, insieme a mio marito, che amo più che mai. E non fa niente se arrivo alle 6 della sera a riuscire a mettermi la crema sulla faccia, se fare la doccia è sempre una corsa contro il tempo e spesso mi trovo a trattenere la pipì per ore in attesa che Sofia si addormenti. Ho desiderato così disperatamente essere mamma che non posso fare a meno di ringraziare ogni giorno per tutto quello che ho. Me lo sono sudato e guadagnato, ma so fin troppo bene che la maternità non si ottiene per meritocrazia. Sono stata fortunata, Sofia era destinata a noi, abbiamo solo dovuto avere la pazienza di aspettarla. E lei è arrivata. Il nostro sole. La mia vita.

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