La tv mente. Spudoratamente.
Tu, incinta, passi 3/4 della tua giornata sul water a vomitare e la tv (la pubblicità in particolare) ti mostra immagini di donne in gravidanza che coi loro fieri e perfetti (leggi, finti) pancioni vanno in palestra e a fare shopping quando tu hai a malapena l'energia di trascinarti dal letto al divano. E già qui ti girano un pò le palle ma vai avanti dicendoti che, una volta nato il bambino, la tua vita ritornerà quella di prima.
Poi diventi mamma, e tempo 2 giorni capisci che niente sarà più come prima (almeno fino a quando tuo figlio non avrà 18 anni e allora forse, FORSE, potrai recuperare un pò della vecchia te!). Ma la tv no, la tv ti mostra queste mamme da tipo 3 ore perfettamente vestite, truccate (TRUCCATE, per Dio!) che portano in giro bambini sorridenti, che non piangono mai, non fanno mai la cacca. E tu ti senti completamente inadeguata nel tuo nuovo ruolo, ti chiedi che diamine di persona sei a non riuscire a tirarti insieme, e perché il tuo, di bambino, piange e produce cacca sufficiente a concimare ettari di campi.
Diciamocela tutta, amiche mie, sì, anche voi, voi che la vita è sempre bella, avete bambini perfetti, mai una giornata no (ma che non ci crederei nemmeno se lo vedessi!), ogni volta che ho una conversazione con voi mi sembra di essere l'unica mamma sfigata che non riesce a rampare fuori. Ma sono abbastanza sicura che siete anche voi nella mia situazione e che ognuno reagisce a suo modo: chi nega la realtà e chi la butta fuori.
Io sono una di quelle che non si nasconde, non l'ho fatto in gravidanza e a maggior ragione non lo faccio adesso. Siamo umane, umane che dormono poco.
E per questo ho deciso di vuotare il sacco e di raccontare quanto è cambiata la mia vita da quando Sofia è nata. Sono sicura che vi ci riconoscerete parecchio, anche se magari non volete ammetterlo.
Diciamo le cose come stanno: a nessuna persona piace l'idea di non farsi la doccia per due giorni o di farsi venire una cistite dal troppo trattenere la pipì. Semplicemente succede. I TUOI BISOGNI NON ESISTONO PIU, CI SONO SOLO I SUOI. Succede che ti svegli, anzi, LEI ti sveglia (perché tu mai e poi mai di tua iniziativa da quando è nata riesci a scendere dal letto per un motivo che non sia il suo pianto), ti trascini verso la cameretta che già lei urla a pieni polmoni perché ha fame (la mia, ogni volta, sembra che non le dia da mangiare da giorni!). Ovviamente ti scappa la pipì. E lì ti trovi davanti la prima scelta: vai in bagno e la lasci piangere rischiando di svegliare il vicinato oppure la prendi dal lettino e decidi di andare in bagno dopo? Al 99% scegli la seconda, convinta ingenuamente che non ci vorrà poi molto. Sbagliato. Lei impiegherà sicuramente almeno un'ora per mangiare, 10 minuti per fare il ruttino e poi ancora una mezz'ora buona (stima ottimistica) per riaddormentarsi. Nel frattempo tu sempre lì, con lei in braccio e la pipì che mette a dura prova la tua incontinenza post parto. Sono sincera, io ci sono volte in cui la lascio piangere e vado in bagno, solitamente la metto sul fasciatoio e mentre lei mi guarda (sta curiosa) faccio la pipì. Altro non se ne parla, la sua soglia di sopportazione è quanto mai bassa (anche se oramai l' "altro" ho imparato a farlo a comando, quando lei si addormenta) e bisogna fare in fretta.
A parte la doccia che considero un diritto umano inalienabile e che mi concedo quando papà o nonna sono con la Patata, tutto il resto è diventato superfluo: quando ieri sono riuscita a ritagliarmi 10 minuti per depilarmi le gambe mi sono sentita come se avessi fatto chissà cosa. Poi ho pensato per un secondo di spingermi oltre, allo step smalto, ma ho desistito subito...troppa fatica. E le neo mamme devono conservare le energie. Spirito di conservazione.
E poi c'è la questione vita di coppia, che almeno all'inizio smette praticamente di esistere. O meglio, continua ad esistere, ma sotto un'altra forma. Quando non siete in stato catatonico per le poche ore di sonno e vi capita di intavolare una conversazione, il più delle volte riguarda comunque il bambino. Io e Dany non siamo ancora usciti da soli senza Sofia tranne che per andare in ufficio (che romantico!!!!!). Andiamo con lei a fare la spesa, a cena (la voglia di cucinare se già prima era poca, con un figlio sparisce definitivamente!) e il più delle volte si cerca di fare un discorso da adulti...salvo poi trovarsi in macchina con lei che dorme e noi che ascoltiamo "Un elefante si dondolava sopra il filo di una ragnatela..." (la stupidità delle canzoni per bambini non conosce limiti). E lì capisci che anche voi come coppia siete cambiati, non è solo la tua vita, è anche la tua vita con lui.
Se tiri le somme ti accorgi che dormi poco, mangi male, ti trovi le spalle doloranti per il continuo sollevare pesi (lei + pannolini pieni di cacca!) ma che quello che hai vale tutte le notti insonni del mondo. Sofia che adesso mi guarda e mi sorride e vedere che non è più un riflesso involontario ma che lo fa perché mi riconosce è il regalo più bello di ogni giorno. I giorni no ci sono e continueranno ad esserci, non sarebbe umana lei e non sarei umana io se fossimo sempre perfette. Ma averla nella mia vita, che ne è stata completamente stravolta, mi ripaga di ogni singolo minuto di sonno perso. Il sonno lo recupererò, ma lei non avrà più un mese. E io voglio imprimermi nella mente ogni singola sfumatura di lei, di giorno e di notte. Lei vale tutti i sacrifici del mondo.
Ma per favore, amiche mie, non dite che è facile essere mamma. Perché mentite a voi stesse. E non ne vale davvero la pena.
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