26 agosto 2015

QUELLA STRANA OSSESSIONE PER GLI SMALTI

Mi chiamo Sara e sono una compratrice compulsiva di smalti.
Ciao, Sara.

Se ci fosse un gruppo per quelle che comprano decine di smalti, io dovrei esserne a capo. Kiko dovrebbe erigere una mia gigantografia fuori da ogni negozio, per non parlare di Acqua & Sapone, dove vendere smalti Pupa dovrebbe essere un reato perseguibile dalla legge.

Che poi la cosa più bella di tutto questo è che io nemmeno li metto gli smalti! Ho una fobia patologica delle unghie con gli smalti sbeccati, non ce la faccio a sopportare la vista dello smalto rovinato. Ed è per quello che avrò a casa una quarantina di smalti e sono tutti pressoché nuovi. A parte che io sarei curiosa di sapere se c'è qualcuna che è mai riuscita a finire uno smalto. A me sembra impossibile.

Comunque. Sui piedi lo smalto in estate lo metto, ogni tanto. Si rovina poco e sopravvivo anche una settimana prima di stancarmi e toglierlo. Mi piacciono i colori fluo sui piedi, il rosso, il fucsia, il bluette, l'azzurro Tiffany e anche il nero. Discorso diverso per le mani. Prima di restare incinta lo smalto sulle mani lo mettevo. Cioè. Lo tenevo sempre 2 o massimo 3 giorni, mai di più, ma nel 90% dei casi dopo un giorno davo un ritocco su almeno 3 unghie che a mio giudizio erano rovinate. Morale della favola, dopo essersi creato uno spessore di mezzo centimetro a forza di dare passate su passate per sistemare lo smalto, finivo per levare tutto con un profondo sospiro di sollievo!
Poi, altra fissa. Mai lo smalto in vacanza. In spiaggia e nell'acqua mi piace vedere le unghie libere, belle bianche. Vi dico solo che dopo il matrimonio, prima di partire per il viaggio di nozze, mi sono levata lo smalto della manicure (impeccabile) perché davanti alla possibilità che mi si rovinasse lo smalto mentre ero a 10.000 km da casa senza acetone avrei sicuramente dato fuori di matto. E cercare dell'acetone a Bora Bora mi pareva brutto.

Lo smalto mi piace, ma sulle altre, o meglio su quelle che possono permettersi di tenerlo perfetto senza rovinarlo. Non mi piacciono le unghie ricostruite, non mi piacciono le unghie che sfidano ogni logica di utilizzo e soprattutto non mi piacciono le unghie mangiucchiate con sopra lo smalto. Bleah.
Prima che nascesse Sofia tenevo le unghie anche lunghe, arrotondate (mai squadrate in punta), mi piacevano. Da quando ho una bambina cerco sempre di averle corte, le taglio 2 volte al mese e lo smalto non lo metto praticamente più, se non il trasparente qualche rara volta. L'altro giorno mi sono superata. Domenica mattina Sofia dormiva e mi sono spinta oltre. Ho messo il rosa pallido che si usa di solito per la french. E devo dire che avevo una mano elegante (con anche un pò di abbronzatura). Già lunedì sera meditavo di toglierlo, evitavo di guardarmi le mani per non incorrere in tentazione, ieri prima della doccia cotone&acetone e via. Ho resistito ben 2 giorni, la mia media.

Ma nonostante questo, mi piace guardare gli smalti, i nuovi colori, i tutorial. Adesso è da un pò che non li compro più, quelli che ho li lascio in eredità a Sofia. Mi chiedo comunque come accidenti fanno le altre a tenere quello smalto perfetto. Non fanno niente, sono impedita io a mettermelo, sono una manovale quando faccio i lavori di casa, se lo tolgono anche loro dopo 2 giorni? Non so.
Guardando comunque mi sono accorta che il mio colore preferito di smalto, nonostante io lo detesti come colore di abbigliamento, è il rosso. Questi, secondo me, i più belli. Da comprare o da sognare (visto quanto costano Dior e Chanel):

Da sinistra, in senso orario: Dior Vernis Colore Pandore, Chanel Le Vernis Colore Coquelicot, Pupa Lasting Color Gel Colore Jet Set Party e Kiko Power Pro Nail Lacquer Colore Rubino.


Mi piace sulle unghie medio-corte, su quelle lunghe mi fa tanto Crudelia De Mon. Sono stata spesso tentata di provare il semipermanente, mentre assolutamente ho sempre detto no alla ricostruzione...non c'è cosa che detesti di più del pensiero di trovarmi con un'unghia staccata. Per ora mi limito a guardare, considerato che Sofia quando ho il rosso sulle unghie dei piedi cerca di afferrarmi l'alluce per ciucciarselo, non mi sembra una grande idea.



Siete anche voi nail-addicted? Quali sono i vostri colori preferiti?

25 agosto 2015

HAI VOLUTO LA BICICLETTA?!

Sapete qual'è una delle cose peggiori del non riuscire ad avere figli? Che quando, grazie alla Divina Provvidenza, la botta di culo o la scienza, riesci a restare incinta, perdi automaticamente il diritto di lamentarti, o anche solo di pensare di poterlo fare.

Mi spiego meglio. La donna che per anni cerca una gravidanza che non arriva, quando parla con altre donne/mamme che si lamentano delle notti insonni, dell'allattamento, della fatica, di ogni cosa, lei si convince che se riuscirà ad avere un figlio tutto questo non le peserà, lei sconfiggerà la fatica, troppo grata di essere riuscita ad avere un bambino tanto desiderato per lamentarsi di tali sottigliezze.

Me Cojoni!!!!!! O meglio, anche io ero così, mentre mi barcamenavo nel limbo dell'infertilità. Convinta che, se Dio mi avesse fatto la grazia di avere un bambino, avrei sopportato tutto senza fiatare. Guardavo le mamme sfinite dall'ennesima notte senza dormire e mi dicevo che io l'avrei fatto col sorriso (anche se al mattino sarei dovuta andare in ufficio), mi immaginavo la vita con un neonato come nelle pubblicità dei pannolini Pampers dove anche quando fanno un chilo di cacca, la mamma è sempre felice e non perde mai il suo aplomb. Poi la fantasia ha lasciato il posto alla realtà. Sofia. Ed eccomi qui a scrivere in un blog dove mi lamento senza pudore alcuno di quanto sia faticosa la vita con un bambino!!!!!!!

Mettiamola così. Fino a quando Sofia era più o meno "statica" la vita non era troppo complicata. La mettevi in un posto e se la lasciavi qualche minuto da sola, tornavi e lei era ancora lì, a guardarsi le sue manine e a sbavare. Da quando ha 3 mesi ha quasi sempre fatto una notte intera di sonno e per il mangiare, dopo un inizio a singhiozzo, aveva preso un bel ritmo con il latte. Non ha mai pianto molto tranne quando si trattava di addormentarsi. Poi ha fatto amicizia con ciuccio-santo-subito ed ecco che le cose sono decisamente migliorate da quel punto di vista. Insomma, una bambina quasi da manuale, direte voi. E non mi sento di darvi torto, nel senso che per i primi mesi la stanchezza era data più che altro dall'abituarsi alla gestione di una vita (la mia) in cui era apparso un esserino che accentrava tutta l'attenzione su di sé (Sofia), gettandoti nella spirale infernale pappa-cacca-nanna tutto il giorno, tutti i giorni, sabati e domeniche incluse. Considerato un lavoro a tempo pieno con carico di responsabilità e pensieri sempre maggiori, aspettavo il sabato e la domenica come il Messia. Poi sono diventata mamma, e ho scoperto che il sabato e la domenica sono i giorni in cui lavori di più, perché ti spupazzi tutto il giorno la bambina, che sembra sotto acidi dal tanto che è piena di energia, in più cerchi di portare la casa in una situazione di ordine apparente (spesso con scarsi risultati). Morale? La domenica sera brami il lunedì in ufficio come un leone la sua preda.

I "problemi" hanno iniziato ad aumentare con il crescere della piccola peste. Da quando Sofia ha iniziato a gattonare, in casa è praticamente impossibile stare sul divano 1 minuto tranquilli, a meno che lei non dorma, cosa che durante il giorno avviene abbastanza raramente, costringendomi a pulire casa alle 21 della sera con il buio. Se lei è sveglia è un continuo vigilare sui suoi spostamenti (e se gattona sa essere una scheggia!) che prevedono soprattutto arrampicarsi su tutto ciò che è instabile, in primis le sedie. Un attimo prima è seduta e il secondo dopo tac, in piedi, che si gira a guardarti con quell'aria da prenderti per il culo che mi fa troppo ridere. Si mette in piedi sul bordo del divano, sul mobile, nel lettino. Un'ansia continua, giuro.



Per riuscire a fare qualcosa in casa senza paura che si fracassi il cranio a terra, abbiamo ricevuto in prestito il girello. Apriti cielo. Se state pensando di rifare gli zoccolini di casa ma non avete voglia di staccarli, vi presto Sofia e nel giro di 10 minuti ve li avrà ridotti così male che si staccheranno da soli. Corre così veloce con quel coso e si butta a tutta velocità contro i muri che se non avesse il davantino ci si schianterebbe con il muso. Morale: il girello è un'arma di distruzione, Sofia ce la metto giusto un quarto d'ora, tempo sufficiente per fare danni.


Morale? Avere un bambino di 8 mesi è IMPEGNATIVO. Tanto, ma tanto tanto impegnativo. E non solo per l'aspetto motorio, è impegnativo per il mangiare, perché ok che Sofia mangia bene o male quello che mangiamo noi, ma significa comunque farle un piatto a parte, senza sale, condito con le sue cose, cosa che è dura da gestire se si vuole uscire a mangiare (cosa quindi che facciamo pochissime volte, se non dopo aver dato da mangiare a lei). Ci sono poi giorni che mangia bene e altri che dopo 3 cucchiaiate decide che il pasto è finito. E allora vado ancora di latte, che quello lo prende sempre. Leggo molto su questo argomento e sono abbastanza tranquilla del fatto che con i suoi tempi arriverà a fare un pasto completo pranzo e cena. Però essendo la prima, sono sempre piena di dubbi.

Ma forse l'aspetto più impegnativo da gestire in questa fase è come occupare il tempo. Nel senso che capita che Sofia giochi da sola per qualche minuto ma poi finisce sempre per tirarti in mezzo quindi in sostanza passi ore giocando con lei...e diciamo che ad 8 mesi non è che si possano fare dei giochi molto strutturati. Il che si traduce con lei che butta in giro tutti i giochi che ha, mette in bocca tutto e ti si arrampica addosso...graaaaaaaaaaande divertimento,ve lo assicuro :)

Arrivo a sera, in un giorno in cui sto tutto il tempo con lei, completamente sfinita, mentalmente più che altro. E non è questione di lamentarsi o meno, è la semplice verità. Poi ne parli con altre persone, in questo caso la maggior parte non ha figli, e ti dicono "Hai voluto la bicicletta?" (che poi a te, donna infertile, segue il sottinteso "al punto da accanirti per riuscire dove la natura aveva già deciso per te"). La mia risposta nella maggior parte dei casi vorrebbe essere: Sì, l'ho voluta, e infatti sto pedalando, non mi vedi?! Perché quello che tante persone non capiscono di quelli che hanno figli è che se ti lamenti non è perché non vorresti dei figli, semplicemente non vorresti che crescerli fosse così pesante in certi momenti. Ma non è che dire che sei stanca equivale per forza a rinnegare una scelta che hai fatto (che poi, se il figlio è il primo come nel mio caso, non hai davvero la minima idea di che cosa ti aspetta, brancoli nel buio, tra falsi miti e racconti di amiche/mamme/zie/nonne cercando di trovare il tuo equilibrio), è semplicemente un constatare che sei stanca. E' come se tu, che lavori e sei senza figli, quando torni dal lavoro e dici che sei stanca io ti dicessi: Cosa lavori a fare se ti stanca?! La stanchezza ci sta, in tutti, mamme o no. I motivi possono essere diversi, ma io credo che parlarne non possa fare che bene. Poi sicuramente io mamma arriverò a quando Sofia avrà 15 anni e rimpiangerò questo attaccamento che ha verso di me adesso...ma nel frattempo, sti cazzi!!!!!






17 agosto 2015

VACANZA FINITA. SOPRAVVISSUTI.

Avanti, mi metto davanti a voi con una mela sulla testa. Colpitemi. So che lo farete, ci sono persone che leggono il mio blog e poi scrivono su Fb sentenze pensando che non mettendo il mio nome non verranno scoperte. Beh, non è così. Ma non mi importa.

L'ho già detto più volte che io non sono quel genere di mamma che piuttosto che ammettere che le cose non sono tutte rosa come si era immaginata quando in gravidanza se ne stava distesa accarezzando il suo pancione, inventa balle. Nossignore. Io le cose le dico, per svariati motivi: primo perché negare la realtà non la fa apparire più semplice, secondo perché su certi aspetti dell'essere mamma c'è un sacco di omertà e a me fa schifo.

Comunque, atteniamoci al titolo del post di oggi. Le vacanze. Sono finite. Grazie al cielo, aggiungo. Sì perché mai come quest'anno le vacanze mi hanno sfinita e infatti rientrare in ufficio questa mattina è stato come riposare un pò. E vi spiego perché. Anzi, ve lo faccio vedere.



Sofia sta iniziando a camminare. Siamo in quella fase dove seduta non vuole più stare, si aggrappa ad ogni cosa e si tira in piedi in un attimo e vuole andare. Non so quanti km abbiamo fatto, io incurvata, infatti ho la schiena scura nemmeno avessi fatto 2 mesi di mare, e lei passettino dopo passettino si spostava. E' diventata una scheggia anche a gattonare ma sulla sabbia non le piaceva moltissimo, ma la sabbia, ahhhh quella si era buona da mangiare!
Morale che le ore trascorse in spiaggia erano tutte un continuo dentro e fuori dall'acqua, su e giù dalla sdraio (non so nemmeno per cosa le abbiamo prese a fare visto che non mi ci sono mai sdraiata in una settimana!), Sofia attenta, Sofia no, Sofia cadi, Sofia ti fai male. Tutto il bagno di Andora dove eravamo aveva capito che si chiamava Sofia :)
C'erano altri bambini più o meno della sua età, alcuni più grandi e qualcuno più piccolo...lei era la più agitata tra tutti. In spiaggia era impossibile farla dormire quindi si facevano luuuuuuuunghe passeggiate in cui lei dormiva beata nel passeggino. Durante il giorno dormiva veramente tanto ma quando si svegliava era sempre agitata...c'erano talmente tante cose da scoprire!!!!


Poi da metà settimana, un pò di raffreddore e soprattutto i dentini sopra che stanno spuntando, siamo entrati nel circolo della pupù liquida. 5-6 volte al giorno, cose che nemmeno il pannolino tratteneva. E ovviamente tutto ciò mentre eravamo in spiaggia o in giro. La signorina cambiava outfit in un giorno più volte di Paris Hilton perché si sporcava body, maglietta, pantaloncini...una meraviglia! E come ulteriore conseguenza la notte si svegliava anche 3 volte, cosa alla quale non ero più assolutamente abituata e che mi lasciava rincoglionita per tutto il giorno dopo. E considerato che è successo ogni giorno della settimana, potete immaginare il mio stato. Mangiare non mangiava molto, insomma, è stata una settimana pesante sotto parecchi punti di vista, anche se lei era solare e allegra come sempre. Ma confesso che quando è arrivato sabato ho detto "Per fortuna andiamo a casa".

E anche Sofia deve aver sentito subito l'aria di casa perché sabato notte ha dormito dalle 20.00 alle 06.40 e stamattina si è svegliata alle 07.00. Insomma, una settimana è troppo poca per portare un bambino così piccolo al mare, non sono come noi che ci adattiamo in fretta...ma quello ci era concesso quest'anno ed è stato meglio di niente, abbiamo tutti cambiato aria e ne avevamo parecchio bisogno. Anche se mai come da quando c'è Sofia apprezzo la comodità dell'essere a casa, tra le nostre cose.
Insomma, avevo promesso in tempi non sospetti (non ero ancora nemmeno incinta) che la prima vacanza del mio primogenito sarebbe stata ad Andora. Ho mantenuto la mia promessa...adesso archiviamo l'esperienza e guardiamo oltre, al prossimo anno. Dove ho in mente un altro genere di vacanza, un'altra meta. Insomma, una vacanza Sara Style.

Pertanto mi ritengo fortunata di essere riuscita comunque a fare questa settimana che è stata comunque meglio di niente, soprattutto dopo tutte le settimane torride che abbiamo vissuto a casa e che ci hanno davvero messo a dura prova. Sofia cresce, 8 mesi oggi, è vispa, curiosa, in certi momenti anche troppo ma va bene così. Sapevo che non sarebbe stato facile gestire tutto questo, l'essere mamma, moglie e imprenditrice. Certi giorni è spossante, mi viene da urlare da quanto la situazione è pesante. Mi manca il tempo per me, per le piccole stupide cose che prima facevo dandole per scontate mentre adesso devo organizzarle.

Ci meditavo proprio in vacanza e ne parlerò più approfonditamente in un post a parte, ma mi dicevo che la libertà di una vita senza figli non mi manca tanto nella vita quotidiana, dove ho trovato un certo equilibrio e dove Sofia oramai ha il suo posto, ma nelle esperienze "straordinarie" come appunto le vacanze, o l'uscire a cena, un weekend deciso all'ultimo. Insomma, quelle cose che occupano magari solo il 5% della tua esistenza totale ma che ti permettono di ricaricare il cervello. Con una bambina di 8 mesi non è che non esistono più, si continua a vivere lo stesso, ma cambia il modo in cui si vivono, con meno leggerezza, con più programmazione, che considerato già il regime militare in cui si vive durante il giorno, è proprio una delle ultime cose di cui si avrebbe bisogno. Ma tant'è. Su, avanti, ve l'ho servita su un piatto d'argento. Crocefiggetemi. Amen.




COSA MI PORTO NELL' ANNO NUOVO

Quest'anno gli anni saranno 39. Non me li sento, non sono pronta. Se penso che mia figlia ne compirà 9 poi! Mi sembra pazzesco quanto ve...