25 agosto 2015

HAI VOLUTO LA BICICLETTA?!

Sapete qual'è una delle cose peggiori del non riuscire ad avere figli? Che quando, grazie alla Divina Provvidenza, la botta di culo o la scienza, riesci a restare incinta, perdi automaticamente il diritto di lamentarti, o anche solo di pensare di poterlo fare.

Mi spiego meglio. La donna che per anni cerca una gravidanza che non arriva, quando parla con altre donne/mamme che si lamentano delle notti insonni, dell'allattamento, della fatica, di ogni cosa, lei si convince che se riuscirà ad avere un figlio tutto questo non le peserà, lei sconfiggerà la fatica, troppo grata di essere riuscita ad avere un bambino tanto desiderato per lamentarsi di tali sottigliezze.

Me Cojoni!!!!!! O meglio, anche io ero così, mentre mi barcamenavo nel limbo dell'infertilità. Convinta che, se Dio mi avesse fatto la grazia di avere un bambino, avrei sopportato tutto senza fiatare. Guardavo le mamme sfinite dall'ennesima notte senza dormire e mi dicevo che io l'avrei fatto col sorriso (anche se al mattino sarei dovuta andare in ufficio), mi immaginavo la vita con un neonato come nelle pubblicità dei pannolini Pampers dove anche quando fanno un chilo di cacca, la mamma è sempre felice e non perde mai il suo aplomb. Poi la fantasia ha lasciato il posto alla realtà. Sofia. Ed eccomi qui a scrivere in un blog dove mi lamento senza pudore alcuno di quanto sia faticosa la vita con un bambino!!!!!!!

Mettiamola così. Fino a quando Sofia era più o meno "statica" la vita non era troppo complicata. La mettevi in un posto e se la lasciavi qualche minuto da sola, tornavi e lei era ancora lì, a guardarsi le sue manine e a sbavare. Da quando ha 3 mesi ha quasi sempre fatto una notte intera di sonno e per il mangiare, dopo un inizio a singhiozzo, aveva preso un bel ritmo con il latte. Non ha mai pianto molto tranne quando si trattava di addormentarsi. Poi ha fatto amicizia con ciuccio-santo-subito ed ecco che le cose sono decisamente migliorate da quel punto di vista. Insomma, una bambina quasi da manuale, direte voi. E non mi sento di darvi torto, nel senso che per i primi mesi la stanchezza era data più che altro dall'abituarsi alla gestione di una vita (la mia) in cui era apparso un esserino che accentrava tutta l'attenzione su di sé (Sofia), gettandoti nella spirale infernale pappa-cacca-nanna tutto il giorno, tutti i giorni, sabati e domeniche incluse. Considerato un lavoro a tempo pieno con carico di responsabilità e pensieri sempre maggiori, aspettavo il sabato e la domenica come il Messia. Poi sono diventata mamma, e ho scoperto che il sabato e la domenica sono i giorni in cui lavori di più, perché ti spupazzi tutto il giorno la bambina, che sembra sotto acidi dal tanto che è piena di energia, in più cerchi di portare la casa in una situazione di ordine apparente (spesso con scarsi risultati). Morale? La domenica sera brami il lunedì in ufficio come un leone la sua preda.

I "problemi" hanno iniziato ad aumentare con il crescere della piccola peste. Da quando Sofia ha iniziato a gattonare, in casa è praticamente impossibile stare sul divano 1 minuto tranquilli, a meno che lei non dorma, cosa che durante il giorno avviene abbastanza raramente, costringendomi a pulire casa alle 21 della sera con il buio. Se lei è sveglia è un continuo vigilare sui suoi spostamenti (e se gattona sa essere una scheggia!) che prevedono soprattutto arrampicarsi su tutto ciò che è instabile, in primis le sedie. Un attimo prima è seduta e il secondo dopo tac, in piedi, che si gira a guardarti con quell'aria da prenderti per il culo che mi fa troppo ridere. Si mette in piedi sul bordo del divano, sul mobile, nel lettino. Un'ansia continua, giuro.



Per riuscire a fare qualcosa in casa senza paura che si fracassi il cranio a terra, abbiamo ricevuto in prestito il girello. Apriti cielo. Se state pensando di rifare gli zoccolini di casa ma non avete voglia di staccarli, vi presto Sofia e nel giro di 10 minuti ve li avrà ridotti così male che si staccheranno da soli. Corre così veloce con quel coso e si butta a tutta velocità contro i muri che se non avesse il davantino ci si schianterebbe con il muso. Morale: il girello è un'arma di distruzione, Sofia ce la metto giusto un quarto d'ora, tempo sufficiente per fare danni.


Morale? Avere un bambino di 8 mesi è IMPEGNATIVO. Tanto, ma tanto tanto impegnativo. E non solo per l'aspetto motorio, è impegnativo per il mangiare, perché ok che Sofia mangia bene o male quello che mangiamo noi, ma significa comunque farle un piatto a parte, senza sale, condito con le sue cose, cosa che è dura da gestire se si vuole uscire a mangiare (cosa quindi che facciamo pochissime volte, se non dopo aver dato da mangiare a lei). Ci sono poi giorni che mangia bene e altri che dopo 3 cucchiaiate decide che il pasto è finito. E allora vado ancora di latte, che quello lo prende sempre. Leggo molto su questo argomento e sono abbastanza tranquilla del fatto che con i suoi tempi arriverà a fare un pasto completo pranzo e cena. Però essendo la prima, sono sempre piena di dubbi.

Ma forse l'aspetto più impegnativo da gestire in questa fase è come occupare il tempo. Nel senso che capita che Sofia giochi da sola per qualche minuto ma poi finisce sempre per tirarti in mezzo quindi in sostanza passi ore giocando con lei...e diciamo che ad 8 mesi non è che si possano fare dei giochi molto strutturati. Il che si traduce con lei che butta in giro tutti i giochi che ha, mette in bocca tutto e ti si arrampica addosso...graaaaaaaaaaande divertimento,ve lo assicuro :)

Arrivo a sera, in un giorno in cui sto tutto il tempo con lei, completamente sfinita, mentalmente più che altro. E non è questione di lamentarsi o meno, è la semplice verità. Poi ne parli con altre persone, in questo caso la maggior parte non ha figli, e ti dicono "Hai voluto la bicicletta?" (che poi a te, donna infertile, segue il sottinteso "al punto da accanirti per riuscire dove la natura aveva già deciso per te"). La mia risposta nella maggior parte dei casi vorrebbe essere: Sì, l'ho voluta, e infatti sto pedalando, non mi vedi?! Perché quello che tante persone non capiscono di quelli che hanno figli è che se ti lamenti non è perché non vorresti dei figli, semplicemente non vorresti che crescerli fosse così pesante in certi momenti. Ma non è che dire che sei stanca equivale per forza a rinnegare una scelta che hai fatto (che poi, se il figlio è il primo come nel mio caso, non hai davvero la minima idea di che cosa ti aspetta, brancoli nel buio, tra falsi miti e racconti di amiche/mamme/zie/nonne cercando di trovare il tuo equilibrio), è semplicemente un constatare che sei stanca. E' come se tu, che lavori e sei senza figli, quando torni dal lavoro e dici che sei stanca io ti dicessi: Cosa lavori a fare se ti stanca?! La stanchezza ci sta, in tutti, mamme o no. I motivi possono essere diversi, ma io credo che parlarne non possa fare che bene. Poi sicuramente io mamma arriverò a quando Sofia avrà 15 anni e rimpiangerò questo attaccamento che ha verso di me adesso...ma nel frattempo, sti cazzi!!!!!






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