Una delle peggiori categorie di mamme che esistono sono quelle che decidono di fare più figli in serie e poi cercano di convincere te che stai sbagliando a non seguire il loro luminoso esempio.
Io sono sempre stata circondata da mamme che vedono le cose in maniera diversa da me. E, di conseguenza, sono sempre stata quella "diversa", quella che si deve giustificare perché fa certe cose, prende certe decisioni. Dalla scelta di lavorare fino all'ultimo nonostante la PMA, nonostante il distacco, al rientro in ufficio senza godermi la maternità (che poi di rientro si può davvero parlare? E' durata meno di una settimana di vacanza la mia assenza dal lavoro, con la differenza che in quei giorni ho partorito una piccola maialina!).
E adesso, essendo che agli occhi del mondo Sofia è abbastanza "grande", partono i discorsi su quando farò un altro figlio. Questi discorsi non partono mai da me, io non amo intavolare discorsi su questi argomenti, così come non sono una che chiede mai ad una donna senza figli cosa aspetta a farne uno. Sarà che troppa gente ignorante faceva queste domande a me non immaginando nemmeno lontanamente la battaglia che stavo combattendo. Siccome io lo so, non chiedo. La sterilità è un dolore che ogni donna affronta a suo modo. E nella maggior parte dei casi non si ama sbandierarla. Quindi nel dubbio di avere di fronte a me una donna che desidererebbe disperatamente un figlio ma non riesce ad averlo, non faccio domande. Io non sono altrettanto fortunata da conoscere mamme così "sensibili". Che poi sono abbastanza sicura che sia una domanda buttata lì per fare conversazione, alla pari di "Hai già prenotato le ferie?".
Ma, ve lo assicuro, la risposta non è così scontata nè facile, perché entrano in gioco tutta una serie di variabili. La prima, fondamentale, indipendente dalla mia volontà, è l'avere a che fare con un problema alla base. Io e mio marito sappiamo benissimo che se e quando decideremo di avere un secondo bambino, per noi la strada naturale è preclusa. Poi mai dire mai in assoluto, ma le probabilità sono contro di noi e, per quanto mi riguarda, sono abbastanza serena a riguardo. Lo so, è una parte di me, ho metabolizzato la cosa, so che probabilmente non sarò mai la donna che concepisce un figlio in vacanza. Ma va bene così. Quindi decidere di avere un secondo figlio significa contattare il Fertility Center dove abbiamo fatto la PMA e dove abbiamo 2 embrioni crioconservati, fissare una visita, fare (io) tutta una serie di esami e poi, una volta avuto gli esiti, si può partire. Pinguino a disposizione, monitoraggio di accrescimento dell'endometrio e, al momento giusto tac, pronti per l'impianto dell'embrione e poi solite dita incrociate e beta dopo 14 giorni.
Se ci penso adesso è un desiderio che non riesco ad avere. Non riesco a pensarmi in questo momento di nuovo con la pancia, Sofia che non ha nemmeno due anni ed è ancora così dipendente e bisognosa di attenzioni, io sempre presa con il lavoro, lei che ad oggi è la mia priorità. Quando mi ripenso incinta un pò mi manca quella sensazione, credo sia stato il momento in cui più mi sono sentita bene nel mio corpo, ma non basta un pò di nostalgia per fare un altro figlio (anche se molti fanno figli per motivi ancora più banali!).
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Io e Sofia, la nostra vita sempre insieme! |
Quindi per adesso la risposta alla domanda "Ma il secondo quando lo fai !?" è "Magari anche mai". Primo, perché potrebbe essere una possibilità che non manco di ricordare a me stessa. Sofia è stata un miracolo che avremmo potuto non avere la fortuna di vedere realizzato, un secondo figlio è molto più di quanto potrei sperare. Secondo, perché non è il momento giusto. In questi anni, da quando abbiamo iniziato a provare ad avere un bambino, io e mio marito non abbiamo fatto altro che tirare la cinghia, correre a mille all'ora, sul lavoro e nella vita. Credo sia arrivato il momento, adesso che un pò di cose stanno per sistemarsi, di concederci un pò di riposo a livello mentale. Poi magari tra sei mesi sarò qui a contare i giorni per andare a riprendere il pinguino. Ma, oggi, penso a mia figlia, a mio marito, alle cose che vogliamo fare insieme e mi sento realizzata così.
In parte ammiro quelle donne che decidono di fare figli in serie, a breve distanza uno dall'altro, un pò per scelta e un pò per caso. Ma io non sono così. Cioè, caratterialmente non sono fatta per iniziare una cosa se prima non ho chiuso l'altra. Vero che una volta che hai un figlio non sarà mai un qualcosa che si chiude dopo un certo periodo. Ma, come dice chi c'è passato, l'amore si moltiplica. E ci credo. Ma in questo momento con Sofia sento di essere ancora nel vivo della nostra storia d'amore, abbiamo bisogno una dell'altra, per tutto il tempo che abbiamo a disposizione voglio stare con lei (e lei con me, ma questo è abbastanza scontato!). Un altro figlio costringerebbe me a dividermi e per ora non mi va. Con il lavoro che ho, le ore contate che ho, avere un secondo figlio adesso sarebbe una scelta irresponsabile. Quando Sofia sarà più grande, forse, chissà, magari ci daremo una seconda chance di sfidare la sorte. Ma per ora va bene così, siamo in credito con la fortuna e non manco di ricordarmene.
Credo che una donna debba decidere di provare ad avere un figlio quando sente dentro di sé che è il momento giusto, non per l'età, perché è rimasta l'unica a non aver ancora allargato la famiglia, perché magari ci sono problemi e perdo altro tempo. Ci sono donne che farebbero tre,quattro,cinque figli e la mancanza di libertà, i sacrifici e la vita sottosopra non le spaventa ma anzi si sentono nella loro dimensione ideale. Ci sono donne invece che hanno un solo figlio e sono completamente travolte e coinvolte da lui, incapaci di riportare in asse la loro vita perché quel +1 è diventato il centro di tutto il loro mondo. Ecco, io sono questo tipo di donna oggi, giusto o sbagliato che sia. Sono una donna che ama così totalmente sua figlia da non poter pensare di avere un altro figlio da amare quanto lei.
Quindi la prossima volta che vi viene da chiedervi perché non faccio un secondo figlio, ecco la risposta. Perché amo troppo la prima.
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