26 agosto 2016

AMARE UN PO' DI PIU (SE STESSE)

Ogni fase di cambiamento della mia vita è sempre stata accompagnata da un taglio di capelli. Dopo la laurea, dopo il matrimonio, prima di iniziare la ICSI, prima della nascita di Sofia. E anche adesso, che settembre ci porterà un bel pò di stravolgimenti, era d'obbligo cominciare con un look diverso.

Così ieri sera ho scelto quale sarebbe stato il taglio che mi sarei fatta oggi. E ho incrociato lei.


Non credo esistano molte altre persone sulla Terra con un viso bello e perfetto come quello di Natalie Portman. Insomma, essere divina anche senza capelli non è da tutte. Quindi ho deciso di ispirarmi a lei. Dopo aver riscosso il benestare delle mie amiche/consulenti d'immagine, ho mandato le foto alla mia parrucchiera che mi ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere. Mi ha scritto "Cosa manca a te? Coi suoi vestiti faresti la tua bella figura, sei una mammina giusta". E da quel momento ho iniziato a pensare.
A pensare al fatto che da quando ho partorito non sono più riuscita a vedermi davvero bella, nonostante io abbia perso tutti e 17 i kg che Sofia mi aveva gentilmente regalato in 9 mesi. Il mio corpo è cambiato, mi è rimasta la fissa della pancia, che se non mi piaceva prima figurarsi adesso (durante la gravidanza ho vissuto il miglior rapporto di sempre con il mio corpo). Il fatto è che ho questo maledetto vizio di pensare sempre all'aspetto negativo di una cosa e non a quello positivo. Sono una pessimista cronica. E questo mi porta spesso a considerarmi peggio di quello che sono.

E forse è arrivato il momento di dirmi che un pò brava lo sono. Per tutto quello che faccio ogni santissimo giorno, feriale o festivo, per non far mai mancare niente a mia figlia e a mio marito (anche se con lui certe volte mancante mi sento), per dare tutta me stessa in un lavoro che prima non sentivo mio e che adesso difendo a costo della vita perché mi permette di essere una madre migliore, per il tempo che concedo agli altri negandolo a me. Insomma, se mi fermo a pensarci bene faccio un sacco di cose ogni giorno, ho un sacco di responsabilità ma nonostante questo non mi tiro mai indietro, cerco di dipendere il meno possibile dagli altri a costo di togliere tempo a me. Certo, privarmi di tempo indica in un certo senso un'incapacità di fondo di ascoltare le mie esigenze. Ma io sono fatta così, do tutta me stessa per le persone che amo, dimenticandomi di me. Salvo poi arrivare al punto in cui mi sento sopraffatta dalla mancanza di tempo e sclero. Il problema è che non sono nella posizione di poter prendere solo una parte di questa vita. Ho un lavoro a tempo pieno che mi impegna tutto il giorno e che non posso delegare, ho una bambina piccola che ha tutto il diritto di avere una mamma che la segue e stia con lei quando non è in ufficio, un uomo che ho sposato e con cui passo decisamente meno tempo di quanto vorrei.

Ripenso spesso alla me di qualche anno fa, prima di Sofia. E mi rendo conto che non ero molto diversa. Lavoravo 12 ore al giorno, non mi risparmiavo mai, ero sempre presente per famigliari e amici. L'unica differenza era che, non essendoci Sofia, mi restava ancora del tempo per me. E allora scrivevo. Ora scrivere significa sottrarre tempo a qualcosa (una volta posticipo un certificato di 10 minuti, una volta scrivo quando Sofia dorme). Mi manca il tempo che prima avevo per leggere per esempio. Ma ho la consapevolezza che se non avessi anche una sola delle cose che ho adesso non starei davvero bene. Un lavoro part time non farebbe per me, sarà che non sono mai stata abituata ma quando devo gestire Sofia in un momento che non è il weekend non è sempre facile. Pensarmi senza Sofia è un qualcosa di assurdo, sarebbe come immaginarmi senza una parte di me. Pensarmi senza Daniele uguale. Abbiamo le nostre difficoltà ma siamo legati a doppio filo da questo esserino indemoniato e da un miliardo e mezzo di altri motivi, che ci rendono impossibile pensare di condividere la vita con qualcun altro.
Quindi la mia vita è complicata, ma io sono un giocoliere, tengo tutto in bilico. Sono stressata, esaurita, in eterna lotta con me stessa ma quando mi fermo a pensare a quello che ho, a quanto duramente ho lottato per ottenerlo e quali e quante soddisfazioni mi prenderò nel futuro (perché succederà, è scritto nel destino) non posso non sentirmi orgogliosa di quello che sto facendo. E' vero, non mi faccio una manicure dal mio matrimonio, mi taglio i capelli 2 volte all'anno e con la stessa frequenza (o forse meno) mi faccio la tinta. Non sono una mamma esemplare, porto mia figlia al parco giochi tipo una volta al mese quando va bene, in vacanza una settimana all'anno e da Mc Donald's ogni sabato a pranzo (e magari pure in settimana). Ma amo Sofia sopra ogni cosa, non era nemmeno nata e già avevo iniziato a mettere via soldi per la sua università, ha più di quanto avrebbe bisogno e so di non amarla di meno semplicemente perché non sto tutto il giorno con lei.

Spesso questa cosa dell'essere una mamma poco presente mi fa nascere profondi sensi di colpa, ma nella realtà dei fatti so che noi abbiamo trovato la nostra dimensione. Sofia a me, il suo papà e i suoi nonni. Non sono mai stata il genere di mamma che si fa prendere dal panico se deve separarsi da sua figlia. Forse non mi è stata data la possibilità di esserlo, forse non sarebbe stato comunque nel mio carattere. E Sofia ha capito perfettamente come funziona, sa che mamma alla mattina va al lavoro e poi ritorna sempre. La guardo e so che lei si fida di me. E, ecco, questo per me è un traguardo importante. Sapere che mia figlia quando non ci sono mi pensa ma non si sente abbandonata.



Tra nemmeno due settimane inizieremo l'inserimento alla sezione primavera. Sofia sarà di sicuro una delle più piccoline. Sento mamme che al momento di mandare i bambini all'asilo si distruggono in pianti e disperazione (le madri, non i figli eh). Ecco, a me non capiterà. Semplicemente perché potrò solo che apprezzare gli aspetti positivi della mia bambina inserita in una realtà nuova e stimolante. Certo, all'inizio non sarà facile, perché comunque significherà per lei imparare a stare in un ambiente sconosciuto senza il paracadute delle persone conosciute. Ma la mia cucciola è stata abituata da subito all'indipendenza, e sono certa che si divertirà un sacco e imparerà tantissime cose nuove. Vederla crescere giorno dopo giorno sotto i miei occhi non fa che rendermi orgogliosa delle scelte che ho fatto. Quindi col cavolo che non sono una buona madre, faccio ogni giorno del mio meglio e il meglio per mia figlia, che di sicuro non è avere 24/24 accanto una madre isterica e senza prospettive, ma è avere una mamma che quando torna a casa è tutta per lei...state tranquilli che a Sofia basta 1 ora per rifarsi di tutto il giorno in cui non mi vede!

Volete sapere alla fine com'è il risultato di sto taglio alla Natalie Portman? Eccolo qua.


E adesso siamo pronte per andare a comandare. Che la sfida abbia inizio. Sono pronta.

16 agosto 2016

IBIZA 2016 CON SOFIA. LA NOSTRA IDEA DI FAMIGLIA. LA NOSTRA IDEA DI VACANZA


Ore 21.00, giorno di Ferragosto. Siamo tornati ieri pomeriggio e: mio marito stamattina era già al lavoro, la mia piccola si è svegliata con il raffreddore e la febbre. Welcome back Famiglia Rossi, è proprio il caso di dirlo! Così dopo aver messo a letto Sofia, che nonostante il naso gocciolante e la tosse non perde la sua vivacità fuori dalla norma, ho deciso di ritagliarmi questo momento e di mettere nero su bianco quella che é stata la nostra settimana di vacanza (un pò poco ma il tempo che avevamo era questo).

Ibiza, quindi. Ovviamente tu dici Ibiza e tutti ti dicono "E ci vai con una bambina?". Beh non è che abbiamo portato Sofia al Pacha, anche se in effetti in questa settimana c'erano un paio di dj che il suo papà avrebbe volentieri sentito suonare. Siamo andati al nord, Cala San Vicente, un posto che solo i temerari raggiungono. E meno male, aggiungo io. Perché era il posto perfetto per noi. Spiaggia lunga, specie di lungomare dove andare col passeggino per fare addormentare Sofia, mare splendido e calmo e trasparente. Insomma, ancora una volta soldi (non pochi) ben spesi. E poi nel villaggio gente molto gentile e disponibile, Sofia si scatenava ogni sera con la baby dance e c'erano tanti bambini e in generale famiglie. Diciamo che, avesse avuto anche solo un paio di anni in più, sarebbe stata una vacanza tranquilla e rilassante per noi genitori. Abbiamo deciso di fare un'escursione a Formentera che, tornassi indietro, rifarei solo per il meraviglioso servizio fotografico che ci hanno fatto e che ci ha permesso di avere foto meravigliose di noi 3. Per il resto é stata una faticaccia indicibile soprattutto per Sofia che é arrivata a sera sfinita e io e Dany fuori di testa per la tensione e lo stress. Ok mare bello ma troppa troppa gente e troppo serrato il ritmo per vivere il tutto serenamente con una bimba così piccola.

Ibiza, sole cuore e taaaaaaaanto amore!

Quindi tu dici che sei stato in vacanza e la gente associa subito il pensiero che ti sei riposato e sei pronto ad un nuovo anno di sfide e obbiettivi. Invece...invece non c'é relax se hai una figlia come la mia. A meno che per relax intendiamo quel paio di ore che mi venivano concesse quando riuscivo a farle fare il riposino pomeridiano in camera e Dany restava con lei mentre io scendevo in spiaggia. Ho ringraziato mio marito ogni giorno per essere come é, il genere di papà che non se ne frega ma sta dietro a sua figlia per concedermi di rifiatare. Portava Sofia col passeggino ad addormentarsi la mattina, la teneva al pomeriggio. Insomma, non sarei arrivata alla fine di questa settimana senza il suo appoggio. Se ho potuto mettermi al sole e leggere qualche pagina di libro lo devo a lui. Per il resto Sofia era assolutamente fuori controllo. Sempre caricata a molla, sempre a correre da una parte all'altra della spiaggia. Ad un certo punto bisognava imporle di spegnersi e allora dopo un pò di resistenza cedeva, dormiva quell'oretta (a volte anche 2), e in quel momento d'oro ci sembrava quasi di essere in vacanza. Ma ovviamente non si poteva fare il bagno insieme e lasciare lei a dormire nel passeggino. Quindi si faceva tutto a turni oppure lo si faceva con lei, che era sicuramente meno romantico ma decisamente più pratico. Guardavo le coppie sdraiate vicino a noi e mi ricordavo di quando anche per me la vacanza era così: ozio,ricaricare le pile,staccare la spina. Poi però ieri, sull'aereo che ci stava portando di nuovo a casa dopo una settimana dove aveva visto posti nuovi, imparato a dire MARE e BUIO, ho guardato la Sofia e ho capito che per ogni volta in cui esasperata ed esaurita e in preda allo sclero ho pensato "Ma che follia é stata fare un figlio?", per due volte mi sono risposta sempre "Non sarei mai stata davvero felice senza".

A Formentera come i VIP!!!!

Perché alla fine per me adesso Sofia è un qualcosa di incredibilmente impegnativo ma allo stesso tempo fonte di costante orgoglio. Il modo in cui adesso interagisce, quando ti si avvicina e di sua iniziativa ti bacia, il profumo che ha il suo alito quando a 10 cm dal suo viso la guardo addormentarsi. Sarebbe più facile se lei non ci fosse? Sicuramente sì, senza ombra di dubbio posso affermarlo. Vivrei una vita diversa? Probabilmente sì, viaggerei di più, avrei più soldi in tasca alla fine del mese, Amazon non mi riconoscerebbe tra i suoi clienti più fidati. Sarei felice? No. Questo lo so per certo. Perché prima sono stata una donna senza un figlio, innamorata di suo marito ma consapevole di sentirsi incompleta. Poi sono stata una donna che non poteva avere un figlio, e ogni giorno vissuto con quella condanna sulle spalle non faceva che farmi sentire insoddisfatta della vita che avevo. Non era colpa di mio marito che non mi amava abbastanza. Semplicemente non bastava il suo amore per compensare quello che avevo da dare ad un figlio. Che é un qualcosa di diverso da ogni altro amore, è un amore totale e per la vita che puoi provare solo per qualcuno che custodisci dentro di te e poi dai alla luce. Poi sono stata una donna in attesa, 9 mesi di paura vissuti tutti con il solo scopo di stringerlo/la tra le braccia, Sofiego. Nessuno mi aveva preparato a quanto sarebbe stata vivace e dispotica e accentratrice mia figlia. Ora sono una donna con una figlia, che ama suo marito ancora più di prima per il semplice fatto che lui ha accettato di cambiare la sua vita e di viverla in funzione non più solo mia ma di me e di sua figlia.



Se penso a questa vacanza posso dire che no, non mi sono riposata ma che mi porto a casa ricordi meravigliosi. E che sono contenta di averlo fatto con mia figlia. C'é una foto splendida di Sofia seduta su un muretto a Formentera davanti alla spiaggia di Los Pujols, lei in primo piano e dietro questo mare meraviglioso. Vero che lei non ricorderà mai di essere stata lì, che per lei quel mare o la piscina dove fa acquaticità hanno la stessa attrattiva. Ma avevo promesso a me stessa che un figlio non ci avrebbe limitato come coppia ma, anzi, ci avrebbe fatto smuovere ancora di più nel realizzare i nostri desideri. Viaggiare é sempre stata una delle cose che più abbiamo amato fare. E ora che abbiamo ripreso non ci fermeremo più. Magari per raggiungere l'altra parte del mondo ci diamo ancora qualche anno...ma nel frattempo ci sono ancora un'infinità di posti meravigliosi che non abbiamo ancora visto. E che vedremo. Con Sofia, perché siamo una famiglia. E c'è chi passa ogni estate coi propri figli allo stesso bagno della stessa spiaggia dello stesso mare e chi ha iniziato a collezionare calamite ricordo dei posti dove é stata nei primi 2 anni della sua vita. Ogni famiglia è a se. E sono sempre stata convinta che quello che fa bene a noi fa bene ai nostri figli. Quindi, con le dovute attenzioni e senza sconfinare nell'egoismo di trascinare mia figlia in un posto solo per piacere mio, difficilmente per noi ci saranno vacanze in hotel sulla riviera. Semplicemente non le vivrei come vacanze. Io per staccare il cervello ho bisogno di allontanarmi, prendere un aereo, andare in un posto dove si parla un'altra lingua, dove trovo qualcosa che qua non c'è.

Tu sorridi e tutto è più bello, anche le nuvole!

Prossimamente vi racconterò i miei obbiettivi per questo nuovo "inizio anno". Nel frattempo spero vi piacciano le foto che ho deciso di condividere in esclusiva con voi (a parte qualcuna di me e Sofia come foto profilo su Facebook, non ho fatto nessun album). A presto.

2 agosto 2016

WEEKEND AL FAMILY HOTEL

Per chi ha dei figli, una delle questioni più spinose da risolvere è solitamente quella che riguarda le vacanze. Dove andare? Quanto lontano? Con che mezzo? Hotel, appartamento, villaggio, Marte?

Noi (più io veramente, ma mio marito ha dato il suo benestare) non potevamo sopportare un'altra settimana ad agosto rinchiusi in appartamento in Liguria. L'unica settimana di ferie su 52 totali di lavoro in un anno. Avevo bisogno di riprendere il contatto con una realtà che sento sempre meno mia. Morale della favola, ci siamo buttati sull'estero. Baleari, Ibiza (zona tranquilla, niente David Guetta, solo noi e le capre), villaggio. Il che significa aereo, un'ora e mezza ma per Sofia sarà il battesimo del volo quindi con tutte le incognite che questo comporta. Sto cercando di tranquillizzarmi, di trovare dentro di me un briciolo di ottimismo, soprattutto considerata la cifra che abbiamo sborsato. Ma il weekend appena trascorso non mi fa stare tranquilla.



Sabato 30 luglio io e Marito abbiamo festeggiato 5 anni di matrimonio (Ringrazio di cuore quelle 3 persone che se ne sono ricordate, sorvoliamo su quelle che, nonostante siano state al nostro matrimonio, se ne sono fregate). E abbiamo deciso di regalarci un weekend. Trattandosi dell'anniversario di matrimonio avremmo dovuto ritagliarci qualche giorno solo noi 2, ma poi ovviamente il senso di colpa ha avuto la meglio e quindi tac, eccoci in quel di Diano Marina (praticamente sentivamo l'odore di Andora dietro l'angolo). Volendo fare i genitori premurosi abbiamo optato per un Family Hotel. Che in parole povere significa un posto child friendly dove i bambini sono seguiti dalle animatrici (solo dai 3 anni in su però), si ha accesso 24/24 a pappe, omo, latte fresco e tutta la compagnia (quindi non devi portarti roba da casa).
Considerazioni. Lasciamo stare il fatto che, stando lì solo per il weekend, ci è toccata la camera probabilmente messa peggio, con piastrelle sbeccate e nessun regalino per Sofia ad attenderci (come invece è stato fatto per chi, probabilmente, ha optato per passare lì le proprie vacanze). Nel complesso il personale è stato molto disponibile, ha assecondato le mie richieste per i pasti di Sofia, quindi nulla da dire. Potrebbe essere un posto dove tornare quando Sofia è più grandina. Se io volessi fare le vacanze a Diano Marina. Se io non volessi vedere il mondo. Se per me la Liguria fosse il mondo. Quindi anche no.
Il fatto è che Sofia in un ambiente nuovo si trasforma. Soprattutto in questa fase della sua crescita. Quindi il momento dei pasti è stato complicato, definiamolo così. O meglio, lei il suo lo mangiava, ma poi rendeva impossibile mangiare a noi, non voleva stare nel seggiolone, pretendeva di correre per i tavoli, urlava il suo solito mantra MAMMA-PAPA-NONNO.

E qui ecco la cosa sorprendente, che mai ti aspetteresti in un Family Hotel. LE ALTRE FAMILY CHE TI FISSANO CON L'ARIA SCOCCIATA. Ma fammi capire? Ma tu tuo figlio lo hai cagato fuori che aveva già 8 anni? Perché se no non si spiega quell'espressione sulla faccia che sembra dire "Che palle questa bambina, falla smettere di lagnarsi". I bambini a 2 anni fanno così. Fanno i bambini. Che poi, se posso permettermi, non credo che mettersi a imboccare bambini imbambolati davanti all'ennesimo cartone animato di Peppa Pig sul cellulare possa definirsi un grande atteggiamento. Io faccio capire a mia figlia che quando la mamma e il papà sono a tavola si sta a tavola tutti insieme, lei può non essere d'accordo, ma il ricatto non lo uso. Se vuole mostrare il suo dissenso lo faccia, non cambia la sostanza. Quindi francamente mi ha lasciata un pò così l'idea che in un posto dove dovremmo sentirci davvero tutti sulla stessa barca (visto che non era solo Sofia quella che piangeva/faceva capricci/rognava), ci si permetteva il lusso di stare lì a giudicarsi. Comunque chiudiamo la parentesi perché ci sono stati anche momenti carini. Tipo quando Sofia faceva i suoi 2 pisolini giornalieri, mattina e pomeriggio, nel passeggino, in spiaggia. E avevo quell'ora e mezza d'aria per rifiatare. Allora la guardavo dormire beata e mi dicevo che la vita del genitore è una faticaccia, nel senso che non hai più una vera vita, però come fai a non essere orgoglioso di quel musetto lì? Sì, capricci, pianti, non voglia di dormire compresi.


Adesso bisogna pensare al fatto che domenica ci aspetta una nuova esperienza. Pronti o no, si parte! E, in tutta sincerità, ne ho un disperato bisogno. A tutti quelli che sono in partenza, che sono già al mare o che ci andranno, auguro delle splendide giornate. Noi cercheremo di riposare un pò, anche perché, a inizio settembre, ci aspetta l'inserimento alla sezione primavera. Già solo per prepararmi a quello avrei bisogno di almeno un mese di ferie. Da sola però.

COSA MI PORTO NELL' ANNO NUOVO

Quest'anno gli anni saranno 39. Non me li sento, non sono pronta. Se penso che mia figlia ne compirà 9 poi! Mi sembra pazzesco quanto ve...