2 agosto 2016

WEEKEND AL FAMILY HOTEL

Per chi ha dei figli, una delle questioni più spinose da risolvere è solitamente quella che riguarda le vacanze. Dove andare? Quanto lontano? Con che mezzo? Hotel, appartamento, villaggio, Marte?

Noi (più io veramente, ma mio marito ha dato il suo benestare) non potevamo sopportare un'altra settimana ad agosto rinchiusi in appartamento in Liguria. L'unica settimana di ferie su 52 totali di lavoro in un anno. Avevo bisogno di riprendere il contatto con una realtà che sento sempre meno mia. Morale della favola, ci siamo buttati sull'estero. Baleari, Ibiza (zona tranquilla, niente David Guetta, solo noi e le capre), villaggio. Il che significa aereo, un'ora e mezza ma per Sofia sarà il battesimo del volo quindi con tutte le incognite che questo comporta. Sto cercando di tranquillizzarmi, di trovare dentro di me un briciolo di ottimismo, soprattutto considerata la cifra che abbiamo sborsato. Ma il weekend appena trascorso non mi fa stare tranquilla.



Sabato 30 luglio io e Marito abbiamo festeggiato 5 anni di matrimonio (Ringrazio di cuore quelle 3 persone che se ne sono ricordate, sorvoliamo su quelle che, nonostante siano state al nostro matrimonio, se ne sono fregate). E abbiamo deciso di regalarci un weekend. Trattandosi dell'anniversario di matrimonio avremmo dovuto ritagliarci qualche giorno solo noi 2, ma poi ovviamente il senso di colpa ha avuto la meglio e quindi tac, eccoci in quel di Diano Marina (praticamente sentivamo l'odore di Andora dietro l'angolo). Volendo fare i genitori premurosi abbiamo optato per un Family Hotel. Che in parole povere significa un posto child friendly dove i bambini sono seguiti dalle animatrici (solo dai 3 anni in su però), si ha accesso 24/24 a pappe, omo, latte fresco e tutta la compagnia (quindi non devi portarti roba da casa).
Considerazioni. Lasciamo stare il fatto che, stando lì solo per il weekend, ci è toccata la camera probabilmente messa peggio, con piastrelle sbeccate e nessun regalino per Sofia ad attenderci (come invece è stato fatto per chi, probabilmente, ha optato per passare lì le proprie vacanze). Nel complesso il personale è stato molto disponibile, ha assecondato le mie richieste per i pasti di Sofia, quindi nulla da dire. Potrebbe essere un posto dove tornare quando Sofia è più grandina. Se io volessi fare le vacanze a Diano Marina. Se io non volessi vedere il mondo. Se per me la Liguria fosse il mondo. Quindi anche no.
Il fatto è che Sofia in un ambiente nuovo si trasforma. Soprattutto in questa fase della sua crescita. Quindi il momento dei pasti è stato complicato, definiamolo così. O meglio, lei il suo lo mangiava, ma poi rendeva impossibile mangiare a noi, non voleva stare nel seggiolone, pretendeva di correre per i tavoli, urlava il suo solito mantra MAMMA-PAPA-NONNO.

E qui ecco la cosa sorprendente, che mai ti aspetteresti in un Family Hotel. LE ALTRE FAMILY CHE TI FISSANO CON L'ARIA SCOCCIATA. Ma fammi capire? Ma tu tuo figlio lo hai cagato fuori che aveva già 8 anni? Perché se no non si spiega quell'espressione sulla faccia che sembra dire "Che palle questa bambina, falla smettere di lagnarsi". I bambini a 2 anni fanno così. Fanno i bambini. Che poi, se posso permettermi, non credo che mettersi a imboccare bambini imbambolati davanti all'ennesimo cartone animato di Peppa Pig sul cellulare possa definirsi un grande atteggiamento. Io faccio capire a mia figlia che quando la mamma e il papà sono a tavola si sta a tavola tutti insieme, lei può non essere d'accordo, ma il ricatto non lo uso. Se vuole mostrare il suo dissenso lo faccia, non cambia la sostanza. Quindi francamente mi ha lasciata un pò così l'idea che in un posto dove dovremmo sentirci davvero tutti sulla stessa barca (visto che non era solo Sofia quella che piangeva/faceva capricci/rognava), ci si permetteva il lusso di stare lì a giudicarsi. Comunque chiudiamo la parentesi perché ci sono stati anche momenti carini. Tipo quando Sofia faceva i suoi 2 pisolini giornalieri, mattina e pomeriggio, nel passeggino, in spiaggia. E avevo quell'ora e mezza d'aria per rifiatare. Allora la guardavo dormire beata e mi dicevo che la vita del genitore è una faticaccia, nel senso che non hai più una vera vita, però come fai a non essere orgoglioso di quel musetto lì? Sì, capricci, pianti, non voglia di dormire compresi.


Adesso bisogna pensare al fatto che domenica ci aspetta una nuova esperienza. Pronti o no, si parte! E, in tutta sincerità, ne ho un disperato bisogno. A tutti quelli che sono in partenza, che sono già al mare o che ci andranno, auguro delle splendide giornate. Noi cercheremo di riposare un pò, anche perché, a inizio settembre, ci aspetta l'inserimento alla sezione primavera. Già solo per prepararmi a quello avrei bisogno di almeno un mese di ferie. Da sola però.

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