Ogni fase di cambiamento della mia vita è sempre stata accompagnata da un taglio di capelli. Dopo la laurea, dopo il matrimonio, prima di iniziare la ICSI, prima della nascita di Sofia. E anche adesso, che settembre ci porterà un bel pò di stravolgimenti, era d'obbligo cominciare con un look diverso.
Così ieri sera ho scelto quale sarebbe stato il taglio che mi sarei fatta oggi. E ho incrociato lei.
Non credo esistano molte altre persone sulla Terra con un viso bello e perfetto come quello di Natalie Portman. Insomma, essere divina anche senza capelli non è da tutte. Quindi ho deciso di ispirarmi a lei. Dopo aver riscosso il benestare delle mie amiche/consulenti d'immagine, ho mandato le foto alla mia parrucchiera che mi ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere. Mi ha scritto "Cosa manca a te? Coi suoi vestiti faresti la tua bella figura, sei una mammina giusta". E da quel momento ho iniziato a pensare.
A pensare al fatto che da quando ho partorito non sono più riuscita a vedermi davvero bella, nonostante io abbia perso tutti e 17 i kg che Sofia mi aveva gentilmente regalato in 9 mesi. Il mio corpo è cambiato, mi è rimasta la fissa della pancia, che se non mi piaceva prima figurarsi adesso (durante la gravidanza ho vissuto il miglior rapporto di sempre con il mio corpo). Il fatto è che ho questo maledetto vizio di pensare sempre all'aspetto negativo di una cosa e non a quello positivo. Sono una pessimista cronica. E questo mi porta spesso a considerarmi peggio di quello che sono.
E forse è arrivato il momento di dirmi che un pò brava lo sono. Per tutto quello che faccio ogni santissimo giorno, feriale o festivo, per non far mai mancare niente a mia figlia e a mio marito (anche se con lui certe volte mancante mi sento), per dare tutta me stessa in un lavoro che prima non sentivo mio e che adesso difendo a costo della vita perché mi permette di essere una madre migliore, per il tempo che concedo agli altri negandolo a me. Insomma, se mi fermo a pensarci bene faccio un sacco di cose ogni giorno, ho un sacco di responsabilità ma nonostante questo non mi tiro mai indietro, cerco di dipendere il meno possibile dagli altri a costo di togliere tempo a me. Certo, privarmi di tempo indica in un certo senso un'incapacità di fondo di ascoltare le mie esigenze. Ma io sono fatta così, do tutta me stessa per le persone che amo, dimenticandomi di me. Salvo poi arrivare al punto in cui mi sento sopraffatta dalla mancanza di tempo e sclero. Il problema è che non sono nella posizione di poter prendere solo una parte di questa vita. Ho un lavoro a tempo pieno che mi impegna tutto il giorno e che non posso delegare, ho una bambina piccola che ha tutto il diritto di avere una mamma che la segue e stia con lei quando non è in ufficio, un uomo che ho sposato e con cui passo decisamente meno tempo di quanto vorrei.
Ripenso spesso alla me di qualche anno fa, prima di Sofia. E mi rendo conto che non ero molto diversa. Lavoravo 12 ore al giorno, non mi risparmiavo mai, ero sempre presente per famigliari e amici. L'unica differenza era che, non essendoci Sofia, mi restava ancora del tempo per me. E allora scrivevo. Ora scrivere significa sottrarre tempo a qualcosa (una volta posticipo un certificato di 10 minuti, una volta scrivo quando Sofia dorme). Mi manca il tempo che prima avevo per leggere per esempio. Ma ho la consapevolezza che se non avessi anche una sola delle cose che ho adesso non starei davvero bene. Un lavoro part time non farebbe per me, sarà che non sono mai stata abituata ma quando devo gestire Sofia in un momento che non è il weekend non è sempre facile. Pensarmi senza Sofia è un qualcosa di assurdo, sarebbe come immaginarmi senza una parte di me. Pensarmi senza Daniele uguale. Abbiamo le nostre difficoltà ma siamo legati a doppio filo da questo esserino indemoniato e da un miliardo e mezzo di altri motivi, che ci rendono impossibile pensare di condividere la vita con qualcun altro.
Quindi la mia vita è complicata, ma io sono un giocoliere, tengo tutto in bilico. Sono stressata, esaurita, in eterna lotta con me stessa ma quando mi fermo a pensare a quello che ho, a quanto duramente ho lottato per ottenerlo e quali e quante soddisfazioni mi prenderò nel futuro (perché succederà, è scritto nel destino) non posso non sentirmi orgogliosa di quello che sto facendo. E' vero, non mi faccio una manicure dal mio matrimonio, mi taglio i capelli 2 volte all'anno e con la stessa frequenza (o forse meno) mi faccio la tinta. Non sono una mamma esemplare, porto mia figlia al parco giochi tipo una volta al mese quando va bene, in vacanza una settimana all'anno e da Mc Donald's ogni sabato a pranzo (e magari pure in settimana). Ma amo Sofia sopra ogni cosa, non era nemmeno nata e già avevo iniziato a mettere via soldi per la sua università, ha più di quanto avrebbe bisogno e so di non amarla di meno semplicemente perché non sto tutto il giorno con lei.
Spesso questa cosa dell'essere una mamma poco presente mi fa nascere profondi sensi di colpa, ma nella realtà dei fatti so che noi abbiamo trovato la nostra dimensione. Sofia a me, il suo papà e i suoi nonni. Non sono mai stata il genere di mamma che si fa prendere dal panico se deve separarsi da sua figlia. Forse non mi è stata data la possibilità di esserlo, forse non sarebbe stato comunque nel mio carattere. E Sofia ha capito perfettamente come funziona, sa che mamma alla mattina va al lavoro e poi ritorna sempre. La guardo e so che lei si fida di me. E, ecco, questo per me è un traguardo importante. Sapere che mia figlia quando non ci sono mi pensa ma non si sente abbandonata.
Tra nemmeno due settimane inizieremo l'inserimento alla sezione primavera. Sofia sarà di sicuro una delle più piccoline. Sento mamme che al momento di mandare i bambini all'asilo si distruggono in pianti e disperazione (le madri, non i figli eh). Ecco, a me non capiterà. Semplicemente perché potrò solo che apprezzare gli aspetti positivi della mia bambina inserita in una realtà nuova e stimolante. Certo, all'inizio non sarà facile, perché comunque significherà per lei imparare a stare in un ambiente sconosciuto senza il paracadute delle persone conosciute. Ma la mia cucciola è stata abituata da subito all'indipendenza, e sono certa che si divertirà un sacco e imparerà tantissime cose nuove. Vederla crescere giorno dopo giorno sotto i miei occhi non fa che rendermi orgogliosa delle scelte che ho fatto. Quindi col cavolo che non sono una buona madre, faccio ogni giorno del mio meglio e il meglio per mia figlia, che di sicuro non è avere 24/24 accanto una madre isterica e senza prospettive, ma è avere una mamma che quando torna a casa è tutta per lei...state tranquilli che a Sofia basta 1 ora per rifarsi di tutto il giorno in cui non mi vede!
Volete sapere alla fine com'è il risultato di sto taglio alla Natalie Portman? Eccolo qua.
E adesso siamo pronte per andare a comandare. Che la sfida abbia inizio. Sono pronta.
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