27 febbraio 2017

CHI NON HA MA PENSA DI SAPERE

Quando ho deciso di chiamare il mio blog "Tutte brave coi figli degli altri", il riferimento era a quelle mamme che la sanno sempre più lunga di te e ti riempiono di consigli non richiesti. Quelle che tu sei una madre degenere ma poi si scopre che loro fanno cose immensamente più raccapriccianti di te. Una guerra tra poveri insomma. Poi però andando avanti mi sono resa conto che no, non sono le altre mamme la categoria più difficile da gestire e arginare. Sono le non mamme. Quelle che dall'alto della loro INESISTENTE ESPERIENZA MATERNA si sentono in diritto di giudicare e dare consigli a te che un figlio ce l'hai e che lo cresci ogni giorno (e qualcosa dovresti averlo imparato e capito, quanto meno solo per il fatto che ripeti le stesse cose ogni giorno tutti i giorni da mesi se non da anni e non sei ancora stata internata!).

Smorziamo subito eventuali polemiche. Non è una guerra tra donne, non è mio intento scatenarla e non è mio intento lanciare messaggi subliminali. Chi deve sapere, sa già. Non sono una che ha peli sulla lingua io. Il fatto è che noi donne abbiamo sempre il vizio di rivaleggiare tra di noi. E così creiamo ogni giorno un motivo più o meno plausibile per "scatenare l'inferno". C'è l'eterna lotta tra mamme casalinghe e mamme lavoratrici su chi fa di più, chi è più stanca, chi ha fatto la scelta più giusta. Questo è un evergreen che non andrà mai fuori moda. Ne avevo parlato anche io in un post nel lontano 2015, ovviamente dal punto di vista della mamma lavoratrice con il suo solito carico da novanta di sensi di colpa per non poter stare con i figli quanto vorrebbe. Tempo di qualità è il suo mantra. Ultimamente però, a fronte del fatto che sempre più donne decidono, per svariati motivi, di non diventare mamme, lo scontro tra donne si è spostato lì. Mamme VS donne senza figli. Ed è una battaglia più sottile e a suo modo più dura da combattere. Perché si parte da 2 piani diversi. Due categorie di donne che credono entrambe di aver fatto la migliore scelta possibile e la difendono strenuamente. Con la differenza che, la mamma, è una donna con qualcosa in più. E' una donna con un figlio. E, se ha un figlio piccolo, con tutto il carico di difficoltà di organizzazione, di cambiamento pratico e a livello mentale e fisico e personale e di coppia, la mamma è una donna che non riesce in alcun modo a trovare comprensione nella donna senza figli. Semplicemente perché lei non sa. Non può sapere. Per la donna senza figli sei tu che sei incapace di organizzarti e gestirti, non è che la tua vita è più stancante della sua, è solo che ti nascondi dietro a tuo figlio per sopperire alla tua pigrizia (sticazzi, mi viene da dire. Ma non precorriamo i tempi, continuate a seguirmi).

Io non mi sento nella necessità di dover spiegare alle donne senza figli che cosa significa essere mamma. Nota bene: con donne senza figli intendo quelle donne che hanno consapevolmente scelto di non essere madri, non quelle donne che cercano e desiderano una maternità che non arriva, perché in questo caso il non riuscire a comprendere è dato da questioni ben più profonde e laceranti (ne so qualcosa, ho vissuto per anni in quel ruolo). Certo, se ti soffermi a guardare la mamma con l'occhiaia perenne perché sono 2 anni che non dorme più di 4 ore di fila, riesce a farsi una doccia solo se qualcuno le tiene il bambino, urla e sclera perché sono 15 minuti che ripete di infilarsi le scarpe che è ora di uscire, è ovvio che anche io ti direi che hai fatto bene a non fare un figlio. I figli piccoli ti logorano. Dal di dentro. Fisicamente e mentalmente. Potremmo fermarci qui e prendere atto del fatto che tutte quelle che hanno deciso di fare un figlio sono state delle emerite cretine visto lo sbattimento pazzesco a fronte di un minimo tornaconto (perché dopotutto tu stai lì, tette al vento 20 ore su 24, cambi pannolini come se non ci fosse un domani, canti ninna nanne che nemmeno Mariah Carey e cosa ricevi in cambio? Se ti va bene una bella vomitata sulla maglietta!).

Peccato che c'è un MA. O meglio, non peccato. Per fortuna, altrimenti la razza umana si sarebbe estinta da millenni. E' innegabile che se metti sul piatto solo le cose che l'avere un figlio ti toglie, in termini di libertà, benessere fisico, economico, di vita sociale, ti cadono le palle. A livello pratico la vita con un figlio cambia, e non cambia perché noi genitori siamo pigri individui che decidiamo volontariamente di smettere di vivere per noi stessi. La vita cambia perché arriva una persona dipendente in tutto e per tutto da te. A lui non interessa se tu sei stanca, non mangi da 18 ore, hai 40 di febbre e non riesci nemmeno ad alzarti dal letto. Tu sei la mamma. La sua mamma. E lui è affare tuo, in tutto e per tutto. Quindi semplicemente vai avanti. Il fatto è che quando diventi mamma (parlo di donne in questo caso, perché credo che la discrepanza sia dirompente, molto più che per l'uomo che diventa papà, per quanto l'amore totalizzante verso un figlio lo provano anche loro), tutto ti si riassetta a livello mentale. Ti cambiano le priorità, le prospettive, i sogni, i limiti. Non è solo la forza che acquisisci quando partorisci e ti senti una divinità. E' la forza che ti spinge ogni giorno ad andare avanti nonostante il tuo corpo sia completamente scarico di energia. Poi chissà come, l'energia da qualche parte arriva, e sposti il masso ancora un metro più avanti. Un figlio ti regala a livello emozionale quello che niente e nessuno potrà mai essere in grado di darti allo stesso modo. Non è un amore alla pari, come quello tra due sposi. No, è un qualcosa che è nato da te, che vive attraverso te, che sarà sempre una parte di te pur camminando nel mondo.


L'amore sei tu!


Il grosso "malinteso" che si genera con le donne senza figli è che, in quanto mamme, loro credono che noi non abbiamo il diritto di lamentarci per il fatto che nostro figlio non ci fa dormire la notte, ci toglie tempo anche per le cose più banali, ci lascia prive di forze alla fine di un weekend. Come se desiderare una notte interna di sonno equivalga a rinnegare quel figlio che tanto abbiamo desiderato. Bene, donne senza figli, voglio dirvi una cosa. Quando una mamma si lamenta non è perché vuole cercare di vendervi suo figlio o stia pensando di aver commesso un madornale errore avendo desiderato una famiglia. Sta semplicemente cercando conforto e sostegno riguardo a quello che, in questo momento della sua vita, E' LA SUA VITA. Per quanto a voi possa apparire misera, deludente, povera di stimoli e di momenti da ricordare, una mamma deve fare i conti con un'infinità di cose pratiche alle quali no, un neonato non può provvedere da sé mentre noi ci diamo lo smalto, andiamo alla SPA o beviamo vino rosso all'happy hour.
Così come voi ci parlate del vostro capo che vi rompe le palle, di quel tipo carino che avete incrociato in palestra, dell'estetista che vi ha fatto una pessima manicure o dell'ultimo locale in cui siete state a cena, perché queste sono cose che capitano nella vostra vita, e vi aspettate che noi partecipiamo alla conversazione, esprimiamo un parere o vi diamo il nostro sostegno o conforto a seconda dei casi, allo stesso modo anche noi, donne con figli, ci aspetteremmo di poter parlare con voi di quello che capita nella nostra vita. E la cosa bella è che nemmeno ve lo chiediamo un parere, perché sappiamo che non avendo figli non avete l'esperienza per poterci dire come avete affrontato il primo dentino che doveva spuntare, un anno di notti insonni o l'inserimento al nido o un viaggio di 10 ore con un fagottino di 6 mesi. Vorremmo semplicemente poterci sedere e sfogare, raccontandovi quanto la vita da mamma sia incredibilmente frustrante in certi momenti ma anche così magnifica in tanti altri. Sappiamo che riguardo a tante cose non potete capirci, così come noi non riusciamo a capire il perché di tante vostre scelte. Ma la verità è che noi mamme siamo profondamente insicure. Sul nostro essere mamme, sulla nostra capacità di tornare ad essere donne lavoratrici, sul nostro essere parte di una coppia che ha acquisito tutta un'altra dimensione, sul poterci prendere del tempo per noi senza che nostro figlio ne risenta. Tutto quello di cui avremmo bisogno sarebbe sentirci dire "Sei una brava mamma, nonostante tutto". Detto da voi avrebbe un sapore speciale.

Quindi, per concludere, care donne senza figli che avete la (s)fortuna di avere una mamma tra le vostre amicizie, siate pazienti con lei. Le mamme dormono poco, hanno a che fare con delle piccole personcine lunatiche, instabili, strafottenti e mooooooolto lamentose. E' normale che appena riescono ad avere contatti con persone più alte di 1 metro riversino su di loro tutta la frustrazione che provano. E spesso danno un'idea sbagliata dell'essere genitori. Lo dico perché sono io la prima a rendermene conto. Quando parlo con amici senza figli attacco a lagnarmi di quanto sia dura gestire Sofia, di quanto sono stanca, di quanto vorrei più tempo, di quanto vorrei poter fare tante cose che poi non faccio. Poi guardo quella cosina meravigliosa che è mia figlia e mi rendo conto che sì, sono stanca, la mia vita è una routine dalla quale non riesco ad uscire ma solo perché adesso Sofia è ancora troppo piccola per fare certe cose da sola (nonostante spesso noi vorremmo che lei si comportasse da bambina di 10 anni ne ha solo 2, non è che certe cose non vuole farle per farti un dispetto, nemmeno capisce cosa le stai chiedendo!). Il fatto è che ogni persona è a sé. C'è quella che racconta tutto e quella che tiene le cose per sé e si mette su una maschera. Io non riesco ad essere così, se mi chiedi come sto e ho dormito 3 ore durante la notte perché devo fingere di essere appena tornata da un massaggio rilassante? Il retro della medaglia dell'essere così è che spesso le persone capiscono solo quello che vogliono, spesso sono io che non mi spiego bene. Morale della favola, che il più delle volte incappo in chi si sente in dovere di dirmi come dovrei vivere la mia vita, perché sbaglio a fare certe cose, che non dovrei essere così e dovrei fare cosà. Se mi serve un parere ve lo chiederò, promesso. Nel frattempo però, non fate domande se non volete sentire le risposte. Se vi infastidisce la mia vita monotona di mamma con una figlia di 2 anni che fa il riposino pomeridiano, guarda a ciclo continuo Peppa Pig, interrompe 150 volte qualunque conversazione, caga nei posti e nei momenti meno opportuni...beh, non so cosa dirvi. Il fatto è questo: la differenza tra una donna senza figli e una mamma è che una donna senza figli potrà diventare una mamma. Una mamma invece, non torna più indietro. E, credete a me, non lo farebbe nemmeno...Voi rinuncereste al vostro cuore?

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