Ci pensavo ieri mattina.
Come ogni mattina Sofia si sveglia. Io mi sveglio. Mai il contrario. Scendiamo in soggiorno e andiamo ad accendere la TV per vedere Peppa Pig. Sky mi rimanda uno schermo completamente blu, con in sottofondo la voce di Peppa. Panico. Sofia inizia "Rotto, mamma, rotto". Dovete sapere che mia figlia è parecchio abitudinaria. Il che significa che ci sediamo ogni mattina nello stesso punto del divano, lei in braccio, io le do il latte, lei guarda Peppa Pig. Poi ci vestiamo (che sembra una cosa facile, invece richiede calma e sangue freddo, tanta pazienza e soprattutto tanta capacità di mediazione) e riusciamo, se Dio vuole, ad uscire e andare all'asilo. Detto così sembra una passeggiata. Credetemi, non lo è.
Comunque ieri mattina Sky decide di remarmi contro. Non si può fare colazione a casa senza Peppa Pig, quindi accendo la tv in cucina, mi siedo sulla scala (fredda e dura), mi prendo in braccio Sofia e lei si scola il suo biberon guardando Peppa Pig sulla tv piccola mentre io me ne sto lì, con il culo dolorante, la schiena a pezzi e un maialino di 13 kg e passa in braccio.
Ma mentre ce l'ho lì lei mi si accoccola addosso e io inizio a darle tanti baci sulle guance, sui capelli. Lei sta lì, soddisfatta, mi abbraccia "Ancoa mamma, ancoa". Solitamente è una bimba molto indipendente, non ama troppo le smancerie, ma ci sono dei momenti, come questi, in cui dimostra tutti i suoi 2 anni. E io all'improvviso realizzo. HA SOLO 2 ANNI. La mia bimba che canta, balla, fa (certe volte) la pipì nel water, sta imparando a vestirsi da sola, usa l'iPad meglio di me e sa mettere in pausa e far ripartire il My Sky da sola, ha solo 2 anni. Nemmeno 1000 giorni di vita. E io ho amato ogni singolo giorno di lei da quando è nata. Anzi, da quando ho saputo che sarebbe arrivata.
Il fatto è che noi genitori, soprattutto noi genitori che lavoriamo, viviamo sempre in debito di tempo. Per noi stessi, per la coppia, per il relax. E vorremmo così disperatamente che nostro figlio/a ci facesse dormire un pò di più nel weekend, giocasse un'oretta da sola mentre noi ci diamo lo smalto. Il fatto è che adesso che è piccola e bisognosa di aiuto per fare il 90% delle cose vorremmo che crescesse in fretta. Ma quando poi sarà cresciuta? Avremo chissà quali altri problemi, pensieri. E lei non sarà più lì, disposta a farsi coccolare, baciare, stringere. Mi dirà "Non capisci un cazzo, mamma". Siamo davvero sicuri che non rimpiangeremo questa fase, in cui siamo il loro tutto e non immaginano nemmeno che esiste la possibilità che noi sbagliamo in qualcosa? Adesso per i nostri figli siamo infallibili, pendono dalle nostre labbra, si fidano ciecamente di noi, piangono perché non vorrebbero lasciarci mai. Come reagiremo quando invece il velo verrà levato dai loro occhi e scopriranno che, anche noi, siamo persone che sbagliano e che non abbiamo sempre tra le mani la verità? Non so voi, ma io un pò di paura ce l'ho.
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Mamma, sei mia!!!!!!!! |
Certe volte mi sento dire da mio marito "Gliele dai vinte tutte". Un pò è vero. Sono quel genere di mamma che, lavorando, tende un pò a compensare la distanza e la mancanza di tempo con qualche concessione di troppo. Magari dopo aver sbottato per la stanchezza, per non essere riuscita a tirare il fiato nemmeno 2 ore in tutto il weekend. Poi me ne pento e magari, lo ammetto, per non prolungare il capriccio, cedo. Al ciuccio, alla coccola extra (devo dire, a mia discolpa, che non sono una che compensa acquistando giocattoli o altro). Poi però mi fermo a pensare e mi chiedo: Davvero prenderla in braccio quando me lo chiede è un dargliela vinta? Darle il ciuccio 15 minuti prima di andare a nanna, quando è già stanca, la porterà ad essere un'adolescente ribelle?
Forse Sofia ha dalla sua l'essere stata incredibilmente desiderata e attesa e questo un pò condiziona il mio essere mamma, il mio volerle dimostrare ogni giorno quanto sia grata per il suo esserci, per come mi ha riempito la vita. E lei, che è furba e intelligente, ha iniziato a capire che con il capriccio la mamma si commuove e lei ottiene quello che vuole. E' sbagliato, lo so. Ma non posso farci niente. La amo. Immensamente. In quel modo in cui puoi amare solo un figlio. E io non riesco a non dimostrarglielo. Perché sono convinta che alla fine l'amore non è mai abbastanza. Non saranno i troppi baci o le troppe coccole a far diventare un bimbo di 2 anni un teppistello viziato a 15. Io voglio che Sofia cresca con la consapevolezza che la sua mamma la ama più di tutto. A 2 anni quale altro modo ho per dimostrarglielo se non darle da mangiare, cambiarle i pannolini, lavarla, farla addormentare, coccolarla e giocare con lei?
E ieri mentre ero seduta su quel gradino della scala ho pensato proprio a questo: che essere mamma di una bimba di 2 anni è faticoso, certe volte ti toglie l'aria, ma hai infinite possibilità di dimostrarle quanto la ami. E lei, ancora per qualche anno, non metterà mai in dubbio te e il tuo amore per lei. Davvero voglio bruciarmi questa possibilità facendola crescere prima del tempo? La risposta è no. Fino a quando me lo permetterà le darò sempre un bacio in più del necessario, le farò una carezza in più prima di dormire, le sussurrerò un "Ti amo" anche mentre è già addormentata. Forse non farà la differenza sulla persona che diventerà domani. Ma fa una grande differenza sulla mamma che io sono oggi.
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