30 maggio 2017

SIIIIII VIAGGIARE

Ho sempre amato il mare. Fin da piccola, quando facevo 2 settimane a luglio coi miei nonni e i miei cugini a Caorle e poi ancora 3 settimane ad agosto coi miei genitori.

Crescendo ho avuto la fortuna di poter vedere parecchi posti meravigliosi nel mondo come le Cascate del Niagara, Toronto, New York, Seattle prima ancora di compiere i 18 anni. I miei genitori mi hanno dato la possibilità di andare lontano da casa da sola, di imparare a cavarmela senza loro a farmi da paracadute, di arrangiarmi con una lingua che non padroneggiavo al meglio, di sperperare 200 dollari per comprare un paio di scarpe e campare poi a pane e acqua per i successivi 4 giorni. Stare all'estero così giovane mi ha resa più responsabile e mi ha permesso poi di affrontare i viaggi successivi con maggiore senso di organizzazione. Non ringrazierò mai abbastanza mia madre e mio padre per i sacrifici fatti per regalarmi certe esperienze.

Poi ho conosciuto quello che è diventato mio marito, il nostro primo "contatto" è stato al mare, l'acqua il nostro elemento. E insieme abbiamo visto alcuni dei luoghi più belli del mondo, di mare e non solo: la Polinesia Francese, la barriera corallina del Mar Rosso, Parigi, Antigua, Santo Domingo, Cuba, Barbados sono solo alcuni.





Ci eravamo ripromessi che dopo aver avuto un figlio avremmo continuato a viaggiare. Purtroppo le cose non sono andate esattamente così. Le esigenze di un neonato mal si conciliano con i 38°C di Marsa Alam, le 12 ore di volo intercontinentale per arrivare ai Caraibi, le camminate no stop nelle capitali europee. Così abbiamo dovuto depositare sogni e valigie in box per un pò. A differenza nostra, Sofia non è una che ama molto spostarsi dalla sua casa e dalle sue cose, come credo tutti i bimbi della sua età. Pertanto le nostre prime vacanze insieme a lei sono state più uno stress che altro. La Liguria quando Sofia aveva appena 8 mesi è stato quello che definirei un punto di non ritorno. Lì ho capito che no, la vacanza in appartamento nel mare vicino a casa (seppur bello quanto vuoi) non è il genere di cosa che posso ritenere adeguata nel momento in cui sgobbo tutto l'anno e mi concedo una sola, agognata, settimana di stacco dal lavoro.


Così lo scorso anno, pur spendendo parecchi soldi visto che per noi le ferie sono solo ad agosto, abbiamo deciso che avremmo ricominciato a prendere l'aereo. Così siamo stati a Ibiza. Che per Sofia non è stato un grande cambiamento rispetto alla Liguria (sempre mare e spiaggia era), per me e mio marito invece è stato importante per ricominciare e prendere in mano la nostra vita che dall'arrivo di Sofia era stata sempre e solo concentrata su di lei. Abbiamo potuto apprezzare un mare meraviglioso, siamo stati a Formentera. Certo, Sofia ha cambiato inevitabilmente i nostri ritmi e il senso stesso di vacanza (ossia che uno va in vacanza e si riposa. Se hai un figlio no...vai in vacanza e corri ancora di più!) ma ripensandoci a posteriori è stata una vacanza meravigliosa, che sono contenta di aver fatto.


Quest'anno andremo a Minorca, sempre in villaggio, con il vantaggio di aver già fatto provare l'esperienza del volo a Sofia, che l'anno scorso si è rivelata abbastanza disastrosa all'andata (più per il fatto del ritardo, il non aver fatto il riposino e l'essere stanca). Siamo quindi abbastanza fiduciosi. Devo esserlo, perché ho veramente bisogno di staccare la spina, di allontanarmi da tutto questo delirio, dalla routine nella quale sono schiacciata tra casa e lavoro.
Poi per il 2018 il programma è leggermente diverso. Ma per adesso preferisco non dire troppo. Io, in ogni caso, il calendario del prossimo anno l'ho già stampato. Quindi continuate a seguirmi che ci saranno interessanti novità.
Nel frattempo godiamoci questa estate che sta per arrivare...non vedo l'ora!

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