25 luglio 2017

BIMBI PICCOLI CRESCONO...

Se come me siete in quella meravigliosa fase della vita dei vostri figli in cui vogliono libertà e autonomia ma non sono ancora in grado di mantenerla...sapete di cosa parlo. Se i vostri figli non ci sono ancora arrivati e volete sapere cosa vi aspetta, stay tuned!

Nel primo anno di vita l'unico vero scossone alle abitudini del bambino è dato dall'inizio dello svezzamento. Che di per sé non è una passeggiata, soprattutto se avete bambini dai gusti difficili o non particolarmente collaborativi e interessati al cibo. Poi si prendono le misure, si intuiscono i gusti e via, ci sembra impossibile che ci sia stato un momento in cui nostro figlio non faceva che ciucciare latte ogni 3 ore.

Quando si spengono le prime 2 candeline si ha come la percezione che qualcosa da un momento all'altro debba succedere. I bimbi iniziano a parlare (tanto), correre (tantissimo) e noi genitori ci troviamo alle prese con le prime, inquietanti, domande. Quando devo iniziare a toglierle il pannolino? E il ciuccio? Fino a che età è giusto che dorma ancora nel lettino con le sbarre? Non credo ci sia una risposta giusta o sbagliata a queste domande, le variabili sono potenzialmente infinite.
Bisogna considerare in primis l'indole del bambino. Ci sono bambini più precoci e che accettano i cambiamenti senza problemi e altri che invece faticano ad abbandonare il vecchio per il nuovo. Considerato poi che stiamo parlando di capisaldi della vita dei nostri cuccioli, è bene prendere la questione con le dovute precauzioni.

Io vi riporto la mia esperienza di mamma alle prese con questi importantissimi cambiamenti, sperando di darvi qualche utile consiglio. Premessa doverosa: mi sono resa conto di quanto l'esperienza all'asilo abbia facilitato certi passaggi che, da sola, forse avrei fatti più fatica ad attuare.

Per quanto riguarda il ciuccio lo abbiamo abbandonato in fretta e senza rimpianti in un contesto assolutamente doloroso e drammatico come quello della stomatite. Il 25 aprile Sofia ha deciso che il ciuccio le faceva male alla bocca e da allora non si è più guardata indietro. Avevo paura che sarebbe stato difficile per lei addormentarsi senza, invece nel giro di una settimana, nonostante qualche risveglio notturno fuori programma che si è risolto con una dose extra di coccole, ha iniziato ad addormentarsi senza problemi. Fin dall'inizio il ciuccio (dai 5 mesi quando aveva iniziato a prenderlo) era sempre stato utilizzato solo per la nanna, quindi forse è stato più facile eliminarlo, dovendo agire solo su un momento della giornata. Fatto è che ora siamo libere dal ciuccio e quando all'asilo vede dei ciucci appesi mi guarda e dice "Io no ciuccio mamma. Sofia grande". Amore lei!

Veniamo al cambiamento che, forse all'apparenza, spaventa di più. Lo spannolinamento. Capita magari spesso che i segnali da parte del bambino siano chiari, sembra pronto, ma noi genitori davanti all'impegno di stare dietro ad un processo che ci immaginiamo lungo e faticoso, temporeggiamo. Dopotutto quanto è comodo il pannolino? Abbiamo davvero voglia di asciugare pipì in giro per casa in pieno inverno? Io era qualche settimana che meditavo la cosa e, approfittando del fatto che all'asilo Sofia veniva messa sul wc e faceva la pipì senza problemi, la settimana prima che partisse per il mare con i nonni, ho iniziato a toglierle il pannolino al pomeriggio, quando si svegliava dal riposino. Ho voluto procedere per gradi perché volevo che capisse il meccanismo. Il primo giorno si è fatta la pipì addosso, una sola volta. E mi è sembrato comunque un successo. Parlando poi con la maestra, mi sono accorta che lo sbaglio era stato nostro. Non potevamo aspettarci che Sofia ci dicesse che le scappava la pipì, non riusciva ancora a capire che doveva chiamare PRIMA di farla. Stava a noi portarla sul wc a intervalli regolari, diciamo una volta ogni mezz'ora. Devo ringraziare mia mamma che, essendoci lei al pomeriggio con Sofia, si è fatta carico di questa missione. Da quell'unica volta non si è più fatta la pipì addosso. La settimana successiva Sofia è andata al mare coi nonni e metteva il pannolino solo per la nanna e il riposino. Nessun incidente di percorso. Tornati a casa abbiamo proseguito su questa strada. Di certo non è semplice, le attività e la scelta dei luoghi dove andare sono vincolati alla presenza o meno di bagni facilmente raggiungibili. Per andare a fare la spesa, per esempio, lo schema è il seguente:
-Pipì prima di uscire di casa
-Pipì al raggiungimento del centro commerciale, prima di fare la spesa
-Pipì dopo aver fatto la spesa, prima del ritorno a casa
Ah, in tutto ciò è molto probabile che nel bel mezzo del pasto o di quello che si sta facendo, se ne escano con la regina di tutte le frasi "Io mamma cacca!". TOP!!!!!! Quindi, riassumendo, il mio consiglio è di iniziare in un momento in cui sapete di poter portare avanti la cosa senza interruzioni (tipo in vacanza o quando comunque avete modo di seguirlo), perché non c'è niente di più destabilizzante per un bambino di non aver ben chiaro che cosa gli si chiede. Se gli togliete il pannolino e gli chiedete di chiamarvi quando gli scappa la pipì ma poi per comodità glielo rimettete per uscire, state pur certi che gli creerete un bel pò di confusione. Io sono molto soddisfatta di come siamo riusciti in fretta e senza difficoltà a togliere il pannolino di giorno a Sofia, lei ha sicuramente goduto dell'imitazione dei suoi compagni all'asilo che andavano sul wc ed è stata una cosa naturale per lei quando si è sentita pronta.



Il prossimo step sarà passare dal lettino con le sbarre al letto da grande, pur con la spondina laterale. Questo, lo ammetto, è un passaggio che ho ritardato io perché non ho voglia di avere Sofia che, nel caso si sveglia di notte, mi vaga per la stanza, e soprattutto venga nella mia! Visto che ha sempre dormito nel suo lettino da quando siamo tornate dall'ospedale e nella sua stanza da quando aveva 3 settimane di vita, non ho intenzione di tornare indietro e di dover gestire la sua improvvisa voglia di lettone. Pertanto ho deciso di aspettare l'inizio della materna: quando inizierà a dormire all'asilo al pomeriggio su una brandina senza sponde, sarà l'occasione per emanciparla anche dal lettino con le sbarre (che finora non ha mai tentato di scavalcare). Ovviamente metterò il cancelletto fuori dalla porta della sua stanza...essendo le camere al piano di sopra, ci manca che mi cada dalla scala in piena notte! Per il momento quindi mi accontento di 2 traguardi raggiunti su 3.

La cosa strana e meravigliosa della vita, che non finisce mai di sorprendermi, è come tutto ci appaia difficile nel momento in cui lo stiamo vivendo. Crediamo di non essere in grado di farcela, che sia la cosa peggiore che ci sia mai capitata. Poi ci guardiamo indietro a posteriori, una volta che siamo fuori dal tunnel, e ci rendiamo conto di essere sopravvissuti e, anzi, di non essercela cavata nemmeno troppo male. Con i bambini poi questa sensazione è ancora più amplificata. Quando ho iniziato lo spannolinamento mi sono detta "Chissà che incubo". Invece con un pò di ottimismo e tanta pazienza ne siamo usciti alla grande. E funziona così per ogni tappa della vita dei nostri figli, per ogni abilità che apprendono, per ogni ostacolo che superano. Loro ci sorprendono sempre. Dobbiamo solo avere fiducia in loro.

Nessun commento:

Posta un commento

COSA MI PORTO NELL' ANNO NUOVO

Quest'anno gli anni saranno 39. Non me li sento, non sono pronta. Se penso che mia figlia ne compirà 9 poi! Mi sembra pazzesco quanto ve...