4 luglio 2017

ELOGIO DEL SILENZIO

Chiunque ha un figlio sa che quando inizia a parlare (e quanto aspettiamo quelle prime, preziose parole!), il silenzio diventa un bene di lusso che non ci verrà concesso se non in casi eccezionali. Sofia è una di quelle bambine che ti riempiono la testa e la giornata di parole, di suoni, di urla e di risate. Da quando si sveglia alla mattina a quando chiude (finalmente!) gli occhi alla sera per dormire. Una serie infinita di domande, di mammamammamammaaaaaa detto, urlato, sussurrato, cantato.

Sabato abbiamo portato Sofia al mare coi nonni. Una settimana a Finale Ligure, in un Family Hotel, un albergo con piscina, pieno di giochi e di bambini. Il paradiso dei nanetti. Come lo scorso anno, quando è stato il momento di lasciarla, mi si è stretto il cuore. Ma, forse perché sapevo che in questi giorni a casa sarebbe arrivato l'imbianchino e quindi ci sarebbe stato il delirio, forse perché è stato un anno pesantissimo e lei è cresciuta così in fretta e mi prosciuga ogni energia. Fatto sta che, questa volta, già mentre ero in macchina, ho tirato un sospiro di sollievo.

Domenica è stata una giornata praticamente perfetta per me, mamma che si ritrova momentaneamente sprovvista di figlia. Mi sono svegliata alle 8.40 ( 2 anni e mezzo che non mi svegliavo alle 8.40!), ho fatto colazione, fatto le lavatrici, preparato la casa per l'arrivo dell'imbianchino, poi io e mio marito sul divano ci siamo guardati una serie tv. Poi siamo andati a pranzo fuori, abbiamo fatto la spesa, siamo tornati a casa e mi sono messa sul terrazzo con la sdraio a prendere il sole. 2 ore di pace, libro e silenzio. Ogni tanto mi alzavo e andavo a guardare l'ora perché credevo che Sofia da un momento all'altro si sarebbe svegliata, avrei sentito il solito "Mamma Saraaaaaaaaa" provenire dalla sua cameretta. Invece niente. Il silenzio. Il paradiso, per una come me che è abituata per lavoro a parlare 10 ore di fila e poi ancora a casa, con lei. Domenica sera siamo usciti a mangiare una pizza, ed è stato MERAVIGLIOSO poter fare un discorso con mio marito senza essere interrotta ad ogni parola o tirata per il braccio perché Sofia pretende attenzione e non è ancora in grado di aspettare il suo turno. Sono arrivata a casa felice, con la consapevolezza che per qualche giorno avrei ripreso possesso della mia vita. Non è una cosa bella da dire? Le brave mamme non lo fanno? Pazienza. Io in questi 3 giorni, nonostante la casa sottosopra per via dei lavori, nonostante un'azienda da mandare avanti senza l'aiuto prezioso di mio papà, sono tranquilla. Perché riesco ad arrivare a casa e sapere che posso non guardare l'orologio, che posso farmi una doccia anche alle 21 se voglio, che posso stare davanti alla tavola ancora apparecchiata a leggere il giornale con accanto mio marito senza dovermi alzare 3657 volte, senza per forza parlare. So che non è una condizione permanente. E proprio per questo mi piace e me la sto godendo.





Perché dopo un pò che non hai Sofia attorno ti mancano la sua risata, i suoi abbracci. Ti manca essere la sua mamma. Ma in questi giorni so che lei sta bene, si sta divertendo coi nonni, coccolata e viziata, sta respirando aria buona. A come sarà una volta tornata a casa ci penseremo da sabato, quando bisognerà tornare alle abitudini di sempre e, da lunedì, ancora all'asilo.
Nel frattempo io pulirò casa quando l'imbianchino avrà finito, andrò a vedere la parte nuova di Orio Center alla sera (quando solitamente non usciamo mai perché Sofia dorme presto), mi rimetterò in pari con alcune serie di cui ho registrato tipo 15 puntate che ancora non ho avuto tempo di vedere (avendo la tv monopolizzata su Rai Yoyo). So che sabato arriverà in fretta. E riabbraccerò il mio dolcissimo terremoto. E quando sarà tra le mie braccia il mio cuore sarà di nuovo intero.

Perché non importa quanto questa vita da coppietta possa piacerti, quanto il non avere orari e responsabilità di faccia riposare. Se sei una mamma, e tuo figlio non è accanto a te, ti manca sempre un pezzo di cuore. Non c'è niente da fare. Nel momento in cui si diventa famiglia, niente è più lo stesso. Le tue priorità, il tuo modo di vedere le cose. Cose che prima davi per scontate capisci che non lo sono più. Il tempo per te, leggere un libro, una doccia con tanto di shampoo e balsamo. La vita di prima non la rimpiangi, perché quello che hai adesso è infinitamente più bello. Più impegnativo, più logorante, più sfinente...ma incredibilmente più bello.


2 commenti:

  1. Concordo! Anche se a volte piacerebbe anche a noi! Santi nonni beato chi ha i nonni che possono. Noi purtroppo no.

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    1. I nonni sono una benedizione, anche se nel nostro caso non è un vero e proprio relax visto che abbiamo cmq un'azienda da mandare avanti e i lavori in casa da fare. Ma sapere che la piccola è al mare con le persone che le vogliono più bene dopo di noi, è qualcosa di bellissimo. E ci permette di vivere questa settimana con un pochino di stress in meno :)

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