5 aprile 2018

DAVVERO VOSTRO FIGLIO E' IL PEGGIORE?

Siamo reduci dal weekend di Pasqua al mare. "Reduci" è esattamente la parola corretta da usare, visto le quasi 8 ore necessarie per arrivare a casa, nemmeno fossimo stati alle Maldive! Rimini signori, siamo stati a Rimini, un posticino a nemmeno 400 km da casa (367 per la precisione)...ma a quanto pare anche l'80% degli abitanti del Nord Italia l'ha scelta come meta per la Pasqua, quindi il ritorno è stato un vero e proprio viaggio della speranza su quella dannata autostrada verso Bologna.
Ma va beh, alla fine siamo arrivati in qualche modo a casa. Pronti per affrontare aprile che è un mese di check in (il che significa avere quasi un piede in vacanza!) e di qualche gitarella fuori porta...in attesa della prossima meta. Che inizia per P e finisce per I...ma io non vi ho detto niente, tranne che non vedo l'ora!!!!!!!

Comunque, dicevamo del weekend trascorso, che è sempre una buona occasione per me per rimettere le cose un pò nella giusta prospettiva. No, non per rilassarsi, quello lo lascio a chi non ha figli e può davvero mettersi in un posto e restarci per più di 1 minuto senza doversi continuamente alzare e rincorrere bambini esagitati di 3 anni che sono sempre ad un passo dal suicidarsi sui gonfiabili o sui tappeti elastici o sui giochi in spiaggia. Ad ogni modo, vedere Sofia relazionarsi con altri bambini e vedere come gli altri bambini si comportano, mi fa sempre tornare a casa con il cuore un pò più leggero. E vi spiego subito perché.





Quando siamo soli coi nostri figli, abbiamo sempre la percezione che siano i bambini "peggiori" del mondo. Quelli più vivaci, più capricciosi, che dormono meno...e di conseguenza noi i genitori più stanchi sulla faccia della Terra. Quando però ci si trova al confronto con altre famiglie, ci si accorge che forse, non siamo proprio così sfortunati. Io almeno ho questa "fortuna". Perché Sofia presa singolarmente è veramente vivace e a noi che ci confrontiamo solo con lei per il 95% del tempo appare davvero difficile da gestire. Poi però in hotel mi guardavo in giro ed ero accerchiata da bambini che per mangiare avevano per forza bisogno del tablet o dello smartphone davanti e che comunque quella benedetta bocca non la aprivano lo stesso, bambini che facevano capricci lunghi anche 10 minuti (e intendo 10 minuti di pianti isterici, calci, sputi & co), bambini maleducati. Quello si era difficile da gestire!
Poi osservano Sofia, la mia Sofia, tutto sommato educata, che a tavola non mi da nessun problema, mangia sempre quello che deve (spesso anche di più!), mai una volta in 3 anni e 3 mesi di vita si è azzardata a buttarsi per terra facendo capricci, chiede sempre "Posso?" prima di fare una cosa e dice sempre "Grazie" (ok, quasi sempre). E in quei momenti la vedevo con occhi diversi. Grata di aver ricevuto lei in dono...ma forse anche di essere stata brava ad educarla in un certo modo fin dall'inizio. Perché sono sempre stata convinta e più cresce ne ho la conferma, che i bambini sono il nostro specchio e riflettono i nostri comportamenti e i nostri insegnamenti. Difficile che bambini con genitori educati e rispettosi si mettano a prendere a pugni altri bambini. O quanto meno, se lo hanno visto fare magari all'asilo o alla tv, i genitori dovrebbero spiegare che non si fa. Non voltarsi dall'altra parte, come tante volte vedo fare. Non è un giudizio, ma una semplice constatazione. Io sono la prima che si analizza, forse anche troppo, e che spesso si sente in colpa per essere nervosa con lei quando magari rientro dopo una giornataccia in ufficio. Ma ho imparato che più io mi innervosisco più lei di riflesso diventa rognosa. E siamo noi adulti che dobbiamo disinnescare il circolo vizioso. Quindi cerco sempre di fare un bel respiro e di mettermi un pò a giocare con lei anche se magari non ne ho nessuna voglia. A quel punto lei ha la mia attenzione, si tranquillizza e si riesce ad arrivare al momento della nanna senza drammi.




Per un bel pò di tempo c'è stata una questione che ho visto come una mia incapacità. Il far addormentare Sofia da sola nel suo letto. Ci sono state grandi litigate con mio marito che non si è mai preso davvero la responsabilità di provare ad alternarsi a me per farmi rifiatare dopo una giornata di lavoro, ci sono sere in cui vorrei solo svenire sul divano invece che mettermi su quella maledetta poltrona e tenermi addosso 17 kg. di bambina. Ho vissuto male questo aspetto per parecchio tempo. Poi anche lì mi sono analizzata nel mio essere mamma e mi sono fatta questa domanda: ok Sara, Sofia non dorme da sola ma si addormenta solo in braccio a te, vero. A parte questo che altri "problemi" ci sono da risolvere? E ho dovuto ammettere che era IL SOLO problema che avessi con lei. Ha tolto il ciuccio oramai un anno fa e con estrema facilità, è stata spannolinata di giorno e per il riposino pomeridiano praticamente in una settimana, mangia da sola, all'asilo dorme da sola senza difficoltà, si veste in autonomia.
Davvero il fatto che mia figlia di 3 anni voglia addormentarsi la sera tra le mie braccia fa di me una mamma di merda che non riesce ad imporsi? Davvero è così assurdo che una bambina che è ancora a tutti gli effetti piccola desideri il contatto con la sua mamma che non vede praticamente per tutto il giorno (la lascio all'asilo alle 8.30 e rientro in casa non prima delle 18.00)? E mi sono risposta che no, non è assurdo ma anzi assolutamente fisiologico. E che sono pure fortunata che il "problema", se così davvero lo vogliamo chiamare, sia solo questo. E così mi sono assolta, togliendomi un macigno dal cuore. Lascio che prima della nanna il papà la aiuti a lavarsi i denti, le metta il pigiamino e le lavi le manine mentre io la aspetto in poltrona (a leggere), dopodiché me la stringo al cuore e nel giro di 10 minuti si addormenta, per poi dormire 11 ore durante la notte. Rinuncio a 10 minuti in cambio di 11 ore di sonno. E' davvero una rinuncia poi? C'è qualcosa di più bello che vedere quegli occhioni scuri che si chiudono dopo una lunga giornata di giochi, la sua mano che mi si appoggia sul collo, il respiro che si fa regolare fino a che si addormenta serena perché è nel posto per lei più sicuro del mondo, le braccia della sua mamma? Per me no.


Quello che sto imparando ogni giorno da quando sono mamma è che non tutti i giorni sono facili, che la vita non è più quella di prima, che a tanto abbiamo dovuto rinunciare...ma che immenso è quello che stiamo ricevendo in cambio. Questo amore sconfinato dei nostri figli, per cui siamo il centro dell'universo. E visto quanto crescono in fretta, dovremmo goderci davvero ogni bacio e ogni abbraccio che ci chiedono supplichevoli, perché in un battito di ciglia lasceranno la nostra mano e noi rimpiangeremo quando per farli sorridere bastava fargli il solletico e sedersi a disegnare con loro.

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