21 maggio 2019

LETTERA A TE, CHE SARAI MAMMA

Amica mia,
lo confesso. Certe volte, a posteriori, ho ripensato ai mesi in cui ero incinta e mi sono detta "Certo che qualcuno avrebbe potuto dirmele certe cose, mi sarei risparmiata un sacco di esaurimenti mentali!".
E quindi eccomi qui, a fare per te quello che nessuno ha fatto per me (senza rancore eh, è una semplice constatazione!), a cercare di tranquillizzarti su alcune paure e prepararti, per quanto possibile, al momento in cui la tua vita cambierà per sempre.

1) GODITELA. E' il consiglio più sincero e spassionato che posso darti. Non so cosa ne sarà della tua vita da adesso per i prossimi 9 mesi, se sarai una da maternità anticipata o una da lavoro fino all'ultimo (come me). Quello che mi sento di dirti è: goditi questi mesi con il tuo compagno, saranno gli ultimi mesi in 2, gli ultimi senza la responsabilità sulla Terra di un essere umano dipendente in tutto e per tutto da te, gli ultimi con il cervello che quando vai a letto si spegne davvero e non resta vigile per il 50% in attesa di un pianto che sai per certo che arriverà. Esci, viaggia, fai quello che c'è sulla tua TO DO LIST. Perché quando diventerai mamma sarai fuori dai giochi per parecchio,e non perché andare in giro con un neonato è difficile (lo è molto di più quando hai per le mani un bambino, come raccontavo qui), quanto perché sarai sfinita, piena di ansie, timori, sonno arretrato. E farai fatica a convincere te stessa che quell' OTR che hai posticipato quando hai scoperto di essere incinta si potrà fare nel giro di poco tempo. Nell' 80% dei casi ti convincerai di quanto è bella la Riviera Romagnola...ma di questo non preoccuparti, ci penserò io a tirarti fuori dal tunnel! Io ho vissuto una situazione un pò particolare, l'aver cercato tanto quel figlio che non si decideva ad arrivare e quell'essere rimasta incinta al primo tentativo di PMA mi ha fatto vivere ogni giorno di quelle 39+3 settimane con la consapevolezza di non poter/voler rischiare niente. E così è stato. E adesso, col senno di poi, un pò ne sono pentita. Perché mi sono bastate solo poche settimane da genitore per capire che certe cose che prima davo per scontate non lo erano affatto. Una su tutte, il tempo per la coppia. Che diventa una vera caccia al tesoro, da trovare tra un microsonnellino e una colica, tra un porta il bambino in piscina e poi al parco, tra il cerca di farti una doccia e ricordati di respirare. Tempo 6 mesi e tutto sarà in merda. Quindi dai retta a me: crea adesso le basi solide per il vostro continuare ad essere una coppia, al di là dell'essere genitori. La bomba che vi sganceranno tra le mani minerà ogni vostra certezza.



2) ASCOLTATI. Durante tutta la gravidanza ci saranno decine di persone pronte a darti consigli, pareri e opinioni su cosa dovresti o non dovresti fare. Ad alcuni ti toccherà dare retta per raggiunti limiti di età (vedi nonne, zii e compagnia bella...), ad altri ti consiglio semplicemente di andare oltre e ascoltare te stessa e quello che credi sia la cosa più giusta per te. Parti da un assioma: come che farai, in ogni caso per qualcuno starai sbagliando. Il mestiere di mamma si impara con l'esperienza, con sbagli e raddrizzamenti di rotta. Non ci sono opzioni alternative. Quindi segui le dritte della ginecologa per quanto riguarda la parte della salute ma poi, se hai voglia di concederti qualcosa, fallo. Io ho vomitato per i primi 5 mesi di gravidanza, tanto che avevo preso appena 1 kg. Ero preoccupata, mi sentivo incapace (siccome già non mi ci ero sentita nei 2 anni precedenti). Poi le nausee sono terminate e ho iniziato a mangiare. Ho preso 12 kg in 5 settimane...la mia ginecologa mi ha "sgridata". Sono uscita dalla visita, sono andata da Mc Donald's e mi sono presa una porzione grande di patatine...sono state le più buone che abbia mai mangiato! Alla fine di chili ne ho messi su 17...e li ho amati tutti, quando guardo le foto con la mia panciona non posso che ripensarci con nostalgia. Quindi se senti di stare bene e che è tutto ok, non c'è nulla in linea di massima che ti è precluso fare. Tanto poi, quando ci sarà il bambino, lì sì che inizierà il bello...i consigli non richiesti aumenteranno del 1000%, quindi ti conviene crearti una riserva di "faccio come cazzo mi pare" durante la gravidanza.

3) MINIMIZZA. Lo so benissimo che, soprattutto quando il bambino è il primo, la tentazione è di predisporsi in modalità "attendiamo il Royal Baby" e ci facciamo prendere la mano acquistando cose su cose. il 70% di queste cose, dopo la nascita, si riveleranno inutili. Oltre che ingombrarti la casa (come sai, parlo per esperienza diretta di tutto quello di cui mi sono dovuta liberare), ti faranno venire un grandissimo nervoso. Che, complici gli ormoni, il poco sonno e tutto il resto, non è proprio la predisposizione d'animo migliore durante i primi tempo da neo mamma. Il mio consiglio quindi è questo: stila una lista delle cose che reputi indispensabili, confronta prezzi, marche e materiali. Dividi le cose in ciò che ti servirà subito dopo la nascita del bambino, mi viene in mente per esempio l'ovetto per trasportarlo (che può far parte di un "trio" o di uno spezzato) e quelli che non sono necessari per l'immediato. Acquista o fai una lista nascita per l'indispensabile immediato e tieni in stand by il resto. Datti tempo di tornare a casa dall'ospedale e "conoscere" il tuo bambino. Potresti scoprire che è un bambino che di stare sulla sdraietta che dondola non ci pensa nemmeno, che magari non si attaccherà e quindi del cuscino da allattamento non te ne farai nulla...sono solo 2 esempi, ma per dirti che il mercato dell'infanzia è pieno di infinite cianfrusaglie, la maggior parte delle quali costose e inutili. Perché io ho deciso di non avere un secondo figlio. Ma se facessi un altro bambino sapendo quello che so adesso, avrebbe 1/5 delle cose che aveva Sofia e nemmeno ha usato. Per esempio non comprerei più un trio ma sceglierei una struttura che possa montare ovetto e passeggino (genere Stokke), lasciando stare la navicella, dove Sofia dopo 3 mesi non ci stava più in lunghezza e a 4 aveva imparato ad attaccarsi e sporgersi. Sì tutta la vita al passeggino ultraleggero, comodissimo da aprire, da portare. Io dico no al lettino genere Next to me Chicco, che costa parecchio e dopo 3 mesi il bambino non ci sta più dentro...a me è bastato mettere un riduttore nel lettino e quando poi Sofia ha iniziato a non starci più, tolto quello, messo paracolpi attorno e via, usato lettino fino ai 3 anni per poi passare al letto "da grande". Purtroppo queste valutazioni le ho potute fare solo dopo, ho fatto alcune scelte giuste e altre no, avrei potuto spendere meno su alcune cose in rapporto al poco tempo che sono state usate. Ma sai, tutto fa esperienza. E spero che la mia possa servire a te.




4) SCEGLI. Questi saranno mesi lunghi (quando inizierai a non riuscire più ad allacciarti le scarpe ti sembrerà di essere incinta da 3 anni!) ma allo stesso tempo passeranno veloci e ti faranno capire chi sono le persone che meritano davvero di stare vicino a te e al tuo bambino. Perché alla fine quello che conta poi è questo. Perché quando ci sarà il bambino la tua vita cambierà, cambierà il tuo modo di affrontare le giornate, cambieranno le priorità, cambierà il tempo che dovrai dedicare a lui/lei (mai abbastanza) e quello che potrai dedicare al resto (sempre troppo poco). Quindi cerca di capire chi sono quelle persone che cercano di farti sentire in colpa perché non gli dedichi abbastanza tempo (magari sono anche 40enni ma si comportano come bambino di 3 anni che pestano i piedi), chi ti critica quando invece avresti solo bisogno di essere compresa. Individuali ed eliminali, senza troppi rimpianti. Il tempo per stare dietro alle diatribe adolescenziali non ce l'avrai più. Usalo per le cose davvero importanti. Tipo dormire!!!!!!

E per finire voglio dirti questo:

Che ci saranno momenti difficili
alcuni saranno molto difficili
alcune volte ti sembrerà di non farcela
altre ti verrà da chiederti se hai preso la decisione giusta
altre metterai in discussione il tuo essere una brava mamma
altre vorresti solo prendere e scappare il più lontano possibile
E' normale. E' tutto normale. La mamma è il mestiere più complicato, ingrato, denigrato e allo stesso tempo il più gratificante e di responsabilità che esista.
Essere mamma è un privilegio.
Non si finisce mai di essere mamme. Quando sono piccoli tieni la loro mano...ma il loro cuore, quello ha battuto dentro di te, e sarà sempre una parte di te.


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