7 marzo 2015

LEGGETE I LIBRI...E DIMENTICATELI!

Mettiamola così: io odio gli imprevisti, detesto non conoscere quello che mi aspetta o non considerare ogni faccia della medaglia. Ecco perché sia prima, durante la gravidanza, che adesso, cerco sempre di leggere moltissimo. Forum su internet, libri, articoli di giornale. Ho bisogno di farmi una opinione mia su ogni cosa.
Quello che però ho scoperto leggendo libri che trattano di gravidanza e di accudimento del neonato, é che dicono tutto e il contrario di tutto. Ognuno ha una sua teoria, l'unica accettabile, tutto il resto é spazzatura.

Mi spiego meglio. Una delle domande che mi sono sempre posta fin dal ritorno dall'ospedale, dopo aver appurato che Sofia mangiava e dormiva quando le pareva senza alcuna apparente logica, era se fosse giusto cercare di dare o meno degli orari ad un neonato. O quanto meno gestire con una certa regolarità pappa e nanna. Per questo motivo ho preso in biblioteca 2 libri, uno il famosissimo "Il linguaggio segreto dei neonati" di tale Tracy Hogg, l'altro "E se poi prende il vizio?" di Alessandra Bortolotti. Ecco. Il sole e la luna, la notte e il giorno. Non avrei potuto scegliere 2 libri piu diversi tra di loro! E vi spiego brevemente perché.

La Hogg é una tizia che si può definire una via di mezzo tra una tata e una ostetrica, anche se non ho ben capito se abbia un qualche tipo di qualifica oppure basa il suo lavoro sulla semplice esperienza che, per carità, in certi casi vale piu dello studio. Comunque, lei ha elaborato un modello chiamato E.a.s.y. che sono le iniziali delle varie fasi della giornata del neonato. Prima c'é la E ovvero "eat", mangiare, poi la A di "activity" nella quale lei fa rientrare ogni cosa il bambino faccia o sia costretto a fare, dal cambio del pannolino o il bagnetto come lo starsene sdraiato a guardarsi le mani. Poi c'é la S di "sleep" ovvero la nanna e infine la Y, la mia preferita, che sta per you, ossia il tempo che la mamma ha per sé. Vi elenco di seguito le mie perplessità, premettendo che secondo la Hogg é cosa buona e giusta indottrinare il bambino fin dal primo giorno di vita, evitando di farsi stravolgere la vita dal piccolo esserino che entra a far parte della famiglia, poiché é lui a doversi adattare alla famiglia e non viceversa. Bah.h
1) Secondo la sua teoria fuori dalla porta di ogni neomamma c'é una fila interminabile di parenti/amici nullafacenti ben disposti a tenere il bambino mentre la mamma si dedica alla parte you della giornata. Ora, o sono sfigata io, o io a parte mia mamma che mi tiene Sofia quando sono in ufficio (e non credo sia quello il tempo per me che la Hogg sostiene!) non ho persone che mi permettono di abbandonare la patata e andare, che ne so, a farmi una manicure o un giro di shopping. O Sofia sta con me, o con mia mamma, o con Dany. In nessuno di questi 3 casi é contemplato che io mi ritagli del tempo per me o, meglio, che io chieda a qualcuno di permettermi di ritagliarmi del tempo. Forse sbaglio io ma l'idea di pesare su altre persone non mi piace. Hai voluto la bicicletta? Pedali, anche se la bicicletta pesa piu di 5 kg e fa tantissima cacca :) Quindi già qui io e la Hogg la pensiamo diversamente, o forse partiamo semplicemente da punti diversi: lei crede che le mamme siano tutte a casa in pigiama a farsi tiranneggiare dai figli e abbiano bisogno di svagarsi e ogni occasione é buona per fare ciao ciao ai propri figli; io essendo costretta a lasciare comunque Sofia per andare in ufficio non mi viene nemmeno il pensiero di lasciarla a qualcuno per uscire senza di lei. Quando non c'é mi manca, si, anche quando urla e si rifiuta di mangiare. Non mi sono ancora abituata ad averla finalmente nella mia vita dopo averla tanto aspettata quindi scelgo di fare solo quello che posso fare con lei.
2) La gentile signora descrive in 5 pagine tutti i segnali dei vari tipi di pianto, di modo che i genitori possano anticipare le esigenze del bambino. Ora, o io ho messo al mondo una bambina strana (ma delle stranezze di Sofia vi parlero' in un altro post), o i segnali possono essere decisamente fraintesi. Il fatto che tiri fuori la lingua non significa necessariamente che abbia fame. Per non parlare dello sfregarsi gli occhi e degli sbadigli. Prima del terzo sbadiglio il bambino deve essere messo nella culla per potersi addormentare da solo. Io non lo nego, quasi sempre Sofia mi si addormenta in braccio dopo mangiato e quindi la metto nel lettino addormentata. A quanto pare sono una madre degenere poichè non rispetto lo schema pappa-attività-nanna. Se lei si addormenta dopo mangiato cosa devo fare? Svegliarla con la forza perché deve fare l'attività? Dai tipa, rilassati! 
Quindi mettiamola cosi, certe cose che la tipa dice le condivido, altre mi sembrano un po forzate considerato di metterle in pratica con un bambino di 2 mesi. Anche se stando a quanto dice lei, se si segue il metodo alla lettera si ottengono risultati in pochissimo tempo. Il metodo EASY di Sofia, da stamattina ad adesso é stato: EAESAEAES... ehm, diciamo che mia figlia é una anticonvenzionale e il metodo lo applica a modo suo!

E poi c'é l'altro libro, che mi ha lasciato un filo perplessa. Prima le cose giuste, ossia che il bambino é un essere vivente con una sua personalità che come prima cosa cerca il contatto e ne ha bisogno. E qui mi trovi completamente d'accordo. Non ho mai negato alla mia bambina un abbraccio, una coccola e ho sempre cercato di interpretare il suo pianto e di accontentarla. Quando però inizi a dirmi che devo dare da mangiare al bambino a richiesta, che sia seno o biberon, giorno e notte, ogni qualvolta il bambino lo richiede perché spesso è solo bisogno di contatto. Ecco, se é bisogno di contatto lo tengo in braccio, non gli do la tetta ogni volta per una ciucciatina di consolazione.
E poi la cosa che piu mi ha lasciata perplessa. Una delle questioni che da sempre sollevano accesi dibattiti. Dormire oppure no con il bambino. Il libro sostiene che il bambino ha bisogno di dormire coi genitori, di sentire la vicinanza (e di ciucciare dalla tetta ogni 20 minuti, si legge tra le righe) e che in questo modo tutti dormono meglio e che solo cosi faremo crescere un bambino sicuro di sé. Anche qui premetto che ognuno la pensa come vuole. Io ho scelto di non tenere Sofia nel lettone, anzi, dopo 2 settimane ho spostato anche il lettino nella sua cameretta. La motivazione principale é che io non avrei dormito meglio, anzi, non avrei assolutamente dormito, terrorizzata all'idea di schiacciarla nel sonno. Quindi piuttosto mi alzo 2,3,4 volte a notte,anche se ultimamente non sta succedendo per fortuna, Sofia dorme tutta la notte nel suo lettino, e giuro che non mi sembra traumatizzata. Quando si sveglia difficilmente piange e se lo fa é per la fame, non certo per la sindrome di abbandono. Poi se dei genitori decidono di voler dormire con il proprio figlio liberissimi di farlo...ma credo che quando il bambino avrà 3 anni sarà difficile fargli capire che deve sloggiare nel suo letto visto che ha praticamente sempre dormito attaccato alla mamma. Io almeno questo problema sto cercando di evitarlo.

Tirando le somme, in questi 2 libri si é detto tutto e il contrario di tutto. E ancora una volta ho capito che documentarsi é giusto, si imparano cose che magari tornano utili (per esempio shhhhhh sussurrato all'orecchio di Sofia la aiuta a calmarsi perché le ricorda il rumore che sentiva quando era nella pancia), ma che la scelta migliore é sempre quella che si compie seguendo il proprio istinto. Quindi, in sintesi le mie scelte  sono le seguenti: do da mangiare a Sofia quando ha fame ma se dopo 1 ora piange prima di cacciarle il bibe in bocca cerco di capire se forse alla base del pianto non ci sia un altro motivo; la faccio addormentare spesso in braccio ma non é raro che, messa nella culla, si addormenti da sola (prossimamente parlerò anche del controverso metodo Estevill, denominato "pianto controllato", da utilizzare per far addormentare il bambino), ho comprato la fascia che mi ha fatto venire un gran mal di schiena ma a Sofia piace stare nella stessa posizione nella quale si addormenta, e a me ha permesso di preparare il pranzo ieri tenendola vicina; io non ho mai dormito nel lettone coi miei e ho fatto questa scelta anche per mia figlia, credo che faccia bene a tutti dormire ognuno nel suo spazio.


Voi come la pensate? Che decisioni avete preso per i vostri cuccioli? Se vi va raccontatemi le vostre esperienze :)

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