2 febbraio 2018

LE MIE PAROLE DEL 2018

Premetto che sono in una fase molto "meditativa" della mia vita, preferisco ascoltare più che parlare. E se parlo, lo faccio solo con le persone da cui so di poter essere capita. Lo so, mi piace vincere facile in questo periodo. Ma mi sto sempre più rendendo conto che la vita è già così abbastanza complicata di suo, che crearsi ulteriori problemi non porta a niente di buono.

Sto cercando di eliminare sempre più il superfluo, che sia a livello materiale, di relazioni, di pensieri. Poco ma buono. Mai come adesso mi sto rendendo conto di quanto sia importante concentrarmi su quello che davvero mi rende felice e mi fa stare bene. Sto leggendo libri di crescita personale, libri motivazionali...che poi magari non metto in pratica ma solo leggerli mi fa stare meglio. Qualche giorno fa pensavo a quali parole rappresentano meglio quello che voglio in questo anno, i punti saldi della mia vita, le mie ambizioni.

1) ME STESSA
Credo che uno dei miei pregi sia quello di mettere gli altri davanti a me.
Credo che uno dei miei difetti sia quello di mettere gli altri davanti a me.
Io non riesco mai a mettermi al primo posto, non lo facevo prima quando ero "solo" una donna, meno ancora sono in grado di farlo ora che sono mamma.
Prima vengono mia figlia, poi mio marito, i miei genitori, gli amici, il lavoro, la bolletta in posta, il corriere di Bartolini...e poi forse arrivo io. Dico forse perché sempre più spesso fatico a capire quanto sia importante prendermi del tempo per me, dedicarmi le giuste attenzioni. Che poi siano solo una doccia un pò più lunga del solito o una pizza con una amica che non vedo da tempo, impormi di mettere me stessa al primo posto è quasi come farmi una violenza. Poi mentre sto vivendo il momento mi rendo conto che lo dovrei fare più spesso...il problema è, come sempre, fare il primo passo. 
In questo 2018 voglio riuscire in questo intento, voglio riuscire a smettere di farmi i sensi di colpa. Voglio pensare che ogni giorno faccio il mio dovere, come mamma (al 100%), come lavoratrice (idem), come moglie (ehm...domanda di riserva?) e che pertanto mi merito una pausa ogni tanto.



2)PRIORITA'
Nel corso degli anni ho imparato che, a parità di costo o di tempo, due cose possono assumere valori molto diversi. Credo però che solo da quando nella mia vita è entrata Sofia, io abbia compreso davvero l'importanza di sapersi dare delle priorità. Ci sono cose per me davvero importanti, cose alle quali non posso rinunciare e, pur di non rinunciarci, faccio a meno di altro. E, cosa paradossale, le cose alle quali rinuncio adesso sono quelle che prima, fino a tipo 10 anni fa, ritenevo essere fondamentali. E' proprio vero che ci sono eventi che ti cambiano la vita. Nel mio caso l'evento che ha creato il prima/dopo è stato senza dubbio la maternità, che ha cambiato me e il mio modo di vedere la vita sotto molteplici aspetti. Quindi il mio obbiettivo per il 2018 è continuare a darmi le giuste priorità, saper riconoscere in che cosa conviene buttare tempo e/o soldi per essere felice.

3)PULIZIA
Questa si collega strettamente alla parola N.2 perché nel momento in cui ci si rende conto di avere delle priorità e di volerle mantenere, si capisce che il superfluo ostacolo la felicità. Negli ultimi anni, un pò alla volta, ho imparato a fare pulizia nella mia vita.
A livello di "amicizie" ho chiuso con persone che servivano solo a fare numero ma nella realtà non mi davano nulla. Non è stato difficile, è bastato smettere di scrivere sempre per prima (per uno zelo di gentilezza) per rendersi conto che dall'altra parte non c'era alcun interesse verso di me. Il rapporto si è chiuso così, senza traumi e senza troppi dispiaceri.
E poi c'è la pulizia a livello di oggetti/vestiti/accessori che prima accumulavo nell'armadio senza usare ma che tenevo lì perché "è un peccato buttarlo". Con il tempo ho capito che il peccato è occupare spazio per qualcosa che non si usa. Tanto sappiamo benissimo che se abbiamo un maglione nell'armadio da 3 anni e non l'abbiamo mai messo, difficilmente desidereremo indossarlo una volta che ce ne siamo liberati. Nel corso degli anni il mio guardaroba è diventato sempre più minimal, compro (certe volte anche troppo, lo so) per Sofia ma io personalmente non ho più quel desiderio di avere il tal cappotto o la certa borsa griffata per la quale prima avrei accantonato una parte di stipendio. Quello che ho mi basta, lo sfrutto al massimo, lo "finisco" e poi lo elimino. A quel punto sì ho soddisfazione a comprare qualcosa di nuovo. Sto diventando bravissima a gestire la fase saldi dove prima peccavo sempre un pò di superficialità. Nel 2018 ho intenzione di continuare così!

4)RISPETTO
Uno dei miei limiti, di cui sono consapevole e in cui vorrei veramente cercare di migliorarmi, magari proprio in questo 2018, è il rispetto del pensiero altrui. Mi capita magari di discutere di qualcosa con mio marito o un'amica e mi rendo conto che faccio davvero fatica ad accettare il pensiero degli altri o a non ritenere il mio il migliore, e pertanto quello "vincente". Quello da ultima parola, punto e stop. Non ho la pazienza di ascoltare fino in fondo, di ascoltare per bene e poi magari ammettere che il pensiero di un'altra persona è forse più corretto del mio. Soprattutto quando si sta parlando di argomenti che mi stanno molto a cuore, faccio davvero fatica a scendere dalla mia barricata e valutare un  pensiero diverso. Ma dovrei imparare a farlo, perché so di non detenere il sapere assoluto. Poi se anche le altre persone imparassero a fare altrettanto, allora il mondo sarebbe davvero un posto migliore :) Quindi diciamo che questo è un impegno che prendo con me stessa per il nuovo anno. Il rispetto delle opinioni altrui senza giudicare. Perché spesso ci si fa magari un'idea senza conoscere davvero tutti i tasselli della storia, con me è successo parecchie volte che le persone si facessero un certo pensiero ignorando tutto quello che ci stava dietro. Poi se le persone vogliono capire, allora le cose si risolvono, altrimenti si va al punto 3!



5)VIAGGI
Non c'è niente da fare...c'è chi colleziona le scarpe, e chi come me colleziona viaggi. Quello che sta succedendo negli ultimi mesi non ha fatto che creare ancora di più in me una specie di "urgenza" di vedere il più possibile il mondo, di andare, scoprire, fare. Prima senza Sofia era più facile, più economico ma non così bello. E' come se, adesso che c'è lei, avessi più voglia di viaggiare, vedere o rivedere posti in cui sono stata e in cui ho lasciato una parte di cuore. A me non piace troppo ritornare in posti che ho già visto (la paura di non rivivere la stessa magia della prima volta mi frena), per questo ho in programma un bel mix&match tra posti nuovi e posti già visti (ma non con Sofia). Che poi per me viaggio non è solo lo stare via 10 giorni, può essere anche un weekend o anche una gita di un giorno in un posto magari vicino a casa ma che non abbiamo mai degnato di uno sguardo. Muoversi con Sofia comporta chiaramente più programmazione, più organizzazione e più attenzione...poi certo, che senso ha negare che andando via con Sofia il riposo finisce in fondo alla lista degli obbiettivi della vacanza? Ma ho imparato ad accettare la cosa, Sofia è ancora piccola ma devo dire che si comporta davvero bene quando siamo in giro (spesso meglio che a casa). Bastano pochi accorgimenti (di cui magari parlerò in un altro post) per rendere un viaggio con i bimbi una esperienza meravigliosa. Il tempo per riposare ci sarà, quando Sofia si rifiuterà di viaggiare con noi perché troppo grande...e noi torneremo ad essere 2 paganti!!!! Nel frattempo non saranno la disponibilità economica o il destino avverso che mi fermeranno...questo sarà il primo di una luuuuuunga serie di anni pieni di viaggi! La nostra lista è così lunga e dettagliata che abbiamo già idee per i prossimi 18 anni (viaggi lunghi + weekend compresi). Mio marito accetta di buon animo, mia figlia è sempre più entusiasta di guardare cataloghi vacanze...a Carnevale il primo weekend fuori casa del 2018!

E voi...quali sono le vostre parole del 2018? Ditemelo nei commenti!

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